Via libera allo sgombero di un immobile quando gli inquilini che lo occupano abusivamente determinano un aumento del «carico urbanistico», gravando cioè sui servizi pubblici del quartiere
La Cassazione ha emesso una sentenza che permette lo sgombero di un immobile occupato abusivamente quando gli inquilini causano un aumento del “carico urbanistico”, mettendo così a dura prova i servizi pubblici del quartiere.
La decisione della Cassazione ha accolto il ricorso della Procura di Torre Annunziata, che il 21 marzo 2022 aveva ordinato alle 38 famiglie abusive di liberare gli appartamenti di un complesso edilizio costruito con la formula dell’housing sociale a Sant’Agnello, in provincia di Napoli.
Il decreto di sgombero era stato temporaneamente sospeso dal giudice delle indagini preliminari in attesa di una sentenza definitiva.
La nuova “arma” giuridica contro le occupazioni abusive si basa sul concetto di “carico urbanistico”, secondo il quale non è lecito sovraccaricare una zona della città di persone senza fornire servizi adeguati.
La Corte Suprema ha spiegato che il carico urbanistico è determinato dal numero di abitanti di una zona e dalle strutture di servizio necessarie, come opere pubbliche, parchi, strade, e servizi idrici ed elettrici.
La sentenza della Cassazione ha sottolineato che se la costruzione abusiva causa un aumento del carico urbanistico, è giustificato il sequestro preventivo dell’immobile. Nel caso specifico, l’insediamento di 38 nuclei familiari nell’immobile occupato ha evidenziato un significativo aggravio urbanistico.
Tuttavia, la decisione del giudice delle indagini preliminari, che ha ritenuto lo sgombero non indispensabile per eseguire il sequestro preventivo, è stata contestata dal sostituto procuratore generale Ettore Pedicini. Pedicini ha criticato il giudice per premiare coloro che hanno occupato l’immobile durante il processo, penalizzando coloro che hanno rispettato la legge evitando l’occupazione in attesa dell’esito del sequestro.
FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].
Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.