FonteUfficiale.it “ Caso Pantani: riaperte le indagini dopo 25 anni „

La Federazione medico-sportiva italiana ha affermato che “nessun controllo ematico su Marco Pantani fu effettuato da medici Doping control officer (DCO) della FMSI£. Questa dichiarazione riapre il caso dell’esclusione di Pantani dal Giro d’Italia del 1999

La Federazione medico-sportiva italiana (FMSI) ha affermato che “nessun controllo ematico su Marco Pantani fu effettuato da medici Doping control officer (DCO) della FMSI e i campioni non furono mai analizzati dal proprio laboratorio antidoping FMSI all’Acqua Acetosa, unico in Italia accreditato dall’Agenzia mondiale antidoping”. Questa clamorosa dichiarazione riapre il caso dell’esclusione di Pantani dal Giro d’Italia del 1999.

Secondo la FMSI, il controllo antidoping sul ciclista romagnolo effettuato la mattina del 5 giugno 1999 all’hotel Touring di Madonna di Campiglio, è stato operato dall’UCI, l’Unione ciclistica internazionale. Il responso che portò all’immediata esclusione dalla Corsa Rosa era stato un ematocrito troppo alto rispetto al consentito, 52 anziché 50.

La Direzione distrettuale antimafia (DDA) della Procura di Trento ha riaperto il caso, senza indagati al momento, con l’ipotesi di associazione di stampo mafioso finalizzata alle scommesse clandestine e collegata alla morte del ciclista.

Marco Pantani venne trovato morto la sera del 14 febbraio 2004 in una stanza di Rimini: un decesso, oltre vent’anni dopo, ancora avvolto nel mistero. L’indagine dovrà far luce anche sul possibile intervento della camorra, che avrebbe scommesso miliardi sulla sconfitta di Pantani.

L’ex re della mala milanese, Renato Vallanzasca, dieci anni fa rivelò: “Mi dissero di scommettere contro il Pirata perché non avrebbe finito il Giro”. Ora, a distanza di 25 anni, la riapertura del caso potrebbe portare a nuovi sviluppi sulla vicenda.