Notizia dell’ultima ora: “Campi Flegrei, l’11% di probabilità di un’eruzione a lungo termine”
4 LUGLIO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – Nella zona dei Campi Flegrei, è stata stimata una possibilità dell’11% di un’eruzione a lungo termine. Questa percentuale indica che vi è una probabilità del 60% di un’eruzione esplosiva “piccola”, del 25% di un’eruzione “media” e del 4% di un’eruzione “grande”. Tuttavia, non sono state riscontrate anomalie nei livelli di monitoraggio che possano suggerire un’eruzione imminente, poiché tali fenomeni sono imprevedibili e rientrano nella normalità dei processi naturali.
Allo stesso tempo, si è osservato un aumento dei terremoti correlati al bradisismo nei Campi Flegrei, con un totale di 4.488 eventi registrati negli ultimi 12 mesi e 880 solamente nel mese di giugno. Questi sono alcuni dei dati emersi durante un incontro informativo tra istituzioni, cittadini, il Comune di Pozzuoli, il Dipartimento di Protezione Civile e la Protezione Civile della Regione Campania, con la partecipazione dei sindaci di Bacoli e Quarto, Giosi Della Ragione e Antonio Sabino.
Dal 2012, i Campi Flegrei sono in uno stato di allerta gialla, che indica una fase di attenzione prima delle fasi di preallarme (arancione) e allarme (rosso). Durante la fase di attenzione, è necessario un monitoraggio più accurato e un costante flusso di informazioni ai cittadini. Se si dovesse passare alla fase di preallarme, verrebbe dichiarato lo stato di emergenza e oltre un milione di persone a rischio verrebbero evacuate verso luoghi prestabiliti, secondo un piano di esodo elaborato dal Comune di Pozzuoli e dalla Regione Campania.
Il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra tutte le istituzioni e la necessità di pianificare in modo preventivo le azioni da intraprendere in caso di possibili sviluppi del bradisismo. Durante l’incontro, sono stati presenti esperti come Francesca Bianco del Dipartimento vulcani Ingv, Mauro Di Vito dell’Osservatorio Vesuviano, Giulio Zuccaro del Centro di competenza Plinius e Francesco Casu, ricercatore del Cnr-Irea, che hanno fornito informazioni sul fenomeno.
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