Notizia dell’ultima ora: Camera di commercio Ue: il 64% delle imprese dice che fare affari in Cina è diventato più difficile nell’ultimo anno
25 GIUGNO 2023 – FONTEUFFICIALE – BREAKING NEWS – L’indagine annuale della Camera di Commercio dell’Unione europea in Cina, realizzata insieme a Roland Berger, rivela un significativo deterioramento del sentiment delle imprese straniere operanti nel Paese. Il rapporto, intitolato “European Business in China Business Confidence Survey 2023” (BCS), evidenzia una tendenza delle aziende a diversificare le proprie attività e a cercare nuove opportunità al di fuori della Cina.
Il sondaggio rileva che il 64% delle imprese intervistate ha dichiarato che fare affari in Cina è diventato più difficile nell’ultimo anno, il dato più elevato mai registrato. Inoltre, il 30% delle aziende ha riportato una diminuzione dei ricavi rispetto all’anno precedente, un aumento del 20% rispetto al passato e anch’esso il valore più alto mai registrato.
L’11% delle imprese ha spostato gli investimenti esistenti al di fuori della Cina, mentre l’8% ha preso la decisione di spostare altrove gli investimenti futuri precedentemente pianificati per il Paese. Circa il 10% degli intervistati ha già trasferito o prevede di trasferire la propria sede centrale o le unità aziendali fuori dalla Cina continentale. Inoltre, c’è stata una riduzione del 13% nel numero di intervistati che considerano la Cina una delle prime tre destinazioni per gli investimenti futuri.
Il 75% delle aziende ha rivisto le proprie strategie di catena di approvvigionamento negli ultimi due anni, con il 24% che intende spostare la supply chain e il 12% che ha già trasferito alcune parti al di fuori del Paese. Questo disaccoppiamento delle operazioni dalla Cina è stato principalmente motivato dalla necessità di gestire i rischi, con la maggior parte delle imprese che dispone di infrastrutture IT e di archiviazione dati localizzate.
La riduzione dei cittadini stranieri in Cina ha comportato una minore condivisione di know-how e buone pratiche, difficoltà di comunicazione, cambiamenti nei piani di investimento e persino la chiusura di operazioni nel Paese. Questi fattori riflettono una tendenza delle aziende europee ad adottare strategie volte a garantire la sicurezza e l’adeguamento alle condizioni di mercato incerte.
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