“Alessia Pifferi è come una bimba di 7 anni e le hanno lasciato la figlia”

Notizia dell’ultima ora: “Alessia Pifferi è come una bimba di 7 anni e le hanno lasciato la figlia”

Alessia Pifferi è come una bimba di 7 anni e le hanno lasciato la figlia
17 MAGGIO 2023FONTEUFFICIALEBREAKING NEWS – Durante l’udienza del processo per l’omicidio di Diana Pifferi, l’avvocata di Alessia Pifferi ha dichiarato che la sua assistita avrebbe “un quoziente intellettivo pari a quello di una bambina di 7 anni” a causa di un “gravissimo ritardo mentale”. Questa affermazione è stata basata sui rapporti dei medici che hanno visitato Alessia in carcere. L’avvocata ha richiesto una perizia psichiatrica per determinare l’imputabilità della donna.

L’avvocata Alessia Pontenani ha presentato la richiesta di perizia psichiatrica durante la prima udienza dibattimentale. Ha sostenuto che la sua assistita, al momento dei fatti avvenuti lo scorso luglio a Milano, potrebbe non essere stata in grado di intendere e volere. I medici dell’istituto penitenziario di San Vittore, dove Alessia è detenuta, hanno riferito che la donna soffre di un grave ritardo mentale e ha un quoziente intellettivo equiparabile a quello di una bambina di 7 anni.

Secondo l’avvocata, mettere in mano a una persona con un grave ritardo mentale la responsabilità di una bambina è stato un errore. Questo sembra confermare le critiche mosse dal sindaco di Milano, Beppe Sala, durante il funerale di Diana, riguardo all’inefficienza della comunità, compresi i servizi sociali del comune, nel riconoscere la situazione di pericolo in cui si trovava la bambina nonostante alcuni segnali.

L’avvocata ha sottolineato che Alessia aveva ricevuto supporto scolastico e assistenza da una psicologa quando frequentava la scuola. Tuttavia, successivamente non ha più ricevuto alcun aiuto né dalla famiglia né dai servizi sociali quando ne aveva bisogno.

L’avvocata Pontenani ha concluso l’udienza chiedendo ufficialmente una perizia psichiatrica. La pm Rosaria Stagnaro si è opposta alla richiesta, mentre il collega Francesco De Tommasi ha chiesto di non acquisire la relazione del carcere e di respingere la richiesta di perizia.

La corte, presieduta dal giudice Ilio Mannucci Pacini, ha deciso di riservarsi la possibilità di ulteriori accertamenti sull’eventuale ritardo mentale alla fine dell’istruttoria dibattimentale. La situazione continua a svilupparsi e si attendono ulteriori sviluppi riguardo alla richiesta di perizia e alla valutazione dell’imputabilità di Alessia Pifferi.

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