Le applicazioni della molecola Ngf, scoperta da Rita Levi Montalcini circa 70 anni fa, stanno prendendo piede in diverse aree della medicina. Nel 2023, circa 10.000 persone in Italia hanno ricevuto trattamenti basati su farmaci innovativi derivati dai suoi studi, come un collirio per disturbi corneali finora intrattabili. Questo è stato evidenziato da Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e Ricerca, durante la conferenza ‘From the eye to the brain’, che ha riunito a Roma oltre 100 ricercatori.
Gli sviluppi clinici stanno avanzando rapidamente, con studi che giungono alla fase finale per diverse patologie, tra cui disturbi della retina e del cervello, con la prospettiva di nuove terapie già nel prossimo anno, come dichiarato dalla Bernini.
La scoperta dell’Ngf ha rivoluzionato la comprensione del funzionamento del cervello, come affermato da Thomas Sudhof, premio Nobel per la Medicina nel 2013, focalizzato sugli intricati meccanismi neurali legati alla memoria.
L’azienda farmaceutica italiana Dompé ha portato sul mercato un innovativo farmaco basato sull’Ngf, con applicazioni che vanno dal trattamento della cornea a potenziali terapie per patologie neurologiche complesse come l’Alzheimer, attraverso metodi di somministrazione avanzati come lo spray nasale in fase sperimentale.
Nonostante il potenziale della Ngf nel migliorare la qualità della vita dei pazienti, rimangono sfide significative legate agli effetti collaterali e alla complessità della sua gestione come farmaco, come evidenziato da Antonino Cattaneo della fondazione Ebri. Tuttavia, i progressi recenti indicano una crescente comprensione e controllo di tali problematiche, aprendo la strada a ulteriori sviluppi nelle applicazioni mediche della molecola scoperta da Levi Montalcini.