Un infermiere è stato arrestato a Catanzaro con l’accusa di abusi sessuali su numerosi pazienti oncologici presso l’ospedale “De Lellis
Un infermiere è stato arrestato a Catanzaro con l’accusa di abusi sessuali su numerosi pazienti oncologici presso l’ospedale “De Lellis”, ora parte dell’Azienda ospedaliera universitaria “Renato Dulbecco.” L’arresto è avvenuto in seguito a un’inchiesta condotta dalla Procura e coordinata dai finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro.
Le indagini, svolte dalle Fiamme Gialle di Catanzaro, hanno portato alla luce una serie di testimonianze che avrebbero confermato i comportamenti inaccettabili di Sinopoli. L’infermiere avrebbe sfruttato le condizioni fisiche e psichiche dei pazienti oncologici, costringendoli a subire abusi sessuali durante il suo servizio presso il reparto di Oncologia. Gli episodi contestati sarebbero avvenuti nell’arco di circa un anno all’interno dell’ospedale.
Il giudice ha definito il quadro indiziario “agghiacciante”, considerando la posizione di autore e vittima: un infermiere e pazienti sottoposti a cure oncologiche. Le accuse includono violenza sessuale, concussione, violenza privata e peculato.
L’accusa sottolinea che l’infermiere avrebbe abusato delle condizioni di “inferiorità (fisica e psicologica)” dei pazienti, costringendoli ripetutamente ad atti sessuali contro la loro volontà per soddisfare i suoi appetiti sessuali. Si contesta anche a Sinopoli il reato di concussione, poiché avrebbe minacciato le vittime di non denunciare nulla, evocando conoscenze criminali nell’ambiente locale.
In un ulteriore episodio, l’infermiere avrebbe ricevuto indebitamente 120 euro da una persona che desiderava prenotarsi per una visita, non effettuando poi alcuna procedura. L’infermiere è ora in custodia cautelare in attesa di ulteriori sviluppi nelle indagini.
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