Ogni anno, milioni di contribuenti italiani si trovano a rischiare una multa di almeno 250 euro, la quale aumenta nel tempo a causa degli interessi
Ogni anno, milioni di contribuenti italiani si trovano a rischiare una multa di almeno 250 euro, la quale aumenta nel tempo a causa degli interessi. Tale sanzione amministrativa è applicata a coloro che, pur avendo l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi, omettono di farlo.
Tra i potenziali destinatari di questa multa vi sono i lavoratori dipendenti il cui conguaglio fiscale è già operato direttamente dal datore di lavoro in busta paga. Tuttavia, anche piccoli cambiamenti nella situazione lavorativa o finanziaria possono far sì che tale obbligo dichiarativo cada su di loro. Ad esempio, cambi di lavoro con più datori di lavoro, licenziamenti con la percezione della Naspi, o lavori occasionali con ritenuta d’acconto possono portare alla necessità di presentare la dichiarazione dei redditi.
Il problema si estende anche a coloro che possiedono una seconda casa o che ereditano una casa, situazioni che possono far sì che si renda necessaria la dichiarazione dei redditi. Spesso, molti contribuenti non tengono conto di queste variazioni nella loro situazione finanziaria e finiscono per non essere in regola con il Fisco.
Coloro che non adempiono all’obbligo dichiarativo rischiano una multa minima di 250 euro, che può arrivare fino al 240% dell’imposta omessa. Per evitare questa multa, i lavoratori dipendenti e i pensionati devono presentare il modello 730 entro il 30 settembre 2024. Dopo questa data, la dichiarazione può essere presentata entro il 15 ottobre utilizzando il modello Redditi, senza incorrere ancora in sanzioni.
Tuttavia, dopo il 15 ottobre, la dichiarazione viene considerata tardiva e si applicano multe ridotte di 25 euro, che aumentano se la dichiarazione viene presentata oltre 90 giorni dopo il termine. A partire dal 14 gennaio 2025, la dichiarazione viene considerata omessa, e si applicano sanzioni più pesanti, oltre agli interessi che aumentano mensilmente.
FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].
Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.