Un uomo di 52 anni, investito il 9 agosto mentre tornava a casa in bicicletta a Parabiago, si è rivelato un omicidio premeditato. La compagna di 49 anni ha orchestrato un piano che ha coinvolto sei complici
Fabio Ravasio, un uomo di 52 anni, è stato investito il 9 agosto mentre tornava a casa in bicicletta a Parabiago. L’incidente, inizialmente considerato un investimento da parte di un pirata della strada, si è rivelato un omicidio premeditato. La compagna di Ravasio, Adilma Pereira Carneiro, di 49 anni, ha orchestrato un piano che ha coinvolto sei complici, tra cui un figlio e il fidanzato di una figlia, promettendo loro parti di un’eredità.
Adilma aveva progettato l’omicidio per mesi, motivata da interessi economici. Due dei complici avrebbero dovuto ricevere appartamenti in un vecchio casolare di proprietà del compagno. La sera dell’incidente, Ravasio è stato travolto da un’Opel Corsa, che era di proprietà di Adilma. Dopo l’incidente, la donna aveva lanciato un appello ai media per trovare il responsabile.
Le indagini, condotte dai carabinieri di Legnano, hanno subito sollevato dubbi sulla dinamica dell’incidente. Ravasio era stato colpito in un punto con buona visibilità e la sua bici era stata schiacciata contro il guardrail. Un testimone aveva notato l’auto poco prima dell’incidente, ma le telecamere avevano registrato la vettura solo una volta, suggerendo che i due uomini a bordo si erano fermati in attesa del passaggio di Ravasio.
La targa dell’auto era risultata contraffatta e, attraverso le intercettazioni, gli investigatori hanno ricostruito il piano omicida. I sei complici sono stati arrestati e l’auto è stata trovata nascosta in un garage. Secondo gli inquirenti, alla guida c’era uno dei figli di Adilma, mentre un amico avrebbe svolto il ruolo di “regista” dell’incidente. La motivazione principale del delitto è stata identificata come la ricerca di denaro.
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