12 ragazzi (tra i 17 e i 24 anni) arrestati con l’accusa di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa

12 ragazzi, di età compresa tra i 17 e i 24 anni, sono stati arrestati in diverse città italiane. I giovani sono accusati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Durante le perquisizioni nelle loro abitazioni, gli agenti hanno trovato bandiere con simboli nazisti, copie del libro “Mein Kampf” di Adolf Hitler, volantini di propaganda e diverse armi ad aria compressa, tra cui un fucile e una pistola automatica

12 ragazzi, di età compresa tra i 17 e i 24 anni, sono stati arrestati il 19 dicembre dalla polizia in diverse città italiane. Questo intervento è stato parte di un’inchiesta coordinata dalla Procura di Milano. I giovani sono accusati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Durante le perquisizioni nelle loro abitazioni, gli agenti hanno trovato bandiere con simboli nazisti, copie del libro “Mein Kampf” di Adolf Hitler, volantini di propaganda e diverse armi ad aria compressa, tra cui un fucile e una pistola automatica.

L’inchiesta ha visto la collaborazione tra la Polizia Postale e la Digos. Gli investigatori si sono concentrati su gruppi Telegram con nomi come ‘Tricolore del sangue italico’, ‘Ordine attivo terzista’, ‘Spirito fascista’, ‘Rinascita popolare italiana’ e ‘Sangue e suolo’. Attraverso questi gruppi, i ragazzi avrebbero diffuso ideologie naziste e fasciste, sostenendo la superiorità della razza bianca e alimentando l’odio razziale, in particolare contro gli ebrei. Gli indagati sono anche accusati di incitare atti di violenza.

L’indagine è iniziata nel dicembre 2023 ed è proseguita fino a settembre 2024. Gli accertamenti sono stati possibili grazie a intercettazioni telefoniche e telematiche che hanno permesso di identificare i membri dei gruppi. Tutti i ragazzi coinvolti sono studenti universitari provenienti da diverse facoltà, tra cui Lingue, Storia, Filosofia, Lettere Classiche e Veterinaria. Unico lavoratore tra gli indagati è un 24enne residente in provincia di Como, impiegato in una fabbrica in Svizzera. Il più giovane degli indagati è uno studente dell’ultimo anno delle scuole superiori.

Secondo l’inchiesta, i membri di questi gruppi Telegram si identificano con l’ideologia della “Terza Posizione” e avrebbero manifestato propositi violenti contro chi non rispondeva ai tratti distintivi della “razza ariana”. I contenuti dei messaggi erano caratterizzati da un linguaggio nazionalsocialista, suprematista, razzista e antisemita, con continue incitazioni alla discriminazione e alla violenza.

Inoltre, dagli scambi tra i membri dei gruppi sarebbe emersa l’intenzione di organizzare raduni in presenza e promuovere azioni concrete per cambiare lo stato delle cose. L’operazione, denominata ‘Genus Album’, ha portato al sequestro di armi, dispositivi informatici e fucili da caccia. Le analisi di cellulari e computer hanno confermato i sospetti, fornendo nuovi elementi per l’inchiesta.