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ANSA – In Italia 6 milioni con malattie agli occhi

In Italia 6 milioni con malattie agli occhi, a rischio l’accesso alle cure. L’Associazione pazienti esprime preoccupazione per i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) in vigore dal 2025.

Si avvicina il termine per l’entrata in vigore dei nuovi Lea, previsti per gennaio 2025. Questo cambiamento potrebbe comportare l’uscita dell’oculistica dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), con gravi conseguenze per i 6 milioni di italiani che soffrono di malattie oculari. L’Associazione Pazienti Malattie Oculari (Apmo) ha messo in evidenza la situazione in occasione della Giornata Mondiale della Vista, che si celebra il 10 ottobre.

“Medici e pazienti – spiega Michele Allamprese, direttore esecutivo Apmo – sono estremamente preoccupati per le possibili conseguenze dell’entrata in vigore dei nuovi Lea. Con la riduzione significativa dei risarcimenti per interventi e cure alle strutture pubbliche, nessun ospedale potrà garantire ai pazienti un accesso equo e tempestivo. A quel punto, gli unici pazienti che potranno curarsi saranno coloro che hanno i mezzi economici per rivolgersi a specialisti e strutture private. Mentre chi non potrà pagarsi le cure di tasca propria è destinato a diventare cieco o ipovedente”. Allamprese definisce “miope” l’intento di risparmiare sull’oculistica per ridurre le spese pubbliche, sottolineando che “sacrificare l’oculistica costa molto più di quanto faccia risparmiare sia in termini economici che sociali”.

Francesco Bandello, direttore del dipartimento di Oftalmologia all’Università Vita Salute San Raffaele di Milano e presidente di Apmo, afferma: “Con l’entrata in vigore dei nuovi Lea il destino dell’Oculistica pare segnato e potrebbe seguire quello dell’Odontoiatria: sempre meno pazienti potranno rivolgersi a specialisti in strutture pubbliche. I nuovi Lea prevedono ad esempio un risarcimento per l’intervento di cataratta per ospedali del servizio sanitario e strutture accreditate di circa 800 euro, una cifra troppo bassa per coprire le spese di personale e materiali”.

La situazione è particolarmente critica poiché i nuovi Lea erano già stati annunciati nel 2017 e dovevano entrare in vigore nel 2024, ma sono stati rinviati nuovamente. Questo ritardo ha sollevato preoccupazioni tra i pazienti e le associazioni che difendono i diritti alla salute.

L’entrata in vigore dei nuovi Lea potrebbe portare a una diminuzione dell’accesso alle cure oftalmologiche per molti italiani. La situazione attuale richiede attenzione e azioni concrete per garantire che tutti i pazienti possano ricevere le cure necessarie senza discriminazioni economiche.

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