La direttrice del carcere di Firenze: “Non vogliamo detenuti transessuali, sono i più difficili da gestire”

La direttrice del carcere di Sollicciano a Firenze, Antonella Tuoni, durante una commissione d’inchiesta, ha affermato che la presenza di detenuti transessuali potrebbe aggravare i già esistenti problemi di sovraffollamento e risorse nel penitenziario. “Non è che non li vogliamo a prescindere, ma la gestione dei detenuti a Sollicciano è già molto difficile e avere detenuti transessuali potrebbe peggiorare la situazione, perché hanno amplificato i problemi delle donne e degli uomini. Sono la tipologia più complicata da gestire”. Attualmente, il carcere di Sollicciano ospita 514 detenuti, superando la sua capacità massima di 497.