Ti sei mai chiesto perché il cielo è blu? Perché proprio di questo colore e non giallo, verde o rosso?
Perché il cielo è blu. Iniziamo subito col dire che il cielo non è blu ma azzurro, quindi cantare “Ma il cielo è sempre più blu…” (il ritornello di una vecchia canzone di Rino Gaetano) non è corretto. E’ più giusto cantare “Azzurro il pomeriggio è sempre azzurro” di Adriano Celentano.
Perché è azzurro? Tutta “colpa” del Sole
La luce del Sole (che noi percepiamo di colore giallo, ma che in realtà è bianca perché contiene tutti i colori “mescolati” nello stesso raggio) è costituita da onde elettromagnetiche che “oscillano” a velocità differenti, generando diverse frequenze. I nostri occhi percepiscono le diverse frequenze grazie ai colori. Quindi, ad esempio, onde di frequenza bassa corrispondono alla luce rossa mentre onde di frequenza alta corrispondono alla luce violetta, ecc.
Quando la luce solare entra nell’atmosfera terrestre si “scontra” con i gas dell’aria (le particelle che costituiscono l’atmosfera della Terra). I colori delle onde più lunghe non subiscono gli effetti delle particelle e proseguono il percorso. Invece, le onde più corte (blu o azzurre che siano), dallo scontro con le particelle, vengono deviate in tutte le direzioni e arrivano ai nostri occhi. Quindi, ovunque si guardi, i raggi colorano il cielo di azzurro.
Questo processo è chiamato “Rayleigh scattering” (deriva da Lord John Rayleigh, il fisico inglese che per primo la descrisse nella seconda metà dell’Ottocento).
Dimostrazione
Basta munirsi di un “prisma“, un oggetto in grado di separare la luce del Sole nelle sue diverse componenti di colore diverso, oppure aspettare che arrivi l’arcobaleno (le gocce di pioggia fanno lo stesso lavoro del prisma, mostrando la ricca gamma di colori che compone la luce solare).
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