Cos’è una bomba d’acqua?

Quando un violento temporale colpisce un territorio viene spesso usata l’espressione “bomba d’acqua”

Cos'è una bomba d'acqua?
Cos’è una bomba d’acqua? Quando un violento temporale colpisce un territorio, viene spesso usata l’espressione “bomba d’acqua“. Espressione usata nel linguaggio comune per definire un “nubifragio” che provoca gravi danni alla popolazione, talvolta scatenando alluvioni vere e proprie.

Cos’è un nubifragio?

Un nubifragio è una perturbazione atmosferica durante la quale in poco tempo cade tantissima pioggia, con un’intensità e una violenza tale da arrecare danni a cose o persone. Quando in poche ore precipitano al suolo tanti millimetri d’acqua, la terra non è in grado di assorbirla (soprattutto nei periodi di siccità che comporta una minore capacità d’assorbimento del terreno) e i fiumi s’ingrossano rapidamente. I fiumi esondando (cioè escono dai loro argini) e i luoghi dove l’acqua si accumula (conche, valli, strade, ecc.) si allagano.

Cos’è una “bombe d’acqua”?

Nel caso delle cosiddette “bombe d’acqua“, invece, si parla di “temporali di calore” o “temporali autorigeneranti“.

Cos’è un temporale autorigenerante?

La definizione scientifica è “cluster multicellulare con rigenerazione sopravvento“. Si tratta di un temporale che non perde forza (o intensità) per molto tempo perché si “auto-rigenera” traendo energia dal contrasto tra una massa d’aria calda e umida e una massa d’aria più fredda, solitamente collocata ad alta quota. Tale scontro di masse d’aria viene “risucchiato” dalla perturbazione, innescando un ciclo per cui il vapore acqueo presente nelle nubi torna a raffreddarsi molto velocemente, continuando a produrre quell’acqua che poi viene riservata a terra.

I temporali autorigeneranti sono più frequenti nelle zone costiere perché il mare agisce come una specie di “serbatoio” di aria umida e calda per la tempesta. Nei casi peggiori, poi, l’assenza di venti non sposta la perturbazione e tutta la forza del nubifragio si scatena per ore sulla stessa zona.

Cosa c’entra il cambiamento climatico con le “bombe d’acqua”?

Temporali e “bombe d’acqua” ci sono sempre stati, ma stanno diventando sempre più frequenti in zone di solito non abituate a fenomeni del genere. Questo perché il clima impazzito sta alterando gli equilibri dei vari ecosistemi.

I “temporali autorigeneranti” diventano più comuni perché è più facile che si verifichino quelle condizioni di aria calda e umida che poi innescano la perturbazione.

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