L’uranio impoverito è un metallo pesante con diverse applicazioni, principalmente nella produzione di armi e munizioni
Cos’è l’uranio impoverito? L’uranio impoverito è un metallo pesante con diverse applicazioni, principalmente nella produzione di armi e munizioni, ma anche in settori non militari e civili.
Questo materiale è un sottoprodotto del processo di arricchimento dell’uranio, che produce uranio arricchito, utilizzato come combustibile nucleare nelle centrali nucleari e come componente principale nelle armi nucleari. L’uranio impoverito è caratterizzato da una concentrazione maggiore di 238U rispetto all’uranio naturale e all’uranio arricchito, il che significa che contiene una minore attività specifica.
La produzione di uranio impoverito deriva dall’estrazione di 235U da minerali di uranio naturali. In questo processo, l’uranio naturale viene arricchito per aumentare la concentrazione di 235U. L’uranio impoverito è ciò che rimane dopo questo processo ed è caratterizzato da una percentuale più bassa di 235U rispetto all’uranio naturale originale.
Per rendere un esempio, da 12 kg di uranio naturale si può ottenere circa 1 kg di uranio arricchito al 5% di 235U e 11 kg di uranio impoverito. Circa il 95% dell’uranio impoverito è conservato sotto forma di esafluoruro di uranio (UF6) in cilindri stoccati all’aperto per evitare potenziali rischi legati all’accumulo di acido fluoridrico in caso di incidenti.
Cos’è l’Uranio Impoverito?
L’uranio impoverito è un sottoprodotto del processo di arricchimento dell’uranio depleto. Per comprenderlo meglio, è importante notare che l’uranio naturale è costituito principalmente da due isotopi, il 235U e il 238U. L’uranio arricchito è una miscela di questi isotopi in cui la concentrazione di 235U è maggiore rispetto alla concentrazione naturale (0,7110%). Questo tipo di uranio arricchito viene utilizzato come combustibile nelle centrali nucleari e come componente principale nelle armi nucleari.
Dopo il processo di arricchimento, ciò che rimane è principalmente l’238U, che ha una minore attività specifica rispetto all’uranio naturale. L’uranio impoverito è quindi costituito principalmente da 238U, con una concentrazione residua di 235U. Questo materiale è considerato un “rifiuto” del processo di arricchimento.
Per ottenere un chilogrammo di uranio arricchito al 5% di 235U, è necessario estrarre circa 12 chilogrammi di uranio naturale o minerale. Di conseguenza, i restanti 11 chilogrammi sono costituiti da uranio impoverito.
Dal punto di vista del peso specifico, sia l’uranio arricchito che l’uranio impoverito sono molto densi. Questo è dovuto alla loro struttura atomica pesante. L’uranio impoverito è spesso utilizzato in applicazioni industriali e militari, ma ha anche alcune caratteristiche pericolose legate alla sua radioattività.
Quando viene utilizzato nelle armi, l’uranio impoverito può generare temperature estremamente elevate nell’esplosione, causando la vaporizzazione di bersagli o proiettili. La polvere di uranio impoverito risultante può poi essere inalata o ingerita, causando gravi problemi di salute, poiché le particelle radioattive si depositano nei polmoni e possono anche viaggiare attraverso il flusso sanguigno, influenzando altri organi.
Nonostante l’uranio impoverito sia utilizzato in varie applicazioni industriali per la sua alta densità, la sua radioattività e il potenziale impatto sulla salute umana ne fanno una sostanza molto controversa e oggetto di preoccupazione. Sono state documentate almeno 78 malattie associate all’uranio impoverito, rendendo essenziale gestirlo con estrema cautela e consapevolezza dei rischi associati.
Dove si trova l’uranio impoverito?
L’uranio impoverito ha diverse applicazioni sia in campo civile che militare, ed è presente in vari settori.
Utilizzi Civili:
- Campo Medico: L’uranio impoverito viene utilizzato nella schermatura dalle radiazioni, incluso l’uso in campo medico per proteggere gli operatori sanitari e i pazienti dalle radiazioni.
- Campo Navale e Aereospaziale: Questo materiale è utilizzato come contrappeso in applicazioni aerospaziali, come superfici di controllo per aerei (ad esempio, alettoni e piani di coda) e applicazioni navali.
- Pozzi Petroliferi: Nell’industria petrolifera, l’uranio impoverito viene impiegato come parte delle “sinker bars“, ovvero pesi utilizzati per far affondare le strumentazioni nei pozzi di perforazione pieni di fango.
- Yacht da Competizione: È utilizzato anche nei yacht da competizione, in particolare come componente della deriva, contribuendo a migliorare le prestazioni di queste imbarcazioni.
- Sport: L’uranio impoverito è stato utilizzato nella produzione di frecce per il tiro con l’arco e nelle mazze da golf, dove la sua densità elevata può avere effetti specifici sulle prestazioni.
Utilizzi Militari:
- Munizioni Anticarro: L’uranio impoverito è impiegato nelle munizioni anticarro, in particolare nei proiettili perforanti. La sua densità elevata e la capacità di penetrare la corazzatura lo rendono efficace contro veicoli corazzati.
- Corazzature: Nella costruzione di corazzature per alcuni sistemi d’arma, l’uranio impoverito viene utilizzato per la sua resistenza e durezza. Quando trattato adeguatamente, diventa tanto resistente quanto l’acciaio temprato.
- Munizioni API: Le munizioni di tipo API (Armor Piercing Incendiary), notevolmente efficaci contro le corazzature, contengono solitamente uranio impoverito. Queste munizioni combinano l’alta densità dell’uranio impoverito con l’energia cinetica ad alta velocità per perforare la corazzatura. Quando il proiettile perfora la corazzatura, l’uranio impoverito può frammentarsi, generando frammenti incandescenti.
Va notato che l’uso dell’uranio impoverito nelle munizioni è stato oggetto di controversie, soprattutto per le sue conseguenze ambientali e per i possibili rischi per la salute umana dovuti alla sua tossicità e radioattività. Durante conflitti come la prima guerra del Golfo, sono state sparate quantità significative di munizioni contenenti uranio impoverito, sollevando preoccupazioni sulla contaminazione ambientale e sugli effetti a lungo termine sulla salute.
L’uranio impoverito, per le sue caratteristiche fisiche e chimiche, continua ad essere oggetto di studio e discussione, soprattutto in relazione ai suoi impatti sull’ambiente e sulla salute.
Effetti e danni alla salure dell’uranio impoverito
Gli effetti e i danni alla salute derivanti dall’uranio impoverito sono una questione di grande preoccupazione e sono associati principalmente all’uso di munizioni contenenti questo materiale.
Effetti delle Munizioni all’Uranio Impoverito:
Le munizioni contenenti uranio impoverito, chiamate API (Armor Piercing Incendiary, munizioni perforanti incendiarie), sfruttano le caratteristiche fisiche di questo materiale. Queste munizioni sono composte da un rivestimento aerodinamico chiamato “sabot” e da un proiettile penetrante noto come “penetratore“. Quando sparate, queste munizioni viaggiano ad alta velocità e sfruttano l’alta densità dell’uranio impoverito per perforare la corazzatura del bersaglio.
Il processo di penetrazione fa sì che gran parte dell’uranio impoverito venga polverizzato, generando frammenti incandescenti con temperature fino a 3000°C. Questi frammenti possono essere altamente tossici e contribuiscono all’efficacia distruttiva delle munizioni.
Danni alla Salute da Esposizione all’Uranio Impoverito:
- Effetti Acuti: L’uranio impoverito è estremamente denso e, quando utilizzato in munizioni, fornisce un notevole slancio alle armi. Ad esempio, un missile contenente uranio impoverito può perforare facilmente la corazzatura di un carro armato. Quando il proiettile colpisce il bersaglio e penetra nell’armatura, l’uranio impoverito si disintegra a causa del calore generato, e le particelle iniziano a bruciare. Oltre al rischio di essere feriti dalle schegge metalliche, c’è un alto rischio di soffocamento dovuto al fumo e al calore generati.
- Effetti a Lungo Termine: Le conseguenze a lungo termine sull’ambiente e sulla salute umana sono altrettanto gravi. L’uranio impoverito è radioattivo e tossico. Quando le particelle di uranio impoverito vengono inalate, il metallo radioattivo si deposita nei polmoni e in altri organi, aumentando il rischio di cancro e danni ai geni. Studi condotti in Germania hanno suggerito che le molecole di uranio impoverito possono diffondersi in tutto il corpo, inclusi sperma ed ovuli, aumentando il rischio di malformazioni nei figli dei militari esposti.
- Contaminazione Alimentare e Idrica: I danni possono estendersi alla contaminazione del cibo e dell’acqua che entrano a contatto con i resti delle munizioni contenenti uranio impoverito nel terreno. Questo può avere impatti significativi sulla salute umana e sull’ambiente.
Dove sono state utilizzate le munizioni all’U.I e i dati sulle vittime
Le munizioni contenenti uranio impoverito sono state utilizzate in diversi conflitti in tutto il mondo.
Dove sono state utilizzate le munizioni all’Uranio Impoverito:
- Prima Guerra del Golfo: Le munizioni all’uranio impoverito sono state utilizzate per la prima volta in un conflitto durante la Prima Guerra del Golfo da parte delle forze armate statunitensi. Cannoni che sparavano proiettili contenenti uranio impoverito hanno causato l’esposizione a nanoparticelle, polveri sottili e metalli pesanti tra il personale militare.
- Guerra in Bosnia ed Erzegovina: Le munizioni all’uranio impoverito sono state impiegate durante il conflitto in Bosnia ed Erzegovina.
- Guerra del Kosovo: Anche nel conflitto del Kosovo, le munizioni contenenti uranio impoverito sono state utilizzate.
- Seconda Guerra del Golfo: Sebbene in misura minore rispetto alla prima guerra del Golfo, sono stati segnalati casi di utilizzo di munizioni all’uranio impoverito anche nella Seconda Guerra del Golfo.
- Somalia: L’uranio impoverito è stato utilizzato anche in Somalia.
- Afghanistan: Le munizioni all’uranio impoverito hanno trovato ampio impiego in Afghanistan.
- Esercitazioni navali: Sono state condotte esercitazioni navali lungo il Mediterraneo che hanno coinvolto munizioni contenenti uranio impoverito.
- Missioni di Pace: In alcune missioni di pace, sono stati utilizzati proiettili all’uranio impoverito.
Dati sulle Vittime dell’Uranio Impoverito:
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Le vittime dell’uranio impoverito hanno subito una serie di gravi conseguenze per la loro salute. L’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) ha censito circa 8.000 militari che hanno sofferto della cosiddetta “Sindrome della guerra del Golfo” o “Sindrome del Golfo”, insieme alla “Sindrome dei Balcani“. Queste sindromi sono associate a patologie, tra cui linfomi di Hodgkin e non Hodgkin e leucemie. Si stima che più di 375 militari siano deceduti a causa di malattie correlate all’esposizione all’uranio impoverito.
Nel complesso, si stima che circa 5.000 decessi nelle Forze Armate siano legati all’uranio impoverito. È importante notare che questi danni non riguardano solo i militari stessi ma coinvolgono anche i loro familiari. I dati indicano che almeno 830 casi di mesotelioma maligno con esposizione all’uranio impoverito sono stati identificati negli archivi del Registro Nazionale dei Mesoteliomi dell’INAIL, coinvolgendo anche i congiunti dei militari.
In Italia, sono stati segnalati casi di militari italiani morti a causa di possibili contaminazioni da uranio impoverito. Secondo l’Associazione Vittime Uranio, si tratta di almeno 216 casi di morte e 2500 casi di malattia tra i militari italiani. Nel 2010, il Consiglio dei ministri ha dato il consenso per gli indennizzi ai soldati che hanno contratto malattie durante il servizio militare, compresi quelli impiegati in missioni di pace e in poligoni.
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