La bioluminescenza marina è un fenomeno in cui alcuni organismi, sia marini che terrestri come le lucciole, emettono luce visibile
Cos’è la bioluminescenza marina? La bioluminescenza marina è un fenomeno in cui alcuni organismi, sia marini che terrestri come le lucciole, emettono luce visibile. Questo fenomeno è causato dall’ossidazione di molecole chiamate luciferine, catalizzata da un enzima noto come luciferasi. Durante questa reazione chimica, la luciferina si combina con l’ossigeno, formando ossiluciferina e emettendo luce. Questo spettacolo naturale può essere osservato in luoghi come Vaadhoo alle Maldive, Mosquito Bay a Porto Rico, Tsarabanjina in Madagascar e Laguna Luminous in Giamaica.
Secondo un recente studio pubblicato sui Proceedings of the Royal Society B, la bioluminescenza marina ha origini molto antiche, risalenti a circa 540 milioni di anni fa, e ha subito oltre cento processi evolutivi nel corso dei millenni. La bioluminescenza si trova in molte specie di vertebrati e invertebrati marini, funghi, batteri e artropodi terrestri. La sua funzione evolutiva varia: può essere utilizzata per attrarre partner durante il corteggiamento, per confondere i predatori, per mimetizzarsi o per attrarre organismi che disperdono le spore nel caso dei funghi.
Gli scienziati, tra cui Danielle DeLeo della Florida International University e dello Smithsonian Museum of Natural History, hanno studiato sistematicamente la bioluminescenza dal 2022, concentrandosi sulla sua comparsa nell’albero evolutivo. Analizzando una classe di coralli chiamati ottocoralli, che comprende oltre 3.000 specie quasi tutte bioluminescenti, hanno determinato che la bioluminescenza è apparsa per la prima volta nell’antenato comune degli ottocoralli circa 540 milioni di anni fa, durante l’inizio dell’era Cambriana. Questo retrodata di oltre 273 milioni di anni il primato precedente e suggerisce che la bioluminescenza potrebbe essere emersa contemporaneamente all'”esplosione del Cambriano”, un periodo di rapida diversificazione delle specie animali complesse.
La ricerca indica che la funzione primaria della bioluminescenza potrebbe essere stata quella di tenere lontani i predatori, ma gli scienziati riconoscono che c’è ancora molto da scoprire. DeLeo conclude affermando che, nonostante i risultati attuali collochino l’origine della bioluminescenza in un momento molto antico dell’evoluzione, è possibile che studi futuri rivelino una comparsa ancora più remota del fenomeno.
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