Cos’è il Dark web?

Il dark web (web oscuro o rete oscura) è una piccola parte del deep web, la parte di web che non è indicizzata da motori di ricerca

Cos'è il Dark web?
Cos’è il Dark web? Il dark web, anche chiamato “web oscuro” o “rete oscura“, è una parte del deep web che si può raggiungere tramite specifici software e configurazioni. Il deep web è quella parte di internet che non viene indicizzata dai motori di ricerca, ma talvolta si confonde erroneamente con il dark web.

Nel dark web ci sono diverse reti, alcune più piccole come le reti friend to friend peer-to-peer, e altre più grandi e conosciute come Tor, Freenet e I2P. Questo spazio è utilizzato da organizzazioni e individui, ma si stima che circa il 95% delle attività qui svolte siano illegali. È importante distinguere tra Dark Web e Deep Web, perché il primo è molto più limitato rispetto al secondo.

Gli utenti del dark web chiamano il web normale, accessibile tramite motori di ricerca comuni come Google e Bing, “web in chiaro” o “clearnet” perché non è criptato.

Nel dark web si possono trovare diverse cose, come la condivisione di file (spesso illegali o piratati), attività di crimine informatico, protezione della privacy per evitare sorveglianza di massa, vendita di beni su mercati darknet, commercio di beni o servizi illegali, fughe di notizie e strumenti per aggirare la censura online o i firewall.

La rete Tor diventa più sicura e affidabile con un numero crescente di nodi e relay. Questi proteggono la privacy e l’anonimato delle comunicazioni elettroniche, ma allo stesso tempo possono essere utilizzati da organizzazioni criminali per coprire le proprie attività.

Cos’è il Dark Web

Il Dark Web è una piccola parte non indicizzata di Internet, considerata un sottoinsieme del Deep Web. Secondo stime della NASA, contiene decine di migliaia di indirizzi URL, un numero molto limitato rispetto ai trilioni presenti nella Rete.

Questo Dark Web è composto da pagine con un dominio .onion, che sono ospitate su server utilizzando il protocollo Tor. Questo protocollo è stato originariamente sviluppato dal dipartimento di difesa degli Stati Uniti per permettere comunicazioni anonime e sicure. Nel 2004 è diventato di dominio pubblico ed è un importante strumento per preservare la privacy. Tuttavia, nel corso degli anni, all’interno del Dark Web si è sviluppato anche un mercato nero dove è possibile trovare sostanze illecite, armi e persino servizi di assassini a pagamento.

Differenze tra Dark Web e Deep Web

Il Deep Web comprende tutto ciò che non è accessibile tramite i motori di ricerca. Dall’altra parte, il Dark Web rappresenta solo una piccola parte del Deep Web, ed è ancora più limitato in termini di dimensioni. Tuttavia, si distingue per le sue caratteristiche di anonimato e sicurezza.

Il Deep Web viene principalmente impiegato come strumento per cercare informazioni di vario genere, mentre il Dark Web trova impiego in situazioni in cui è fondamentale garantire la privacy, come ad esempio nelle comunicazioni tra dissidenti di regimi autoritari, o per attività illegali.

Come si accede al Dark Web

Per accedere al Dark Web, a differenza del Deep Web, è necessario utilizzare specifici software che permettono agli utenti di navigare in modo anonimo. Questo significa che si protegge sia l’identità che la privacy riguardo alla cronologia dei siti visitati. Se si tenta di digitare un dominio .onion nella barra degli indirizzi di un normale browser come Google Chrome, Safari o Firefox, il sito non sarà raggiungibile.

Il software più noto per accedere al Dark Web è Tor. Si presenta come un browser scaricabile gratuitamente che permette di navigare normalmente, tutelando la propria privacy. Tor è utilizzato da oltre tre milioni di utenti e tra di essi vi sono molti attivisti e persone che vivono in paesi con regimi autoritari, in modo da bypassare filtri e censura. Ad esempio, in passato, in Turchia è stato bloccato l’accesso a Youtube e Twitter, ma utilizzando Tor era comunque possibile accedervi.

Tor può essere utilizzato anche per visitare i siti con estensione .onion, che costituiscono il Dark Web. Una volta aperto il browser, si inserisce l’indirizzo nella casella di testo dedicata. Tuttavia, è importante notare che gli indirizzi dei siti .onion cambiano frequentemente e non è garantito che ciò che c’era ieri sarà presente anche domani.

Esistono anche motori di ricerca appositi per trovare contenuti nel Dark Web, come Onion.City (che può essere aperto anche da un browser normale), Onion.to, Not Evil, Onion Web Search e Torch.

Cosa c’è nel Dark Web

Nel Dark Web si può immaginare di trovare una vasta gamma di contenuti. Ci sono versioni .onion di siti di notizie e persino di Facebook. Molte pagine sono gestite da appassionati di criptovalute, il che non rappresenta motivo di preoccupazione.

Tuttavia, esistono anche mercati illegali che assomigliano a forum e operano in modo simile a eBay, dove i venditori ottengono valutazioni basate sui feedback degli utenti. Qual è la proporzione tra attività lecite e illecite? Nel 2016 due ricercatrici di Terbium Labs, Clare Gollnick ed Emily Wilson, hanno selezionato casualmente 400 URL .onion e le hanno suddivise in base a scopo e contenuti. Hanno scoperto che circa la metà di questi siti era legale. Tra gli URL contenenti materiale illegale, il 45% era legato al commercio di droghe, l’11,9% ai farmaci, il 4,6% a siti di frodi e un altro 4,6% riguardava operazioni di hacking.

Che siti e contenuti si trovano sul Dark Web

All’interno del Dark Web, come accennato in precedenza, si trovano siti che offrono un alto livello di anonimato e sono accessibili solo sotto determinate condizioni, spesso complesse per un utente non esperto.

I principali contenuti del Dark Web includono:
  • Armi: Vengono illegalmente comprate e scambiate tra gruppi terroristici e paramilitari in tutto il mondo.
  • Droga: È venduta al dettaglio e i pagamenti avvengono tramite criptovalute difficili da rintracciare, come ad esempio il Bitcoin.
  • Database di password e account: Sono dati trafugati da PC, siti compromessi o account online attraverso attacchi informatici e vengono messi in vendita dagli hacker.
  • Carte di credito clonate: Sono utilizzate per frodi, furti di denaro o per acquisti online con identità fittizie.
  • Documenti falsi di alta qualità: Sono prodotti con strumenti avanzati in grado di ingannare i sistemi di riconoscimento e di apparire legali in qualsiasi parte del mondo.
  • Pornografia: Con particolare enfasi su categorie illegali e non accessibili sui siti pornografici convenzionali.
  • Exploit basati su vulnerabilità non ancora scoperte: Vengono utilizzati dagli hacker per violare sistemi informatici e infettare nuovi dispositivi.
  • Servizi illegali su commissione: Coinvolgono professionisti in varie attività illegali, dall’hacking all’omicidio su commissione.
  • Malware: Possono essere scaricati gratuitamente o creati su misura (a pagamento) per colpire specifici individui, aziende o entità.
  • Siti di controinformazione: Specializzati nella diffusione di notizie censurate dai media internazionali, rivelazioni sulle attività governative segrete e nella lotta contro la censura dei paesi con regimi dittatoriali.

Tutte queste attività sono illegali nella maggior parte dei paesi del mondo. Per questo motivo, i gestori o organizzatori dei siti del Dark Web limitano l’accesso per evitare infiltrazioni da parte delle forze dell’ordine o delle agenzie governative.

Perché il Dark Web è ritenuto pericoloso

Il Dark Web è considerato pericoloso per diversi motivi. Uno dei pericoli principali è legato alla presenza di malware, anche se i moderni antivirus sono in grado di riconoscerli e prevenirli. Un altro rischio riguarda la sorveglianza da parte delle forze dell’ordine, che potrebbero fraintendere una semplice visita ai siti del Dark Web come un comportamento sospetto.

Inoltre, molte delle transazioni e dei prodotti offerti nel Dark Web sono spesso delle truffe. Un esempio emblematico è quello di Silk Road, noto come uno dei più grandi mercati illegali online, accessibile solo tramite Tor. Su questo sito, gli utenti potevano acquistare droghe, armi, documenti falsi, farmaci e altro, tutto categorizzato per facilitare la ricerca.

Silk Road fu fondato nel 2011, ma nel 2013 fu chiuso dall’FBI. Ross Ulbricht fu identificato come il creatore e nel 2014 fu condannato all’ergastolo. Ulbricht operava sotto lo pseudonimo di Dread Pirate Roberts, ispirandosi al personaggio immaginario nel romanzo “La principessa sposa” di William Goldman.

Ulbricht, un ex Eagle scout con una laurea in ingegneria, è stato descritto come un “pirata del web” con uno spirito libertario, che ha creato Silk Road come un “esperimento economico”. Secondo l’accusa, Ulbricht è stato arrestato mentre amministrava Silk Road direttamente dalla tastiera del suo computer.

Il procuratore Preet Bahrara ha sottolineato che l’arresto di Ulbricht e il sequestro di milioni di dollari in Bitcoin legati a Silk Road dovrebbero servire come messaggio chiaro a chiunque pensi di avviare un’attività illegale online: l’anonimato presunto del Dark Web non garantisce protezione dall’arresto e dal processo.

La Polizia Postale e il Dark Web affrontano un capitolo gravoso legato alla pedopornografia. Purtroppo, nel Dark Web si trovano anche video pornografici che coinvolgono bambini e adolescenti, spesso vittime inconsapevoli. Nel 2014, l’operazione “Sleeping Dogs” rappresentò la prima indagine condotta su Tor dalla Polizia Postale, coordinata dal procuratore aggiunto Maria Monteleone e dal sostituto Eugenio Albamonte. Questa operazione portò all’arresto di dieci italiani, che includevano professionisti, operai e impiegati di banca, con un’età compresa tra i 24 e i 63 anni. Alcuni di loro erano sposati e alcuni avevano figli. Avevano scattato e condiviso fotografie di tre minori nei forum del Dark Web, il più giovane dei quali aveva solo tre anni all’epoca dei fatti. Pochi mesi dopo, sono stati scoperti trenta gruppi di pedofili. Uno dei cento poliziotti della Postale infiltrati su Tor ha descritto l’esperienza come “subire delle radiazioni“, a causa del grande schifo che si percepisce in tali contesti.

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