La classifica generale è stata dominata dallo sloveno Primoz Roglic, che si era assicurato la maglia rosa dopo la cronometro in salita di sabato in Friuli Venezia Giulia
La 106ª edizione del Giro d’Italia si è conclusa domenica con l’ultima tappa a Roma. I 126 km del percorso in un circuito nel centro cittadino hanno visto la vittoria in volata dell’inglese Mark Cavendish. La classifica generale è stata, però, dominata dallo sloveno Primoz Roglic, che si era assicurato la maglia rosa dopo la cronometro in salita di sabato in Friuli Venezia Giulia.
Al secondo posto della classifica generale, distante 14 secondi, si è classificato il gallese Geraint Thomas, seguito dal portoghese Joao Almeida con oltre un minuto di distacco. Il miglior italiano è stato Damiano Caruso, che ha raggiunto il quarto posto nella classifica generale.
Per Roglic, della squadra Jumbo-Visma, è la sua prima vittoria al Giro d’Italia e si è anche laureato come il primo corridore sloveno a trionfare nella corsa in 114 anni di storia. Nonostante la sua terza partecipazione al Giro, 4 anni fa aveva già conquistato il terzo posto dopo aver indossato la maglia rosa per alcuni giorni. Negli ultimi anni ha ottenuto numerosi successi in corse a tappe di una settimana e ha vinto tre edizioni consecutive della Vuelta dal 2019 al 2021.
Al Tour de France, invece, non ha avuto la stessa fortuna: nel 2020 ha perso all’ultimo contro il connazionale Tadej Pogačar, mentre nel 2021 e nel 2022 si è ritirato, contribuendo comunque alla vittoria del compagno di squadra Jonas Vingegaard.
Gli altri premi assegnati in questa edizione del Giro d’Italia sono andati all’italiano Jonathan Milan, vincitore della maglia ciclamino per la classifica a punti, al francese Thibaut Pinot, migliore scalatore e detentore della maglia azzurra, e infine a Joao Almeida, che, a soli 24 anni, ha conquistato la maglia bianca come miglior giovane della corsa.
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