Cos’è la Coppa del Mondo di rugby?

La Coppa del Mondo di rugby è la massima competizione internazionale di rugby, ed è organizzata dal World Rugby

Cos'è la Coppa del Mondo di rugby
Cos’è la Coppa del Mondo di rugby? La Coppa del Mondo di rugby 2023 è la decima edizione di questo torneo internazionale organizzato da World Rugby. Si sta svolgendo in Francia dal 8 settembre al 28 ottobre 2023. A differenza della precedente edizione organizzata in Francia nel 2007, questa volta il torneo si è tenuto senza il supporto logistico di altre federazioni che mettevano a disposizione i loro stadi.

È la quarta volta che la Francia è coinvolta nella Coppa del Mondo, sia come Paese ospitante che come fornitore di impianti, dopo le edizioni del 1991 (organizzata dall’Inghilterra), 1999 (Galles) e 2007. Sono state selezionate 9 città e l’area di Parigi è rappresentata dallo Stade de France a Saint-Denis, che ha ospitato la finale e è diventato il terzo stadio nella storia del torneo a farlo.

Formula

La Coppa del Mondo di rugby vede la partecipazione di 20 squadre, divise in 4 gruppi con 5 squadre ciascuno. Si affrontano seguendo il sistema del girone all’italiana. I punti vengono assegnati secondo il sistema dell’emisfero sud: 4 punti per la vittoria, 2 per il pareggio e 0 per la sconfitta. Inoltre, la squadra sconfitta con sette o meno punti riceve un punto extra, così come la squadra che segna almeno quattro mete, indipendentemente dal risultato. Le prime due classificate di ogni girone passano ai play-off. Le terze classificate di ogni girone si qualificano automaticamente per la Coppa del Mondo del 2027, insieme alle otto squadre che raggiungono i quarti di finale.

Nei quarti di finale, le squadre si affrontano seguendo questo schema: la vincitrice del girone C sfida la seconda del girone D, la vincitrice del girone B affronta la seconda del girone A, la vincitrice del girone D incontra la seconda del girone C e la vincitrice del girone A gioca contro la seconda del girone B. Le semifinali sono già stabilite: le vincenti delle prime due partite si sfidano nella prima semifinale, mentre le altre due si affrontano nella seconda semifinale. Le squadre vincenti si incontrano per il titolo di campione del mondo, mentre le sconfitte giocano per il terzo posto.

I quarti di finale si svolgono a Marsiglia e Saint-Denis in modo equamente distribuito; le semifinali e le finali per il primo e il terzo posto si tengono solo a Saint-Denis.

Cos’è la Coppa del Mondo di rugby

La Coppa del Mondo di rugby è la massima competizione internazionale di rugby XV per squadre nazionali maschili, ed è organizzata dal World Rugby. Questa competizione è stata istituita nel 1985 e la sua prima edizione si è svolta nel 1987, con la Nuova Zelanda che ne è uscita vincitrice. La Coppa del Mondo di rugby si tiene ogni quattro anni, e la squadra vincitrice del torneo detiene il titolo di campione del mondo per il quadriennio successivo alla vittoria.

Fino a oggi, si sono tenute nove edizioni di questo torneo. Attualmente, il Sudafrica detiene il titolo di campione in carica, avendo vinto l’edizione più recente nel 2019. Il Sudafrica è anche una delle squadre più titolate insieme alla Nuova Zelanda, entrambe con tre vittorie ciascuna. Altre squadre di rilievo includono l’Australia con due vittorie e l’Inghilterra con una vittoria.

Oltre alla Coppa del Mondo di rugby maschile, dal 1991 esiste anche una competizione femminile, anch’essa organizzata sotto la giurisdizione del World Rugby. Il trofeo in palio per entrambi i tornei è la Coppa William Webb Ellis, intitolata all’allievo inglese della Rugby School a cui la leggenda attribuisce la paternità del rugby, sebbene questa attribuzione sia circondata da qualche contestazione.

Storia della Coppa del Mondo di rugby

La storia della Coppa del Mondo di rugby ha radici che affondano nella fine degli anni ’80, quando il calendario internazionale del rugby di alto livello era prevalentemente composto da tour delle squadre nazionali in altri paesi. Fino a quel momento, l’unico torneo che coinvolgeva le nazionali più forti era il Cinque Nazioni, limitato alle squadre europee principali.

Tuttavia, la crescente prospettiva del professionismo nel rugby, già intuibile alla fine degli anni ’70, ha accelerato il desiderio di creare un torneo mondiale. Nel 1977, una rete televisiva neozelandese aveva addirittura considerato la possibilità di organizzare un campionato di rugby a 15 a pagamento, seguita nel 1979 dalla Federazione Sudafricana di Rugby con una proposta simile. Questi eventi hanno portato l’International Rugby Board (IRB) a comprendere che se non avesse organizzato una Coppa del Mondo, qualcun altro lo avrebbe fatto.

Un progetto chiave in questo processo fu quello di David Lord, un imprenditore australiano che aveva messo sotto contratto circa duecento giocatori in tutto il mondo con l’intenzione di creare una lega professionistica. Questo progetto, sebbene fosse destinato a fallire a causa di problemi finanziari e inaffidabilità da parte di Lord, ha convinto l’IRB che il tempo per una Coppa del Mondo stava arrivando.

L’IRB ha quindi incaricato le federazioni neozelandese e australiana di condurre uno studio di fattibilità per una Coppa del Mondo, con il sostegno del presidente della federazione francese, Albert Ferrasse. Tuttavia, Irlanda e Scozia, entrambe sostenitrici del dilettantismo nel rugby, si sono opposte a questa idea, temendo che un torneo simile al campionato del mondo avrebbe aperto la strada al professionismo.

Galles e Inghilterra, d’altra parte, hanno mostrato un atteggiamento più aperto. La svolta è arrivata con il sostegno del South African Rugby Board, la federazione “bianca” che governava il rugby in Sudafrica all’epoca, il quale ha dato la maggioranza necessaria per far passare il progetto di Coppa del Mondo. L’IRB ha ufficialmente varato la Coppa del Mondo il 21 marzo 1985 a Parigi.

La prima edizione del torneo, che si è tenuta nel 1987, ha visto la partecipazione di 16 squadre. A causa del poco tempo disponibile per organizzare tornei di qualificazione, le squadre sono state invitate, tra cui quelle del Cinque Nazioni, Italia, Romania, Argentina, Canada, Stati Uniti, Zimbabwe, Giappone, Figi e Tonga. L’Unione Sovietica ha rifiutato l’invito.

Il torneo ha adottato una semplice formula: le 16 squadre sono state divise in quattro gruppi da quattro squadre ciascuno, e le prime due di ogni gruppo si sono qualificate per la fase ad eliminazione diretta, con quarti di finale, semifinali e finale. La prima edizione si è conclusa con la vittoria della Nuova Zelanda, seguita dalla Francia al secondo posto e dal Galles al terzo.

La Coppa del Mondo di rugby è stata un grande successo fin dalla sua prima edizione, aprendo la strada a una tradizione di tornei mondiali che continua ancora oggi.

Anni 1990

Negli anni ’90, la Coppa del Mondo di rugby vide alcune importanti evoluzioni e momenti storici. Nel 1991, sebbene la coppa fosse assegnata nominalmente alla Gran Bretagna, furono giocate partite anche in Irlanda e in Francia, grazie a un accordo tra le federazioni. La formula del torneo rimase la stessa, ma furono introdotte le qualificazioni, consentendo così la partecipazione di trentatré squadre. Le squadre che avevano raggiunto i quarti di finale nella precedente edizione furono esentate dalle qualificazioni.

La sorpresa più grande del torneo fu la squadra delle Samoa Occidentali, che superò la fase a gironi eliminando Galles e Argentina, prima di arrendersi alla Scozia. La Nuova Zelanda subì la sua prima sconfitta dopo 10 vittorie consecutive nel torneo, perdendo contro l’Australia nelle semifinali. Proprio gli Wallabies vinsero la loro prima Coppa del Mondo, battendo l’Inghilterra 12-6 in finale a Twickenham.

Nel 1992, il Sudafrica fu riammesso al rugby internazionale dopo la fine del regime razzista. La Coppa del Mondo del 1995 fu assegnata al Sudafrica senza altre candidature. Il numero di squadre partecipanti aumentò a cinquantadue. Questa edizione è nota per due eventi significativi: la brillante emergenza di Jonah Lomu come stella del rugby e il gesto storico di Nelson Mandela, che consegnò il trofeo alla squadra sudafricana nel segno della riconciliazione tra le comunità bianche e nere del paese. La finale fu la prima partita nella storia della Coppa del Mondo a richiedere i tempi supplementari.

Nel 1999, la Coppa del Mondo fu assegnata al Galles, ma alcune partite furono disputate anche in altri paesi. Il torneo vide l’espansione a venti squadre e un numero maggiore di squadre partecipanti alle qualificazioni, sessantacinque in totale. Jonah Lomu continuò a brillare, stabilendo record di mete e diventando una superstar globale del rugby. Tuttavia, la Nuova Zelanda fu sorprendentemente fermata in semifinale dalla Francia e si classificò al quarto posto. La vittoria finale andò all’Australia, che sconfisse la Francia in finale. Gli Wallabies furono così la prima squadra a vincere la Coppa del Mondo per la seconda volta, e cinque dei loro giocatori divennero i primi a conquistare il trofeo due volte.

Anni 2000

Il panorama della Coppa del Mondo di Rugby nel decennio 2000 si dipinse con trionfi storici, disaccordi e record che caratterizzarono il prestigioso torneo.

Nel 2003, la Coppa del Mondo fu assegnata congiuntamente all’Australia e alla Nuova Zelanda, ma un’ombra di controversia si abbatté quando la Nuova Zelanda fu estromessa dall’organizzazione a causa di tensioni economiche tra la NZRUF e l’IRB. La ripartizione degli introiti e la decisione della NZRFU di non sospendere il campionato nazionale durante la coppa furono le principali cause di discordia. Nonostante questi problemi, il torneo rimase con venti squadre, divise in quattro gruppi da cinque. Un momento epico per il rugby europeo si materializzò quando l’Inghilterra vinse la Coppa del Mondo, segnando la prima e unica vittoria di una squadra europea e dell’emisfero nord. La finale, contro l’Australia, rimarrà nella memoria grazie al drop goal decisivo di Jonny Wilkinson a soli 21 secondi dalla fine dei tempi supplementari. Wilkinson stabilì anche un nuovo record, realizzando otto drop, superando il precedente primato detenuto da Jannie de Beer nel 1999.

Il 2007 vide la Coppa del Mondo svolgersi in Francia (con alcune partite in Galles e Scozia), con la vittoria finale della Sudafrica, che divenne la seconda squadra a vincere il trofeo per la seconda volta. Bryan Habana, giocatore sudafricano, eguagliò il record di 8 mete di Jonah Lomu. Una sorpresa di risonanza fu la prestazione della nazionale argentina, che superò i francesi nella partita di apertura, raggiungendo le semifinali e concludendo al terzo posto, sconfiggendo di nuovo i padroni di casa nella finale di consolazione. Questo risultato influenzò l’IRB ad ammettere i Pumas nel Tri Nations a partire dal 2012. Il torneo del 2007 vantò la più alta affluenza di pubblico negli stadi, con una media di 47.367 spettatori per partita, e il maggior numero di squadre iscritte alle qualificazioni (91). Tutte le squadre del 2003, tranne il Portogallo, parteciparono, mentre quest’ultimo conquistò la sua prima presenza nella Coppa del Mondo battendo l’Uruguay.

Anni 2010

Nuova Zelanda nel 2011: Il 2011 vide la disputa della Coppa del Mondo di Rugby in Nuova Zelanda. Nonostante la candidatura del Giappone fosse inizialmente considerata la migliore, alla fine, la Nuova Zelanda ospitò l’evento. In una strana coincidenza, le ultime due partite furono una replica di quelle della precedente edizione neozelandese del 1987. Gli All Blacks vinsero la finale contro la Francia per 8-7, riconfermandosi campioni, mentre l’Australia si assicurò il bronzo superando il Galles. La Nuova Zelanda diventò la prima squadra a vincere il torneo in casa per la seconda volta. Purtroppo, per i francesi, questa fu la terza finale persa su tre disputate.

Inghilterra nel 2015: La Coppa del Mondo del 2015 si svolse in Inghilterra, con alcune partite anche in Galles. Nonostante le candidature sudafricana ed italiana, l’Inghilterra vinse il diritto di ospitare il torneo. Per la prima volta, il numero di squadre iscritte diminuì, passando da novantuno a ottantaquattro. Sorprendentemente, le stesse squadre qualificate nel 2003 furono ammesse nuovamente. La Nuova Zelanda trionfò, vincendo la sua terza coppa consecutiva e diventando la prima squadra a riuscirci. La finale contro l’Australia fu la quarta consecutiva per entrambe le squadre. Tredici giocatori, inclusi protagonisti come Richie McCaw, Dan Carter e Ma’a Nonu, raggiunsero il record di due Coppe del Mondo vinte. Bryan Habana eguagliò il record di quindici mete di Lomu, mentre Julian Savea marcò otto mete in un singolo torneo, ripetendo l’impresa di Lomu nel 1999 e di Habana nel 2007.

Giappone nel 2019: Il 2019 vide il Giappone ospitare la Coppa del Mondo di Rugby, portando l’evento per la prima volta fuori dai confini tradizionali del rugby. Il numero di squadre iscritte alle qualificazioni aumentò significativamente, salendo a novantatré. Il torneo fu caratterizzato dal tifone Hagibis, che causò la cancellazione di tre partite. La finale vide il Sudafrica prevalere sull’Inghilterra, con un punteggio di 32-12. Nella finale per il bronzo, la Nuova Zelanda superò il Galles. Con questa vittoria, il Sudafrica si aggiudicò la Coppa del Mondo per la terza volta, eguagliando il record neozelandese. Inoltre, Siya Kolisi sollevò la coppa come primo capitano di colore nella storia del rugby sudafricano. Un momento storico che sottolineò la diversità e l’inclusione nel mondo del rugby.

Anni 2020

All’inizio degli anni 2020, il destino della Rugby World Cup ha preso forma con l’annuncio, il 15 novembre 2017, del paese organizzatore dell’edizione 2023. In quell’occasione, la Francia ha trionfato sulla concorrenza dell’Irlanda e del Sudafrica. L’Italia, inizialmente candidata, aveva ritirato la sua proposta.

World Rugby, l’organismo di governo internazionale per il rugby, sta esplorando possibilità di ampliamento del torneo a partire dal 2023. Tale espansione potrebbe portare a dinamiche più competitive e coinvolgere un numero maggiore di nazioni rugbistiche.

Il 12 maggio 2022, World Rugby ha rivelato i destini successivi della Coppa del Mondo di Rugby. L’edizione del 2027 è stata assegnata all’Australia, mentre gli Stati Uniti hanno ottenuto l’onore di ospitare il torneo nel 2031. Queste assegnazioni delineano una prospettiva decennale per il massimo torneo di rugby, evidenziando la crescente globalizzazione e l’apertura del gioco a nuovi territori.

Qualificazioni alla Coppa del Mondo di rugby

Nella prima edizione, 9 paesi furono invitati a partecipare dalla IRB, oltre ai 7 membri del Board che erano già qualificati (il Sud Africa fu escluso a causa dell’Apartheid). A partire dal 1991, alcune squadre devono superare dei turni di qualificazione, le cui regole cambiano di edizione in edizione e variano a seconda del continente. Solitamente, le squadre che raggiungevano i quarti di finale venivano automaticamente qualificate per l’edizione successiva del trofeo, tranne nel 1999, quando solo le semifinaliste e il Galles, paese ospitante, ebbero questo privilegio. Inoltre, durante le qualificazioni, le squadre più forti entravano in gioco solo negli ultimi turni.

Nel 2003 e nel 2007, le squadre che erano arrivate ai quarti di finale nella precedente edizione venivano automaticamente qualificate, mentre i restanti 12 posti venivano divisi tra i vari continenti in queste proporzioni:

  • Europa: tre posti
  • Americhe: tre posti
  • Oceania: due posti
  • Africa: un posto
  • Asia: un posto

I 2 posti rimanenti venivano assegnati tramite spareggi di ripescaggio tra le prime squadre escluse dei vari continenti.

Per il 2011, l’IRB ha apportato alcune modifiche alle qualificazioni. Le prime 3 classificate di ciascun girone della prima fase della precedente edizione si qualificavano di diritto, mentre gli altri 8 posti venivano assegnati attraverso tornei di qualificazione continentali, con le seguenti proporzioni (tra parentesi le squadre qualificate):

  • Europa: due posti (Georgia e Russia)
  • Americhe: due posti (Canada e Stati Uniti)
  • Oceania: un posto (Samoa)
  • Africa: un posto (Namibia)
  • Asia: un posto (Giappone)

L’ultimo posto è stato assegnato tramite play-off alla Romania.

Anche per l’edizione 2015, l’IRB ha mantenuto le stesse proporzioni continentali, con l’Uruguay che ha conquistato il posto tramite play-off.

Nel 2019, a causa della mancata qualificazione anticipata di Figi, Samoa e Tonga, il World Rugby ha riorganizzato parzialmente le qualificazioni:

  • Europa: un posto (Russia)
  • Americhe: due posti (Uruguay e Stati Uniti)
  • Oceania: due posti (Figi e Tonga)
  • Africa: un posto (Namibia)

Due posti sono stati assegnati tramite play-off: il primo è andato a Samoa, il secondo in un girone all’italiana a quattro squadre, vinto dal Canada. La Russia ha beneficiato della squalifica di Romania e Spagna, che avevano schierato giocatori naturalizzati in modo irregolare.

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