Un grafico che illustra la distribuzione dei gruppi sanguigni nel mondo mostra che il gruppo sanguigno più comune a livello globale è l’O positivo
Quali sono i gruppi sanguigni più diffusi al mondo? La Giornata Mondiale del Donatore di Sangue viene celebrata il 14 giugno di ogni anno ed è organizzata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Lo scopo di questa giornata è sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di avere disponibili sangue, plasma e piastrine sicuri, nonché celebrare coloro che salvano vite umane attraverso le loro donazioni di sangue.
Esistono quattro diversi tipi di gruppo sanguigno: A, B, O e AB. Ogni gruppo può essere positivo o negativo, in base alla presenza o meno di una proteina chiamata “fattore Rh” sui globuli rossi. Ogni gruppo sanguigno ha caratteristiche leggermente diverse. Ad esempio, le persone con gruppo O- sono considerate donatori universali, poiché il loro sangue può essere donato a chiunque. D’altra parte, le persone con gruppo AB+ sono considerate accettori universali, in quanto possono ricevere donazioni da qualsiasi gruppo sanguigno. Solo circa il sette per cento della popolazione mondiale ha il fattore Rh negativo.
Un grafico che illustra la distribuzione dei gruppi sanguigni nel mondo, elaborato da Anna Fleck di Statista, mostra che il gruppo sanguigno più comune a livello globale è l’O positivo. Tuttavia, l’Europa presenta una situazione leggermente diversa, con la maggior parte della popolazione dei suoi Paesi che ha il gruppo A positivo come gruppo sanguigno prevalente. Solo due Paesi, secondo la World Population Review, presentano una percentuale maggiore di gruppi sanguigni B positivi: il Pakistan e il Bangladesh.
È importante sottolineare che questo grafico fornisce una visione generale dei modelli regionali, ma nasconde alcune differenze più specifiche, come la distribuzione uniforme dei gruppi sanguigni all’interno dei singoli Paesi. Ad esempio, in Cina e in India una percentuale significativa della popolazione ha il gruppo B positivo. In Europa, invece, molti Paesi mostrano una predominanza dei gruppi O+ e A+. Tuttavia, vi sono piccole variazioni e eccezioni, ad esempio nei Paesi nordici la percentuale di persone con gruppo A+ è leggermente superiore rispetto a quelle con gruppo O+, secondo la World Population Review. Anche negli Stati Uniti vi è una divisione abbastanza netta: il 37,4% della popolazione ha il gruppo O+, il 35,7% ha il gruppo A+, mentre solo l’8,5% ha il gruppo B+.
I Paesi con la più alta prevalenza di un determinato gruppo sanguigno sono l’Ecuador, il Perù e lo Zimbabwe, con rispettivamente il 75%, il 70% e il 63% della popolazione con gruppo O+.
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