Per 2 italiani su 3 il cancro è la malattia più temuta in assoluto, al secondo posto le demenze e al terzo le malattie cardiovascolari
Quali malattie fanno paura agli italiani? Secondo il rapporto del Censis, presentato in occasione dell’International Hpv Awareness Day, Giornata di sensibilizzazione sul Papillomavirus umano (Hpv), che attraverso un’indagine condotta su un campione di genitori e su un altro di donne ha analizzato la percezione del rischio di neoplasie da Hpv e le strategie di prevenzione adottate, in cima alla classifica delle malattie che fanno più paura agli italiani c’è il cancro. I “tumori” risultano le patologie più temute in assoluto sia dai genitori (69,6%) che dalle donne (67,7%). A distanza si posizionano la paura delle “demenze” (temute dal 42,7% dei genitori e dal 47,7% delle donne), delle patologie che causano “non autosufficienza fisica” (28,9% sia tra i genitori che tra le donne) e delle malattie “cardiovascolari” (rispettivamente 18% e 11,9%).
Cancro
Per 2 italiani su 3 il cancro sarebbe la malattia più temuta in assoluto, nonostante esistano molte altre patologie che comportano peggiori sofferenze e che hanno minori probabilità di sopravvivenza. Queste ultime, però, essendo molto meno frequenti dei tumori maligni, vengono percepite come una minaccia remota. Chiunque, infatti, conosce una persona a cui ed stato diagnosticato il cancro (un amico, un conoscente, un familiare). Così si è sviluppata la convinzione che, con il passare degli anni, sia una malattia con cui dovere farci i conti con una alta probabilità.
Inoltre, nonostante più o meno tutti sono informati sui fattori di rischio per prevenirla, molto sono convinti che il tumore colpisca in maniera casuale (e fatale), e che non lasci modo di evitarlo (o difendersi) in modo efficace quando aggredisce l’organismo.
Secondi i dati, nonostante i progressi della medicina, che hanno consentito un numero elevatissimo di cure innovative per molte forme tumorali che fino a pochi decenni fa non avevano alcuna aspettativa di vita, nel mondo, il cancro è responsabile di 1 decesso su 3 (in genere dopo un lungo percorso terapeutico), soprattutto in persone con più di 60 anni (anche se rappresenta una causa frequente di morte pure tra i giovani).
Demenze
Al secondo posto troviamo la paura delle “demenze” (patologia in costante aumento nel panorama sanitario mondiale), ossia la paura della perdita dell’autosufficienza fisica e mentale. E’ uno stato patologico al quale i figli assistono impotenti quando vedono i loro genitori, fino ad allora autonomi, degenerare cerebralmente a causa di diverse malattie neurologiche, che prendono a vari livelli il cervello, rubando memoria e ricordi, compromettendo le capacità cognitive e razionali, e rendendo le persone fondamentali della vita, come regrediti all’infanzia, al punto di essere incapaci di riconoscere la propria famiglia.
Le demenze sono in genere una patologia dell’età matura, ma restano uno strazio per i familiari che si trovano di fronte ad un invecchiamento precoce del cervello di padri e madri, per il quale non esistono terapie preventive per evitalo, ritardarlo e curarlo.
Malattie cardiovascolari
Al terzo posto troviamo la paura delle “malattie cardiovascolari“. In particolare, a far paura sono l’infarto del miocardio, l’ictus cerebrale e la crisi ipertensiva apoplettica. Sono le 3 condizioni patologiche che spingono centinaia di pazienti al giorno a frequenti visite cardiologiche (o ad accessi al pronto soccorso) in caso di comparsa dei sintomi (quali tachicardia, aritmie, fastidi o dolori al petto, al braccio sinistro, o mal di testa) per poi ricevere rassicurazioni sul proprio stato di salute e diminuire l’ansia attivata dalla comparsa improvvisa dei disturbi.
Potrebbero interessarti anche questi articoli:
FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].
Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.