Pubertà: cos’è, quando inizia, come affrontarla, corpo che cambia, infanzia, maschi, femmine, bambino, bambina, ragazzo, ragazza
Pubertà: cos’è e quando inizia. Il periodo puberale è quella fase di transizione dall’infanzia all’adolescenza in cui si attuano numerose trasformazioni fisiche e psicologiche, che si svolgono sequenzialmente fino al conseguimento della maturazione sessuale e della capacità di procreare.
Nei maschi la pubertà incomincia, in media, tra i 10 e i 14 anni. Nelle femmine la pubertà incomincia, in media, tra gli 8 e i 13 anni. Nell’ultimo secolo, però, nei paesi sviluppati si è assistito ad un anticipo progressivo della pubertà. Tra i fattori importanti: il maggior apporto calorico e proteico, le migliori condizioni igieniche ed ambientali, e il contesto fortemente sessualizzato che caratterizza le società occidentali.
Cos’è la pubertà
La pubertà è un periodo della vita caratterizzato da profondi cambiamenti fisici e psichici, che conducono l’individuo dall’infanzia all’età adulta, passando per l’adolescenza. Questi cambiamenti includono lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari, la maturazione delle gonadi (gametogenesi) e modificazioni psicologiche e comportamentali (come lo sviluppo della pulsione sessuale).
Nelle fasi iniziali della progressione puberale si osserva un’accelerazione della velocità di crescita (conosciuta come “spurt puberale”) che determinerà un aumento staturale di 20-25 cm nella femmina e di 25-30 cm nel maschio.
Al termine della pubertà saranno cambiate anche le differenze nelle proporzioni tra massa ossea, massa muscolare (1 volta e mezza superiori nel maschio adulto), e tessuto adiposo (2 volte superiore nella femmina adulta).
Pubertà nei maschi
Nei maschi la pubertà incomincia, in media, tra i 10 e i 14 anni, ma potrebbe iniziare all’età di 9 anni e continuare fino all’età di 16 anni.
L’ipotalamo e l’ipofisi, localizzati nel cervello, provocano l’avvio della pubertà. L’ipotalamo secerne l’ormone luteinizzante che rilascia gli ormoni che, a loro volta, stimolano l’ipofisi a produrre l’ormone luteinizzante e l’ormone follicolo-stimolante. L’ormone luteinizzante provoca la produzione di testosterone da parte dei testicoli. L’ormone follicolo-stimolante (insieme al testosterone) provoca la produzione dello sperma da parte dei testicoli.
Il testosterone è responsabile dello sviluppo delle caratteristiche sessuali secondarie, e funzioni che stimolano lo sviluppo maschile.
La progressione puberale nel maschio è suddivisa in 5 stadi (stadi dei Tanner) in base alla morfologia dei genitali esterni (G= genitalia) e alla peluria pubica al pari della femmina (PH). L’aumento di volume del testicolo da inferiore a 2 ml nei primi anni di vita passa a 20-25 ml nell’età adulta.
L’inizio dello sviluppo puberale coincide con:
- Aumento del volume testicolare (gli organi deputati alla produzione degli spermatozoi);
- Scatto di crescita staturale;
- Sviluppo delle ghiandole sudoripare;
- Aumento di lunghezza delle corde vocali e cambiamento della voce;
- Crescita del pene;
- Crescita dei peli pubici;
- Crescita dei primi peli ascellari e al volto.
Si verificano, poi, altre modificazioni fisiche:
- Spalle più larghe;
- Modifiche nella struttura delle ossa facciali;
- Aumento della massa e della forza muscolare.
L’età fertile viene raggiunta successivamente nel corso dell’adolescenza.
Inoltre, l’ingrossamento della mammella (ginecomastia) da un lato (o da entrambi) è molto frequente e di solito scompare in un anno.
Pubertà nelle femmine
Nelle femmine la pubertà incomincia, in media, tra gli 8 e i 13 anni.
I cambiamenti fisici che si verificano sono regolati dalle variazioni dei livelli degli ormoni ipofisari (luteinizzante e follicolo-stimolante). Alla nascita, tali livelli sono elevati, ma diminuiscono in pochi mesi e si mantengono bassi fino alla pubertà.
All’inizio della pubertà i livelli dell’ormone luteinizzante e follicolo-stimolante aumentano, favorendo la produzione degli ormoni sessuali. L’incremento dei valori degli ormoni sessuali (innanzitutto estrogeni) determina cambiamenti fisici, come la maturazione delle mammelle, delle ovaie, dell’utero e della vagina.
La progressione puberale nella femmina è suddivisa in 5 stadi (stadi dei Tanner) sia per la ghiandola mammaria (denominati con la lettera B= breast) sia per la peluria pubica (PH= pubic hair).
L’esordio del bottone mammario viene definito come B2. Il picco di velocità di crescita si raggiunge dopo 1-1,5 anni dalla comparsa bilaterale del bottone, mentre il primo ciclo mestruale (menarca) si manifesta mediamente 2-2,5 anni dopo la comparsa del bottone mammario.
L’inizio della pubertà e la rapidità dei cambiamenti che comporta sono determinati da vari fattori:
- Alimentazione e salute in generale;
- Peso (tende a iniziare più precocemente nelle ragazze leggermente in sovrappeso e più tardi nelle ragazze molto sottopeso);
- Genetica (si verifica prima nelle ragazze la cui madre ha avuto uno sviluppo precoce);
- Appartenenza etnica (iniziare prima nelle popolazioni di colore e ispaniche rispetto agli asiatici e ai bianchi non ispanici).
L’inizio dello sviluppo puberale coincide con:
- Scatto di crescita staturale;
- Sviluppo della ghiandola mammaria (bottone mammario) chiamato telarca (da non confondere con l’apparente aumento della ghiandola per la presenza di tessuto adiposo presente nei soggetti obesi);
- Sviluppo delle ghiandole sudoripare;
- La prima mestruazione;
- Aumento di lunghezza delle corde vocali e cambiamento della voce;
- Crescita dei peli pubici;
- Crescita dei primi peli ascellari e al volto;
- Modifiche dell’aspetto fisico e aumento percentuale di grasso corporeo.
La massima velocità di accrescimento staturale viene raggiunta attorno ai 12 anni, prima della prima mestruazione (che si verifica circa 2 anni dopo l’inizio dello sviluppo della ghiandola mammaria).
Spermarca e Menarca
Nei ragazzi, si parla di “spermarca” per indicare la prima eiaculazione (che normalmente avviene tra i 13 ed i 16 anni). Invece, la “normospermia” viene raggiunta intorno ai 17 anni.
Nelle ragazze, si parla di “menarca” per indicare l’età di insorgenza della prima mestruazione (che compare verso l’11esimo anno di età). Dopo questo periodo la percentuale di cicli anovulatori si attesta intorno al 55% nei primi 2 anni, per poi scendere al 20% dopo 5 anni e risalire nella pre-menopausa.
Attività sessuale
Le trasformazioni del periodo puberale non sono solo fisiche. Infatti, i cambiamenti ormonali e psico-emotivi, oltre alla ricerca dell’identità e dell’indipendenza, spingono gli adolescenti verso nuovi comportamenti e nuove esperienze incluso l’inizio dell’attività sessuale.
Spesso, però, senza aver raggiunto un buon livello di conoscenza e capacità di giudizio per scelte informate e consapevoli. Il periodo adolescenziale offre una buona opportunità per poter intervenire a livello educativo, in ambito scolastico, familiare e di comunità, su conoscenze, acquisizione di competenze e modifica dei comportamenti che possono influire negativamente sulla salute riproduttiva di ragazzi e ragazze.
Pubertà precoce
I medici parlano di pubertà precoce quando insorge prima degli 8 anni nella femmina e prima dei 9 nel maschio, e di pubertà ritardata qualora non compaiano segni di sviluppo sessuale entro i 13,4 anni nella ragazza ed i 14 anni nel ragazzo.
Inoltre, a parità di condizioni di vita, salute, alimentazione e contesto sociale, il periodo della pubertà può differire sulla base di fattori genetici individuali.
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