La neurologa Suzanne O’Sullivan si è messa a studiare il caso dl gruppo di bambini che un giorno si sono addormentati e non si sono più svegliati
Il mistero dei 169 bambini addormentati in Svezia. In Sveglia, negli ultimi 10 anni, 169 i bambini siriani, figli di famiglie richiedenti asilo che si sono viste respingere la richiesta, si sono addormentati in un sonno talmente profondo da durare mesi, o anche anni. È successo solo ai bambini siriani in Svezia.
I bambini, a un certo punto e senza alcuna causa rilevabile, sono diventati passivi, immobili, fiacchi, schivi, taciturni, incapaci di mangiare e bere, incontinenti e privi di reazioni dinanzi a stimoli fisici o al dolore. Nei casi più gravi alcuni di loro sono caduti in coma, anche per molti mesi. I medici, dopo averli visitati e testati, non hanno trovato nessuna disfunzione che spiegasse il loro sonno.
La scrittrice scientifica e neurologa Suzanne O’Sullivan, che su questa e altre storie ha scritto il libro dal titolo “The Sleeping Beauties“, si è messa ad indagare sul caso dei 169 bambini siriani. Secondo la neurologa, i piccoli sono affetti da una malattia psisomatica.
O’Sullivan crede che questo male, ribattezzato Uppgivenhetssyndrom (Sindrome da rassegnazione), sia influenzato dagli aspetti peculiari delle singole culture e dalla biologia umana. I bambini colpiti da questa sindrome crollano sotto il peso di una fatica psicologica eccessiva lunga anni e che sembra non avere mai fine. Bambini che sono stati testimoni di episodi di violenza estrema diretta contro i membri della propria famiglia o che hanno vissuto in un ambiente particolarmente insicuro.
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