Cosa sono i funghi allucinogeni?

I funghi allucinogeni sono specie di funghi che contengono sostanze psicoattive che possono causare effetti psichedelici o inebrianti

Cosa sono i funghi allucinogeni?
Cosa sono i funghi allucinogeni? I funghi allucinogeni sono specie di funghi che contengono sostanze psicoattive, come la psilocibina o l’acido ibotenico, che possono causare effetti psichedelici o inebrianti. Ci sono circa 200 specie di questi funghi presenti in tutto il mondo, e ogni anno i micologi ne scoprono di nuove.

Ci sono prove storiche e archeologiche che dimostrano che molte culture e tradizioni, sia a scopo religioso che terapeutico, si sono sviluppate intorno all’uso di questi funghi. In particolare, cactus e funghi psichedelici erano e sono ancora utilizzati nelle pratiche tradizionali delle popolazioni indigene in diverse parti delle Americhe. L’uso di queste sostanze, spesso associato a riti sacri, risale a circa il 2000 a.C. e è stato tramandato attraverso le culture degli Inca, degli Aztechi e dei Maya.

Sembra che l’uso di questi funghi non fosse estraneo neanche alle culture europee, africane e asiatiche fin dall’età della pietra.

Psilocibina

La psilocibina è un principio attivo contenuto nei funghi del genere Psilocybe, che includono circa 80 varietà tra cui il teonanacatl. Questi funghi fanno parte della famiglia delle Strophariaceae. La psilocibina e la psilocina, presenti in questi funghi, sono sostanze chimicamente simili al DMT e all’LSD, producendo effetti psicoattivi simili, sebbene con differenze nella durata e nell’intensità dell’effetto.

Il Psilocybe cubensis, noto anche come “messicano“, è probabilmente il fungo psilocibinico più diffuso e consumato. Si trova nelle zone tropicali del mondo e cresce su sterchi di vari animali quadrupedi. È ampiamente coltivato in ambienti controllati in tutto il mondo.

Un altro fungo comune è il Panaeolus cyanescens, conosciuto come “hawaiano“, noto per produrre effetti molto prolungati nel tempo (5-6 ore) e per generare allucinazioni molto intense.

Commercio dei funghi allucinogeni

Il commercio dei funghi allucinogeni ha avuto diverse regolamentazioni in diversi paesi. Ad esempio, nei Paesi Bassi, la vendita di funghi psichedelici era consentita. Questi venivano commercializzati nella zona libera di Christiania a Copenaghen e negli “smart shop” in tutto il Paese. Addirittura, ad Amsterdam, si poteva partecipare a feste legali chiamate mushroom party in alcune discoteche. Tuttavia, a partire da gennaio 2009, la vendita di questi funghi è stata vietata nei Paesi Bassi, così come in Danimarca.

Nonostante ciò, è ancora possibile trovarli nei negozi olandesi che ora vendono anche un prodotto chiamato truffels, che ha effetti simili e è ancora legale. Questi truffels sono piccoli tuberi che producono effetti psichedelici, e contengono la stessa sostanza attiva presente nei funghi, chiamata psilocibina.

Su Internet, la vendita di funghi avviene in modo irregolare e ci sono siti specializzati, principalmente basati negli Stati Uniti, che spediscono in tutto il mondo, compresa l’Italia. Tuttavia, la commercializzazione di spore (che non contengono sostanze psicoattive) è legale e permette l’autocoltivazione, anche se questa pratica è illegale in Italia.

In molti paesi tropicali come Laos, Cambogia, Indonesia e Thailandia, dove i funghi sono illegali, vengono venduti ai turisti sotto forma di frittatine o frullati.

In Italia, la legge attuale vieta la commercializzazione di specie appartenenti ai generi Psilocybe e Stropharia, equiparandoli legalmente a qualsiasi altra droga elencata nella Tabella I.

Effetti dei funghi allucinogeni

Dopo aver ingerito i funghi psichedelici, possono manifestarsi inizialmente effetti come una percezione più intensa dei colori, una scia percepita dietro agli oggetti in movimento nel campo visivo, un’alterazione ipnotica della percezione dell’ambiente circostante, vertigini, vomito e diarrea. Maggiore è la quantità di Psilocibina assunta, maggiore è la probabilità che si verifichino sintomi più intensi.

Tuttavia, questi sintomi solitamente hanno una durata breve e vengono gradualmente sostituiti dagli effetti psichedelici della sostanza. Questi ultimi, simili a quelli dell’acido lisergico, possono comprendere sensazioni di profondo contatto con la realtà interiore ed esterna, una predisposizione alla contemplazione e una sensazione di pace interiore.

Uno studio condotto nel 2011 dalla Johns Hopkins University ha evidenziato che l’uso occasionale di funghi psichedelici sotto la supervisione di specialisti psichiatrici ha portato a miglioramenti duraturi della personalità nella maggior parte dei casi trattati. Questo ha comportato un notevole ampliamento della visione del mondo anche in età adulta.

Inoltre, sembra che un’eccessiva assunzione di psilocibina non provochi danni permanenti, almeno nel breve termine. Uno studio del 2012 della National Academy of Sciences, pubblicato sul British Journal of Psychiatry, ha dimostrato che l’uso di psilocibina può addirittura migliorare le capacità mnemoniche.

Usi terapeutici dei funghi allucinogeni

I funghi contenenti psilocibina, appartenenti alla famiglia Psilocybe, hanno dimostrato un notevole potenziale terapeutico in diversi studi.

Uno studio del 2010 ha evidenziato che questi funghi, simili all’LSD, possono essere efficaci nel trattamento della cefalea a grappolo.

Un altro studio condotto dall’Università dell’Arizona nel 2011 ha testato la psilocibina su nove pazienti affetti da disturbo ossessivo-compulsivo, ottenendo miglioramenti che sono perdurati da pochi mesi a molti anni per tutti i partecipanti. Questi risultati suggeriscono che la psilocibina potrebbe essere un’alternativa alle benzodiazepine e agli oppioidi, sostanze che possono causare overdose, mentre la psilocibina e la psilocina sono considerate, secondo studi recenti, totalmente sicure dal punto di vista tossicologico.

Un ulteriore studio condotto nel 2011 dalla Johns Hopkins University di Baltimora ha dimostrato che i funghi con psilocibina possono indurre cambiamenti positivi nella personalità degli individui. Più della metà dei partecipanti (60%) ha manifestato una significativa trasformazione in termini di apertura mentale e creatività. Questi cambiamenti hanno riguardato l’immaginazione, le idee astratte, i sentimenti e il senso estetico, e sono perdurati per almeno 14 mesi durante i controlli periodici.

Un altro studio del 2014 pubblicato nel Journal of Pharmacology ha evidenziato promettenti risultati nell’uso di funghi psichedelici come terapia per la dipendenza da tabacco.

Inoltre, la psilocibina viene studiata come possibile ausilio alla psicoterapia nel trattamento della depressione. Nel 2018, la Food and Drug Administration (FDA) ha riconosciuto la terapia assistita con psilocibina come una “Breakthrough Therapy” per la depressione resistente al trattamento. Nel 2019, la FDA ha concesso la stessa designazione per il trattamento del disturbo depressivo maggiore.

Robin Carhart-Harris, direttore del “Centre for Psychedelic Research” dell’Imperial College di Londra, ha affermato, in seguito a uno studio su un piccolo gruppo di persone, che la psilocibina sembra essere notevolmente più efficace dei trattamenti con farmaci SSRI.

Funghi allucinogeni italiani

In Italia, la maggior parte dei funghi allucinogeni sono in realtà psichedelici, poiché contengono psilocibina e psilocina. Tra le specie presenti sul territorio italiano, la più diffusa e potente è il Psilocybe semilanceata. Questo tipo di fungo cresce in ambienti erbosi sulle Alpi, sull’Appennino tosco-emiliano e anche sui massicci montuosi dell’Italia centrale. In quasi tutte le regioni, sia in pianura che in montagna, è possibile trovare altre specie psichedeliche meno conosciute o meno comuni, come ad esempio il Psilocybe cyanescens o il Panaeolus subbalteatus.

Le diverse specie hanno varie concentrazioni di sostanze psicoattive e producono questi principi attivi in modo non uniforme. Questa variabilità è la principale ragione di possibili episodi di sovradosaggio che possono portare a momentanei disturbi psicotici. Alcune specie, specialmente quelle del genere Panaeolus, crescono su o vicino a letti di sterco animale, principalmente di bovini ed equini. La caratteristica comune di quasi tutti i funghi che contengono quantità significative di psilocibina e psilocina è la tendenza a virare verso una colorazione bluastra sul gambo o sul cappello, fenomeno che si manifesta alcuni minuti dopo la raccolta.

Alcuni funghi come l’Amanita muscaria e l’Amanita pantherina, contenenti principi attivi diversi, sono talvolta considerati allucinogeni, ma non sono classificati come psichedelici. Essi hanno effetti molto differenti e sono presenti in varie parti d’Italia. Tuttavia, sono noti per essere molto più tossici dei funghi contenenti psilocibina, e possono causare effetti fisici molto gravi, incluso il rischio di morte.

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