Belonefobia, la paura degli aghi

Belonefobia (paura degli aghi): cos’è, cause, sintomi e rimedi, perché abbiamo questa fobia e come “guarire”

Belonefobia, la paura degli aghi
Belonefobia, la paura degli aghi. Nota anche come Aichmofobia (paura nei confronti di aghi) o Tripanofobia (paura delle iniezioni, delle punture e delle siringhe), la Belonefobia è la paura patologica nei confronti di aghi, spilli, siringhe e in generale di tutti gli oggetti taglienti e acuminati.

La paura degli aghi è un disturbo psichiatrico ufficialmente riconosciuto e, come tale, compare nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM), redatto dall’American Psychiatric Association, come fobia specifica. Si stima che il disturbo colpisca il 10% della popolazione mondiale.

Siamo tutti un pò “belonefobici” perché è naturale avere paura di oggetti appuntiti. Questo perché ciò che è spigoloso rappresenta un pericolo reale in natura ed è associato anche ad armi da battaglia. Sin da piccoli il nostro cervello viene abituato ad avere timore degli spigoli e delle figure appuntite e tende a rilassarsi di fronte a figure tondeggianti. E’ un sistema di difesa automatico che, in alcune persone, può degenerare in fobia.

Chi ne soffre non riesce a controllare la paura degli aghi e può sperimentare un forte disagio alla visione di qualcuno che sta usando un coltello o nel caso si debba sottoporre ad un esame del sangue.

Talvolta la fobie è correlata ad altre paure specifiche, come quella per il sangue (Emofobia), per i medici (Iatrofobia) e per il dolore (Algofobia). Si possono, poi, usare anche termini alternativi come Enetofobia (paura degli spilli) e Vaccinofobia (paura morbosa per i vaccini).

Chi è affetto da Belonefobia non tollera la vista di oggetti acuminati e/o taglienti, tra cui:
  • Aghi;
  • Siringhe;
  • Coltelli;
  • Pezzi di vetro;
  • Seghetti.
L’angoscia provocata dal disturbo può sfociare in attacchi di panico con sintomi somatici di varia entità:
  • Tachicardia;
  • Sudorazione fredda;
  • Nausea;
  • Mancanza di respiro.
Chi ne soffre prova un forte senso di disagio in determinate situazioni:
  • Prima di sottoporsi ad un’analisi del sangue;
  • Ad una visita dentistica;
  • Osservare qualcuno che in cucina manipola un coltello;
  • L’odore dell’antisettico associato ai reparti ospedalieri o ai camici bianchi.
Quali sono i sintomi?

I sintomi sono l’esito di una risposta anomala a livello emotivo. Il corpo si prepara a rispondere alla minaccia rappresentata dallo stimolo fobico mettendo in atto una reazione nota come “attacco e fuga“.

  • Palpitazioni;
  • Brividi;
  • Formicolio e prurito;
  • Vertigini;
  • Senso di svenimento;
  • Bocca secca;
  • Dispnea;
  • Tremori;
  • Nausea;
  • Vomito;
  • Illusioni ottiche;
  • Pianto;
  • Confusione.

Nei casi gravi, questi sintomi vengono attivati anche solo pensando alle immagini che scatenano la paura degli aghi.

Quali sono le cause della Belonefobia?

Non sono note le cause che scatenano la Belonefobia, ma sono state formulate diverse teorie.

Teoria associativa

La malattia è l’esito di esperienze traumatiche vissute o riferite da altre persone. Il belonefobico potrebbe aver assistito, durante l’infanzia, a gesti di rifiuto di un membro della famiglia o amico durante una puntura, o essere stato protagonista di una procedura medica particolarmente dolorosa.

Teoria evolutiva

Questa teoria fa leva su una possibile base biologica ereditaria. Infatti, i modelli visivi che innescano i sintomi della paura per gli aghi sono simili a quelli delle ferite da armi da fuoco e da corpi contundenti. In tempi passati, le probabilità di sopravvivenza erano maggiori se si evitavano varie tipologie di traumi, che prevedevano lacerazioni e perdite ematiche ingenti.

Teoria della repressione

Questa teoria si focalizza su un’educazione opprimente e su una cattiva gestione delle procedure che implicano l’uso di aghi e iniezioni, con costrizione fisica o emotiva forzata.

Iperalgesia

Il disturbo può essere associato all’iperalgesia (un’ipersensibilità al dolore). In questo caso, il dolore di un’iniezione è insopportabile.

Quali sono i rimedi contro la Belonefobia?

La cura si basa sulla desensibilizzazione in combinazione con tecniche cognitive e comportamentali e sull’impiego di alcuni farmaci (ansiolitici e antidepressivi).

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