Scambiarsi i regali a Natale: quand’è nata questa usanza e da dove arriva questa tradizione natalizia
L’usanza di scambiarsi i regali a Natale. Al giorno d’oggi, regalare qualcosa ai propri cari (parenti e amici) durante le festività natalizie è ormai diventata una consuetudine, ma da dove nasce questa tradizione? L’abitudine di dare e ricevere doni ha origini molti antiche, e deriva dallo “scambio delle strenne” (rami consacrati che gli antichi Romani si scambiavano il primo gennaio come augurio di prosperità e abbondanza).
La leggenda della strenna
Secondo una leggenda, fu il re dei Sabini Tito Tazio (quello del cosiddetto “Ratto delle Sabine”), più di 700 anni a.C., a dare il via a questa usanza. Il re chiese in dono ai sudditi, ogni capodanno, un ramoscello d’alloro (o di ulivo) colto nel bosco sacro della dea Strenia (da cui la parola “strenna”). Così i cittadini, seguendo l’esempio del re, iniziarono a regalarsi reciprocamente questi rami sacri. Questa tradizione sarebbe, poi, stata “assorbita” dai Romani.
Festività dei Saturnali
Durante la festività dei Saturnali (una ricorrenza popolare in onore del Dio Saturno che serviva a propiziare l’abbondanza dei raccolti durante la bella stagione, dalla quale prende spunto il Natale cristiano), i romani, oltre a scambiarsi rami d’abete (simbolo di eterna prosperità), permettevano agli schiavi di partecipare ai banchetti. e tutti si scambiavano regali come segno di benevolenza. La tradizione risale a Romolo che, dopo la costruzione delle mura, ricevette in dono un fascio di ramoscelli, raccolto in un bosco sul monte Velia e decise di inserire lo scambio di doni fra i costumi dei Romani.
Santa Claus
Per capire la storia dei regali di Natale bisogna tornare al 300 d.C. e alla festa di Santa Claus.
Santa Claus è esistito davvero e si chiama Nicola. Tutte le versioni di babbo Natale moderno derivano da lui. Nicola era il vescovo di Myra (una provincia dell’impero bizantino), ed era solito fare regali a sorpresa ai poveri (ad esempio, nascondendo i doni nelle scarpe che loro gli lasciavano davanti alla porta).
Tradizione cristiana
Il rituale dello scambio dei doni è una tradizione consolidata tra i cristiani. Infatti, la tradizione dello scambio dei regali ricorda i doni che i Re Magi fecero a Gesù bambino (oro, incenso e mirra). Verso la fine del Medioevo iniziò la tradizione di fare dei doni ai bambini perché ricordassero la nascita di Gesù come un momento di gioia. Quindi, la cultura del dono durante il Natale si è diffusa in Europa e poi nel resto del mondo grazie alla tradizione religiosa. Nel corso dei secoli, poi, ha assunto una caratteristica più consumistica e più distaccata dalla tradizione religiosa.
Babbo Natale
Il personaggio di Babbo Natale (il portatore di doni) riunisce le rappresentazioni premoderne (di ispirazione religiosa o popolare) a quelle di Nicola: un signore barbuto, vestito di un mantello verde lungo fino ai piedi e ornato di pelliccia. E’, inoltre, la rappresentazione dello “spirito del Natale“.
Scambio dei doni
La parola “Dono” deriva dal verbo “dare” (offrire senza aspettarsi nulla in cambio). Lo scambio dei regali è un segno di amicizia, amore e affetto. Secondo la tradizione, i regali di Natale si scartano sotto l’albero illuminato, la notte della Vigilia. Il Natale è spesso un’occasione per fare regali utili (per la casa, l’abbigliamento, o accessori hi-tech), ma è diffusa anche l’abitudine di fare regali originali, simpatici e divertenti.
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