Cos’è l’anno sabbatico?

Il significato dell’espressione “anno sabbatico” è legato all’antico uso ebraico di sospendere il lavoro ogni 7 anni per un periodo di tempo limitato

Cos'è l'anno sabbatico?
Cos’è l’anno sabbatico. Il termine “sabbatico“, nella sua origine latina, significa “sabato“, ma il significato dell’espressione è legato all’antico uso ebraico di sospendere il lavoro ogni 7 anni per un periodo di tempo limitato.

Oggi il cosiddetto “anno sabbatico” è un periodo di interruzione nella carriera lavorativa di una persona, preso allo scopo di dedicarsi ad una particolare attività diversa dall’attività lavorativa o di esaudire un desiderio.

Perché si dice “anno sabbatico”

L’espressione “anno sabbatico” ha un’origine ebraica. Infatti, la parola “sabbatico” deriva da “Shabbat” (Sabato), il giorno di riposo per gli ebrei.

Poi, dal V secolo a.C. ogni 7 anni, essi interrompevano il lavoro nei campi in modo che la terra potesse riposare. Per gli ebrei si trattava di un anno di festa, durante il quale venivano anche liberati gli schiavi e abbuonati tutti i debiti. Schiavi, infatti, erano quelle persone che, per debiti non pagati o reati commessi, dovevano lavorare per la famiglia del creditore fino a risarcirne i danni. Durante questo periodo il creditore provvedeva al mantenimento dello schiavo e, alla sua liberazione, gli versava una somma che gli consentisse di riprendere una vita normale. La restituzione, tuttavia, si concludeva in ogni caso nell’anno sabbatico, che cadeva ogni 7 anni.

Cos’è l’anno sabbatico in ambito lavorativo

L’anno sabbatico è un periodo non retribuito di assenza, al termine del quale il richiedente conserva il diritto a riprendere il posto di lavoro. Il congedo può essere attivato solo a seguito di richiesta scritta e motivata del lavoratore.

Il lavoratore non può svolgere alcun’altra attività retribuita durante tale periodo, e richiedere un anticipo del TFR per sostenere le spese per la formazione o le altre cause per le quali si è richiesto il congedo. Inoltre, l’anno sabbatico è fruibile una sola volta nella vita lavorativa, e dopo almeno 5 anni di anzianità di servizio.

Il datore di lavoro può, invece, chiedere la documentazione relativa alla motivazione addotta, sia al momento della presentazione della richiesta, che successivamente.

Alcune università (o altre istituzioni che impiegano scienziati, medici o accademici) offrono un anno sabbatico retribuito come un anno benefit.

Gap year

Il termine “anno sabbatico” viene utilizzato anche dagli studenti neodiplomati che decidono di prendersi un anno di pausa per lavorare o viaggiare, prima di iniziare gli studi universitari. In questo caso, l’espressione più corretta da usare è “gap year” (anno di intervallo). Può essere utile per schiarirsi le idee e riposare la mente, prima di intraprendere altri 5 anni di studio.

Anno sabbatico in Italia e nel mondo

In Italia, l’anno sabbatico è stato introdotto con la legge n. 53 del 2000, proposta dal Ministro Livia Turco. La legge ha introdotto i congedi parentali, per maternità, formazione e gravi motivi familiari (fra i quali una grave malattia). Per la legge italiana, l’anno sabbatico non è retribuito, non concorre a formare l’anzianità o gli scatti professionali, né a contributi figurativi per la copertura pensionistica.

Negli USA, può venire richiesto dai professori universitari ogni 7 anni.

Recentemente è stato ufficializzato anche per gli studenti francesi, che possono interrompere per 6 mesi o un anno i loro studi senza ricevere penalizzazioni.

Conclusione

Quindi, il motivo per cui si usa la definizione “anno sabbatico” è semplice. Infatti, sia il concetto ufficiale che quello moderno usato dagli studenti prevedono un periodo di riposo durante il quale non si perdono i propri diritti.

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