Un’intelligenza artificiale controllerà tutto e in casi sospetti girerà la segnalazione agli organi di vigilanza
L’UE ha approvato la “sorveglianza di massa” di tutte le email. Martedì 6 luglio, con una votazione passata in sordina, il parlamento europeo ha varato una normativa che permetterà ai provider di setacciare ogni mail, ogni commento, ogni messaggio scritto. La motivazione ufficiale? La lotta alla pedofilia. In deroga al Gdpr (il regolamento europeo per la protezione dei dati).
La deroga temporanea delle misure a tutela della privacy dovrebbe durare 3 anni. Nel frattempo, i provider potranno scansionare, visionare e controllare tutti i messaggi, tutte le immagini sui siti, sui social, addirittura nelle email alla ricerca di testi e foto “sospette“. L’Europa vorrebbe obbligare anche i social che offrono servizi di messaggi crittografati (WhatsApp, Signal, ecc.) ad adattarsi ai controlli. Il Regolamento è stato denominato “Chatcontrol”.
Il tutto sarebbe affidato all’intelligenza artificiale: se l’algoritmo “leggerà” un contenuto come pericoloso, trasmetterà la segnalazione (senza verifica umana) a un centro che poi la girerà alle polizie competenti. Senza che gli indagati siano avvisati di questa strana e improbabile inchiesta virtuale.
In seguito alle proteste di tutte le associazioni per i diritti digitali (a cominciare dall’Edri, l’European Digital Rights) i promotori della legge hanno sostenuto che un pool di esperti scriverà un documento per indicare nel dettaglio gli strumenti tecnici per realizzare questo screening di massa “in equilibrio con la tutela dei diritti“.
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