La politica è un termine che indica l’attività e le modalità con cui viene gestito il governo. La politica può essere suddivisa in tre macro aree
Cos’è la politica? La politica è un termine che indica l’attività e le modalità con cui viene gestito il governo. Questo termine si riferisce sia a livello statale, sia a entità più circoscritte come regioni o comuni, dove il governo locale prende il nome di amministrazione locale. In democrazia, la politica rappresenta lo strumento principale attraverso il quale i cittadini possono influenzare la gestione e lo sviluppo delle istituzioni, che siano comuni, regioni, lo Stato o anche l’Unione Europea.
Esistono molti modi di fare politica, che variano in base al ruolo che i cittadini assumono nella comunità. Alcuni esercitano la politica attraverso il voto o essendo eletti, altri partecipano attivamente in partiti politici o associazioni, mentre tanti fanno politica senza accorgersene, semplicemente partecipando alle attività della vita quotidiana. La politica, infatti, include discussioni, decisioni e azioni che riguardano la comunità, sia a livello locale che nazionale e internazionale. Quando si parla di politica su scala globale, spesso ci si riferisce al termine “geopolitica”.
Prima dell’avvento della democrazia, la politica era una questione riservata solo a chi deteneva il potere o apparteneva ai ceti più alti della società. Le classi popolari non avevano voce in capitolo e potevano occuparsi di politica solo in modo clandestino. Con la diffusione degli Stati democratici, il popolo ha finalmente acquisito il diritto di partecipare attivamente alle decisioni che lo riguardano, attraverso vari strumenti di partecipazione politica.
Negli Stati democratici, la politica è l’insieme di strategie, metodi, decisioni e azioni attraverso cui individui e gruppi, come parte di una comunità, decidono il destino comune e lavorano per realizzarlo. Così, è politica sia la protesta di alcuni genitori che chiedono al sindaco di abbassare il costo della mensa scolastica, sia la discussione in Parlamento su una legge per riorganizzare i pubblici uffici. Anche il dibattito che si svolge nei media tra diversi esponenti di partito in vista delle elezioni è politica, così come lo sono l’informazione che i cittadini ricevono o forniscono, le discussioni su chi votare e le petizioni firmate in piazza. Anche votare, partecipare a manifestazioni, aderire a un movimento o impegnarsi nel sociale per migliorare la propria comunità fanno parte della politica.
Nonostante la politica sia una parte integrante della vita quotidiana, spesso viene percepita come qualcosa di lontano, complicato o persino opaco. Questo succede quando si guarda alla politica in modo superficiale, riducendola alle campagne elettorali o all’attività dei politici in cerca di voti. Tale visione limitata è stata alimentata da scandali e dalla spettacolarizzazione mediatica di alcune vicende, allontanando il legame che esiste tra i cittadini e la democrazia.
Paradossalmente, questo atteggiamento negativo verso la politica, che a volte si trasforma in disprezzo, è emerso in un periodo storico in cui i cittadini hanno più strumenti che mai per influenzare le decisioni politiche. Le democrazie occidentali si sono evolute, introducendo nuovi istituti e pratiche democratiche, come la democrazia deliberativa, e rafforzando le tutele della libertà di espressione, associazione e partecipazione.
Tuttavia, con questa evoluzione, anche le istituzioni democratiche sono diventate più complesse, così come i problemi che la politica deve affrontare. La globalizzazione e gli accordi internazionali multilaterali hanno reso la politica più difficile da comprendere per i cittadini comuni. Inoltre, la comunicazione di massa ha contribuito a distorcere la percezione della politica, dando spazio a semplificazioni, slogan e spettacolarizzazione degli eventi, rischiando di far prevalere l’apparenza sulla realtà.
Nonostante queste problematiche, rimangono valide le definizioni classiche della politica. Essa è l’arte di governare le società, e secondo Aristotele, l’uomo è per natura un “animale politico”, ovvero la politica è un’esigenza intrinseca alla natura umana.
La politica può essere suddivisa in tre macro aree
La politica può essere suddivisa in tre grandi ambiti che coinvolgono diversi tipi di persone. Il primo riguarda le attività svolte da cittadini comuni, che non hanno un ruolo ufficiale o diretto in organizzazioni politiche. Queste persone, consapevolmente o meno, cercano di influenzare la propria comunità attraverso varie azioni. Possono farlo esprimendo le proprie opinioni, votando o partecipando a manifestazioni e movimenti, oppure tramite progetti personali o collettivi che hanno un impatto sociale. Ogni iniziativa, anche piccola, che contribuisce a indirizzare la società, rientra in questo ambito della politica.
Il secondo ambito riguarda chi è politicamente impegnato in maniera diretta. Si tratta di persone che partecipano attivamente a partiti o movimenti politici. Loro discutono temi di interesse pubblico durante assemblee, comizi e convegni, utilizzano i media per far conoscere le proprie idee e cercano di coinvolgere i cittadini nel dibattito politico. Questa attività si intensifica in modo particolare durante le campagne elettorali, quando si cercano voti per avere un ruolo nel governo o nell’opposizione.
Il terzo ambito comprende le attività svolte da chi è stato eletto dai cittadini in determinati organi dello Stato, come il Parlamento, o in enti locali, come i consigli comunali e regionali, e nelle istituzioni europee, come il Parlamento europeo. Queste persone, una volta elette, hanno il compito di produrre leggi e regolamenti e di garantire il funzionamento delle istituzioni democratiche. Alcune figure, come il Presidente della Repubblica o i membri del Governo, possono essere nominate o a loro volta elette da questi organi.
In sintesi, ogni cittadino si confronta con la politica in vari modi. Per esempio, quando utilizza i servizi pubblici o rispetta leggi e regolamenti creati da chi governa. Oppure quando si informa e partecipa al dibattito pubblico durante le campagne elettorali, confrontandosi con le idee di politici e partiti. Inoltre, ogni volta che i cittadini discutono tra loro di politica, condividono opinioni o partecipano a movimenti e associazioni che hanno l’obiettivo di orientare le decisioni pubbliche, stanno facendo politica.
Seguire la politica è importante perché essa ha un impatto su molti aspetti della vita quotidiana. Le decisioni politiche influenzano settori cruciali come l’agricoltura e la sicurezza alimentare, gli aiuti umanitari, la protezione civile, le autonomie locali e la crescita economica. Anche la cultura, l’informazione, la difesa, i diritti civili e l’ecologia sono fortemente influenzati dalle politiche adottate dai governi. La politica regola inoltre la finanza pubblica, la giustizia, il fisco, l’immigrazione, l’industria e i servizi, e tocca settori come l’istruzione, il mercato del lavoro, la sanità e le infrastrutture. In questo contesto, è sempre più importante che i cittadini siano consapevoli delle scelte politiche che influiscono su questioni globali come la globalizzazione, i mercati finanziari, le riforme istituzionali e le politiche dell’Unione Europea.
La politica è in continua evoluzione
La politica, pur basandosi su principi e obiettivi che esistono da sempre, è in continua evoluzione. Questo cambiamento è legato a vari fattori: le istituzioni democratiche sono sempre più complesse da gestire, i temi che la politica deve affrontare diventano sempre più ampi e difficili, e i cambiamenti sociali hanno modificato il modo in cui le persone percepiscono la politica stessa. Uno degli aspetti di questa trasformazione sociale è la “politicizzazione” delle scelte individuali, cioè il fatto che lo stile di vita di una persona influisca sulle sue scelte politiche. Inoltre, l’evoluzione delle tecnologie e degli strumenti di comunicazione ha profondamente alterato le dinamiche del conflitto tra le diverse forze politiche.
Un tempo, i conflitti tra partiti erano guidati dalle grandi ideologie del secolo scorso, ma oggi il ruolo della comunicazione e dei mass media è diventato predominante. Questa influenza ha portato a una semplificazione eccessiva dei messaggi politici e a una sorta di spettacolarizzazione della lotta politica. Da un lato, i politici hanno imparato a utilizzare le tecniche della comunicazione di massa per raggiungere i loro obiettivi. Dall’altro, però, queste stesse tecniche hanno finito per alterare la natura della politica. I problemi che la politica dovrebbe affrontare sono spesso trattati in modo superficiale, seguendo le stesse logiche dei media, senza approfondimenti o contesti adeguati.
Troppo spesso sembra che i politici siano più interessati a creare un flusso continuo di notizie, piuttosto che a risolvere i problemi concreti. Sembrano più impegnati ad esasperare i conflitti piuttosto che a cercare soluzioni, e più attenti a semplificare le questioni piuttosto che a spiegare la complessità dei temi in gioco. I cittadini si trovano quindi di fronte a una politica che non chiarisce a sufficienza la natura dei problemi e non offre gli strumenti per comprenderli appieno.
Nonostante questi cambiamenti, la sostanza della politica resta la stessa. Che si scelga di essere cittadini attivi o passivi, di partecipare o di osservare, la politica ha un impatto diretto sulla qualità della vita presente e futura. Come si dice spesso, “anche se tu non ti occupi di politica, la politica si occupa di te”. Per questo motivo, in una democrazia è essenziale che la maggior parte dei cittadini si interessi alla politica, anche solo per informarsi su come vengono gestite le risorse pubbliche e su come vengono impiegate le tasse. Anche protestare per una causa che si ritiene giusta o partecipare a rivendicazioni collettive è, di fatto, un modo di fare politica, spesso senza che ce ne rendiamo conto.
La politica, quindi, riguarda tutti i cittadini e non può essere lasciata esclusivamente a chi ricopre incarichi politici nelle istituzioni o nei partiti. È uno strumento fondamentale per la tutela delle libertà e dei diritti civili, ed è cruciale che ciascuno ne sia consapevole e partecipi, in un modo o nell’altro, alla vita politica del proprio paese.
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