Cos’è il Lutto Nazionale?

Il lutto nazionale viene proclamato in situazioni di particolare gravità, come ad esempio disastri naturali o la morte di persone di grande importanza per l’Italia

Cos'è il Lutto Nazionale?
Cos’è il Lutto Nazionale? Nella storia repubblicana italiana, sono state diverse le occasioni in cui è stato proclamato il lutto nazionale. La Presidenza del Consiglio dei ministri, come stabilito da una circolare del 2002, è responsabile di valutare l’opportunità di istituire il lutto nazionale. Questo è accaduto anche nel caso di Silvio Berlusconi, deceduto il 12 giugno. Tuttavia, questa è stata un’eccezione.

Berlusconi è stato primo ministro per 4 volte (1994-1995, 2001-2005, 2005-2006, 2008-2011). Nessun altro premier, nella storia della Repubblica Italiana, ha trascorso più giorni di lui a Palazzo Chigi. Pertanto, la scelta di celebrare i suoi funerali di Stato non sorprende. Tuttavia, la proclamazione del lutto nazionale ha generato polemiche. Solo Giovanni Leone e Carlo Azeglio Ciampi hanno ricevuto lo stesso trattamento. Tuttavia, a differenza di Berlusconi, loro sono stati sia premier che presidenti della Repubblica.

Un simbolo visibile del lutto nazionale è rappresentato dalle bandiere degli edifici pubblici che vengono esposte a mezz’asta. Questo gesto è un segno tangibile di lutto e viene adottato come segno di rispetto e ricordo per la personalità scomparsa.

Quando si proclama il Lutto nazionale

Il lutto nazionale viene proclamato in situazioni di particolare gravità, come ad esempio disastri naturali o la morte di persone di grande importanza per l’Italia. La decisione di dichiarare una giornata di lutto nazionale spetta esclusivamente al Consiglio dei ministri, ovvero al Governo. Non esistono leggi specifiche che regolamentano questa decisione, ma la circolare della Presidenza del Consiglio dei ministri del 18 dicembre 2002 sulle esequie di stato fornisce alcune indicazioni.

Secondo la circolare, il lutto pubblico nazionale o locale viene dichiarato seguendo le modalità e i contenuti stabiliti dalla Presidenza del Consiglio dei ministri. Inoltre, il Ministero degli Affari Esteri comunica la notizia del lutto nazionale soltanto ai rappresentanti diplomatici accreditati presso lo Stato italiano.

La decisione di proclamare il lutto nazionale viene presa dall’attuale presidente del Consiglio dei ministri, in consultazione con i vice-premier e gli altri membri del governo.

Per le esequie di Stato, la circolare specifica chi può essere oggetto di tali onorificenze. Si fa riferimento alle massime autorità della Repubblica in carica, ma su delibera del Consiglio dei ministri possono essere aggiunte anche personalità che hanno offerto particolari servizi alla Patria, cittadini che hanno illustrato la Nazione, cittadini caduti nell’adempimento del dovere o vittime di azioni terroristiche o di criminalità organizzata.

Cosa prevede il Lutto nazionale

Il lutto nazionale prevede una serie di norme e comportamenti da seguire sia per gli edifici pubblici che per gli esponenti del governo e le autorità pubbliche.

Le principali disposizioni:
  • Esposizione a mezz’asta delle bandiere: Durante il periodo di lutto nazionale, le bandiere dell’Italia e dell’Unione Europea sugli edifici pubblici devono essere esposte a mezz’asta. Questo è un segno di lutto e rispetto per la persona o l’evento commemorato.
  • Velo nero sulle bandiere interne: Le bandiere esposte all’interno degli edifici pubblici durante il lutto nazionale devono essere adornate con due strisce di velo nero a forma di cravatta. Questo ulteriore simbolo di lutto contribuisce a esprimere il rispetto e la tristezza per la situazione.
  • Astensione da impegni sociali e istituzionali: Gli esponenti del governo e le autorità pubbliche sono tenuti a evitare impegni sociali e istituzionali durante il periodo di lutto nazionale. Tuttavia, sono consentite partecipazioni a manifestazioni di beneficenza, che possono essere considerate una forma di solidarietà e supporto alla comunità.
  • Mancanza di un minuto di silenzio: A differenza di altre forme di commemorazione, il lutto nazionale non prevede necessariamente un minuto di silenzio ufficiale. Tuttavia, è possibile che alcune scuole o istituzioni decidano autonomamente di osservare un momento di silenzio come segno di rispetto.
  • Uffici pubblici e negozi aperti: Durante il periodo di lutto nazionale, gli uffici pubblici rimangono aperti e continuano a svolgere le loro normali attività. Allo stesso modo, i negozi non sono obbligati a chiudere, ma alcuni esercenti potrebbero decidere di abbassare le serrande in segno di omaggio al defunto o come segno di partecipazione al lutto nazionale.
Casi di Lutto nazionale nella storia italiana

Il lutto nazionale è una forma di commemorazione ufficiale adottata dal governo italiano per onorare le vittime di tragedie nazionali di particolare rilevanza e gravità.

  • Alluvioni in Emilia-Romagna (24 maggio): il lutto nazionale è stato proclamato il 24 maggio in seguito alle devastanti alluvioni che hanno colpito l’Emilia-Romagna. Questa decisione è stata presa per commemorare le numerose vittime e esprimere solidarietà alle comunità colpite dalla catastrofe.
  • Crollo del Ponte Morandi di Genova (18 agosto 2018): Il 18 agosto 2018, il lutto nazionale è stato dichiarato a seguito del crollo del Ponte Morandi a Genova, avvenuto quattro giorni prima. Questa tragedia ha causato la morte di numerose persone e il lutto nazionale è stato un modo per rendere omaggio alle vittime e manifestare la solidarietà a coloro che sono stati colpiti da questa tragedia.
  • Terremoto in Centro Italia (2016): Nel 2016, un terremoto ha colpito il Centro Italia, causando gravi danni e la perdita di molte vite. In seguito a questa tragedia, è stato proclamato il lutto nazionale per commemorare le vittime e offrire sostegno alle comunità colpite dalla calamità.
  • Terremoto in Emilia (2012): Nel 2012, un terremoto ha colpito l’Emilia, causando vittime e danni significativi. In seguito a questa tragedia, è stato dichiarato il lutto nazionale per onorare le persone che hanno perso la vita a causa del sisma e per mostrare solidarietà alle comunità colpite.
  • Strage di Nassiriya (18 novembre 2003): Il 18 novembre 2003 è stato proclamato il lutto nazionale in seguito alla strage di Nassiriya. Sei giorni prima, un attentato terroristico ha colpito la città irachena di Nassiriya, uccidendo 28 persone, di cui 19 italiani che erano lì per la missione “Operazione antica Babilonia”. Il lutto nazionale è stato un modo per commemorare le vittime di questo tragico evento e per rafforzare la solidarietà con le famiglie delle vittime e con il Paese coinvolto.

Tra le personalità per le quali è stato dichiarato il lutto nazionale vi sono stati anche i presidenti della Repubblica.

  • Nel 2001 fu dichiarato il lutto nazionale per la morte di Giovanni Leone, presidente della Repubblica dal 1971 al 1978.
  • Nel 2016 il Paese ha vissuto un’altra giornata di lutto nazionale per la morte di Carlo Azeglio Ciampi, presidente della Repubblica dal 1999 al 2006.

Entrambi i presidenti, durante la loro lunga carriera politica, hanno ricoperto anche il ruolo di presidente del Consiglio dei Ministri, ma la dichiarazione del lutto nazionale è stata proclamata per onorare il loro ruolo istituzionale come presidenti della Repubblica presso il Palazzo del Quirinale.

Oltre ai presidenti della Repubblica, anche la morte di diversi Papi ha suscitato il lutto nazionale.

  • Nel 1958 il lutto nazionale è stato proclamato per la morte di Pio XII.
  • Nel 1963 per la morte di Giovanni XXIII.
  • Nel 1978 per Paolo VI.
  • Nel 2005 per Giovanni Paolo II.

Questi Papi hanno avuto un ruolo significativo nella storia della Chiesa cattolica e hanno avuto un impatto profondo non solo in Italia ma anche a livello internazionale.

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