Cosa vuole dire essere di centrodestra?

Per centro-destra si intende una posizione politica nata dall’alleanza dei partiti di destra con quelli di centro, di impostazione conservatrice e con un’inclinazione liberale o democristiana

Cosa vuole dire essere di centrodestra?
Cosa vuole dire essere di centrodestra? Per “centrodestra” (o destra moderata) si intende una posizione politica nata dall’alleanza dei partiti di destra con quelli di centro, di impostazione conservatrice e con un’inclinazione liberale o democristiana.

Gli aspetti economici del moderno centrodestra sono influenzati dal liberismo economico, che generalmente sostiene i mercati liberi, la spesa pubblica limitata, la riduzione dei servizi pubblici, la riduzione del welfare e altre politiche fortemente associate al neoliberismo.

Centrodestra negli Stati Uniti

Fino al 1933, il maggiore rappresentante del centro-destra negli Stati Uniti era il Partito Democratico. Quando nel 1933, entrò in vigore il New Deal del Presidente Roosevelt, il Partito Democratico diventò la “sinistra” del panorama politico degli Stati Uniti.

I conservatori democratici e i repubblicani contestavano l’intervento statale nell’economia, il crescente peso della presidenza a discapito del Parlamento, l’aumento del debito pubblico e l’alto costo dei provvedimenti assistenziali. Il Partito Repubblicano si trasformò nell’espressione politica del pensiero conservatore.

Centrodestra in Europa

La gran parte dei partiti di centro-destra in Europa si riconosce nel Partito Popolare Europeo (PPE), il quale si definisce “una famiglia di centro con radici profonde nella storia della civiltà europea“.

Nato come contenitore di matrice democristiana, alla fine degli anni ’90, il PPE si è aperto anche ad altre esperienze politiche non prettamente democristiane. Tra i Popolari europei entrano, tra gli altri, Forza Italia, il Partito Popolare spagnolo e il Raggruppamento per la Repubblica francese (tutti e 3 partiti hanno al loro interno cospicue componenti di matrice liberale e laica).

Il PPE ha, poi, stretto rapporti con Democratici Europei (movimento politico composto da partiti conservatori), e con il Partito Conservatore britannico (dando origine al gruppo parlamentare PPE-DE). Tuttavia i conservatori inglesi hanno abbandonato il gruppo nel 2009 e il gruppo parlamentare del PPE è tornato ad assumere il nome originario PPE – Democratico-Cristiano.

Oggi il PPE è il principale partito del centro-destra europeo e si propone come riferimento unico per tutti i centristi, democristiani e conservatori europei. Aderiscono al PPE, tra gli altri, i principali partiti di centro e di centro-destra di Germania, Italia, Spagna, Francia e Polonia: l’Unione Cristiano-Democratica, Forza Italia, il Partito Popolare, I Repubblicani e Piattaforma Civica.

Un altro importante raggruppamento è il Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei (di matrice conservatrice e in parte euroscettica), cui aderiscono i conservatori britannici, della Repubblica Ceca e i nazionalisti polacchi. E’ stato fondato nel 2009 dal Partito Conservatore britannico, dal Partito Unionista dell’Ulster, dai polacchi di Diritto e Giustizia, dal Forum Democratico Ungherese, dai lettoni di Per la Patria e la Libertà e da Azione Elettorale dei Polacchi in Lituania. L’ECR promuove i principi del liberismo, dell’atlantismo e del conservatorismo nazionale.

Centrodestra in Italia

La locuzione “centro-destra” comparve per la prima volta in Italia attorno al 1850, in seguito all’operazione detta del “connubio” operata da Camillo Benso Conte di Cavour nel Parlamento del Regno di Sardegna, che di lì a pochi anni sarebbe diventato il Parlamento del Regno d’Italia.

L’operazione del “connubio” consisteva nel favorire un’alleanza politica fra la parte più progressista della Destra storica, il cosiddetto centro-destra, di cui il Cavour stesso era capo, e l’ala più moderata della Sinistra storica, il centro-sinistra, con a capo Urbano Rattazzi.

Con il termine “centro-destra” si è poi indicato, a partire dagli anni ’60, la collocazione di alcuni governi retti dalla Democrazia Cristiana, in particolare il Governo Tambroni che si sostenne grazie all’appoggio esterno del Movimento Sociale Italiano e del Partito Democratico Italiano di Unità Monarchica.

Dal 1994 il termine “centro-destra” si riferisce alle coalizioni guidate da Silvio Berlusconi. Infatti, a seguito dell’introduzione in Italia, nel 1993, di un sistema elettorale maggioritario, si formarono 2 coalizioni: una di centrodentra e una di centrosinistra.

La prima, guidata da Silvio Berlusconi e denominata nel settentrione Polo delle libertà (Forza Italia e Lega Nord) e nel meridione Polo del buon governo (Forza Italia e Alleanza nazionale), vinse le elezioni politiche del marzo 1994, ma il governo guidato dallo stesso Berlusconi cadde nel dicembre a causa dell’uscita della Lega Nord dalla maggioranza.

Una nuova alleanza di centrodestra, comprendente la Lega Nord, i Cristiani democratici uniti (CDU) e il Nuovo PSI (denominata Casa delle libertà e guidata sempre da Berlusconi), vinse le elezioni del 2001 e rimase al governo, sotto la guida di Berlusconi, fino al 2006.

Alle elezioni politiche del 2008 la coalizione di centrodestra, formata dal Popolo della libertà (nuovo partito nato dalla fusione di Forza Italia e Alleanza nazionale), dalla Lega Nord e dal Movimento per le autonomie, ha conseguito un significativo successo elettorale, a seguito del quale Berlusconi è stato nuovamente nominato presidente del Consiglio.

Al 2022, invece, la coalizione di “centrodestra” comprende Fratelli d’Italia, la Lega, Forza Italia, assieme ad altri partiti minori tra i quali Noi con l’Italia, Coraggio Italia, Italia al Centro, l’Unione di Centro, Rinascimento e Verde è Popolare.

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