Cosa sono le midterm?

Sono le elezioni di metà mandato e riguardano il Congresso, le assemblee elettive dei singoli Stati, e alcuni dei governatori dei singoli Stati

Cosa sono le midterm?
Cosa sono le midterm? Le cosiddette “midterm” sono le elezioni di metà mandato (dall’inglese “Midterm Elections”) e riguardano il Congresso, le assemblee elettive dei singoli Stati, e alcuni dei governatori dei singoli Stati. Le elezioni di metà mandato si chiamano così perché si tengono (appunto) a metà del mandato presidenziale (4 anni). Si tengono a novembre (quest’anno l’8 novembre).

Nello specifico, le elezioni di metà mandato riguardano i 435 membri della Camera dei rappresentanti, 1/3 dei 100 membri del Senato (alternativamente 33 o 34) e i governatori di 36 dei 50 Stati membri degli Stati Uniti. Inoltre, in questa occasione vengono eletti i membri delle assemblee legislative degli Stati membri e degli organi di contea per un mandato di 2 anni.

La Camera dei Rappresentanti è la più grande delle 2 Camere del Congresso. L’idea era che riflettesse direttamente e rapidamente l’umore del pubblico, motivo per cui i membri affrontano le elezioni ogni 2 anni. Il Senato è stato, invece, è stato progettato come un organo più riflessivo e paritario (ogni Stato ha 2 senatori indipendentemente dalle sue dimensioni).

Le elezioni di metà mandato sono importanti anche perché consentono di verificare il gradimento dei cittadini sull’operato del team alla guida della Casa Bianca. Dal 1969, infatti, almeno un ramo del Congresso appartiene sempre all’opposizione. Così, negli ultimi 50 anni, pochi presidenti hanno goduto del sostegno simultaneo di Camera e Senato, e solo per brevi periodi: Bill Clinton (1993-1995), George W. Bush (2003-2007), Barack Obama (2009-2011) e Donald Trump (2017-2019).

Come funzionano le midterm

Le elezioni di metà mandato si tengono sempre il martedì seguente il primo lunedì del mese di novembre degli anni pari.

I deputati restano in carica 2 anni (vengono rieletti anche durante le presidenziali).

Il numero di rappresentati per ogni Stato varia proporzionalmente in base alla popolazione (ogni deputato rappresenta i cittadini di un particolare distretto congressuale). Per essere eletti, è necessario avere almeno 25 anni, la cittadinanza statunitense da almeno 7 anni e vivere nello Stato che si intende rappresentare.

I senatori, il cui mandato è singolo con scadenze diverse, rimangono al Congresso per 6 anni, con un ricambio di 1/3 ogni 2 anni. Ne vengono scelti 2 per ogni Stato. Per essere eletti, è necessario avere almeno 30 anni, essere un cittadino americano da almeno 9 anni e vivere nello Stato che si rappresenta.

A differenza del sistema utilizzato per le presidenziali (quello dei collegi e dei Grandi Elettori), per le elezioni di midterm gli americani votano direttamente i rappresentanti scelti.

Alle elezioni di metà mandato vengono eletti anche 36 governatori, su un totale di 50 (34 Stati eleggono il loro governatore per un mandato quadriennale durante le elezioni midterm, mentre il Vermont ed il New Hampshire eleggono i propri governatori per un mandato biennale in concomitanza).

Infine, vengono eletti i membri delle assemblee legislative degli Stati membri e degli organi di contea per un mandato di 2 anni e i sindaci di diverse città.

L’origine costituzionale delle midterm

Se l’articolo II della Costituzione degli Stati Uniti fissa il mandato del presidente degli Stati Uniti a 4 anni, l’articolo I, sezione 2, clausola 1 stabilisce un mandato di 2 anni per i membri del Congresso eletti alla Camera dei rappresentanti. Per gli eletti al Senato, invece, l’articolo I, sezione 3, clausola 1 stabilisce un mandato di 6 anni (la clausola 2 divide questa camera in 3 grandi gruppi, in modo che circa 1/3 dei seggi sia rinnovato ogni 2 anni).

Quindi, a causa della sincronizzazione tra mandato presidenziale e rinnovo del Congresso, accade che, a fasi alterne, questo rito coincida o con l’elezione presidenziale o come elezioni di “medio termine” (così chiamate perché si collocano a metà percorso dell’amministrazione in carica e finiscono per tramutarsi in un referendum sulla Casa Bianca).

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