Santoreggia: specifiche e proprietà

La santoreggia è un’erba aromatica originaria del Mediterraneo, conosciuta anche come “Erba dei fagioli” perché cresce nello stesso periodo di questi legumi

Santoreggia: specifiche e proprietà

Santoreggia: specifiche e proprietà. La santoreggia è un’erba aromatica originaria del Mediterraneo, conosciuta anche come “Erba dei fagioli” perché cresce nello stesso periodo di questi legumi. È nota per le sue proprietà benefiche e per i vari utilizzi in cucina.

Esistono diverse specie di santoreggia. La santoreggia domestica fiorisce in estate, mentre la santoreggia montana è perenne, più robusta e adatta ai climi freddi, sopravvivendo anche all’inverno.

La santoreggia appartiene alla famiglia delle Lamiaceae. Ha un fusto sottile e piccole foglie appuntite di colore grigiastro, raggiungendo un’altezza di circa 40 cm. I fiori, di colore bianco o rosa, sono molto profumati e risultano sgraditi ad alcuni insetti, come le zanzare. Questa pianta officinale è imparentata con salvia, timo e lavanda.

In epoca antica, la santoreggia era molto apprezzata per le sue presunte proprietà afrodisiache, tanto che ne fu vietata la coltivazione e la raccolta ai monaci. Le foglie della santoreggia sono molto aromatiche e vengono utilizzate nella preparazione delle erbe provenzali.

Proprietà della santoreggia

La santoreggia è un’erba aromatica ricca di principi attivi, vitamine e sali minerali. Contiene fosforo, potassio, calcio, sodio, rame, ferro, zinco, manganese, selenio e magnesio. Tra le vitamine, troviamo la vitamina A, alcune del gruppo B e la vitamina C. Inoltre, quasi la metà della pianta è costituita da fibra alimentare. L’olio essenziale della santoreggia contiene sostanze come limonene, eugenolo, timolo, cimene e mircene.

Grazie a questi composti, la santoreggia ha molti impieghi per alleviare disturbi comuni. Il suo aroma sgradito agli insetti la rende un efficace rimedio contro le zanzare: basta posizionarla sul davanzale o sul balcone. In caso di punture di zanzare, api o vespe, strofinare un po’ di santoreggia sulla zona interessata può procurare sollievo. La santoreggia è anche tradizionalmente usata come antitarme: un sacchetto di santoreggia essiccata nell’armadio aiuta a proteggere i vestiti.

Questa erba ha proprietà antibatteriche e antivirali, risultando utile per combattere raffreddori e influenze, e agisce anche come espettorante. Ha proprietà antinfiammatorie, aiutando a ridurre infezioni a carico di intestino, reni e polmoni. Inoltre, è un potente antiossidante che combatte i radicali liberi, contribuendo a prevenire problemi cardiaci e patologie tumorali. Infine, la santoreggia aiuta ad abbassare il colesterolo e funge da cardiotonico.

Olio essenziale di santoreggia

La santoreggia contiene un olio essenziale, il carvacrolo, noto per le sue proprietà digestive, stimolanti e antispasmodiche, oltre che per il suo aroma. In passato, questo olio essenziale veniva utilizzato anche per alleviare i primi sintomi di nausea.

Con la santoreggia è possibile preparare tisane e infusi. Bastano 20 grammi di santoreggia per ottenere una tisana piacevole al gusto che, se bevuta prima dei pasti, favorisce la digestione. Gli infusi possono essere consumati fino a quattro volte al giorno.

Questa erba è utile anche per bagni e pediluvi tonificanti. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare un medico prima di utilizzarla a scopo terapeutico.

Utilizzi della santoreggia in cucina

La santoreggia è un’erba aromatica che in cucina si abbina bene a insalate, formaggi, carni e nella preparazione di salse e sughi. Può essere usata sia fresca che essiccata. Un abbinamento particolarmente indicato è con i legumi, poiché ne facilita la digestione.

Un esempio di ricetta con la santoreggia è l’insalata di legumi e santoreggia. Per prepararla, occorrono:

  • 250 grammi di ceci lessati
  • 250 grammi di fagioli borlotti lessati
  • 100 grammi di fagiolini verdi lessati
  • 1 pomodoro
  • 50 grammi di olive nere
  • Succo di 1 limone
  • Santoreggia fresca

Per la preparazione, in una terrina si mescolano i ceci, i fagioli, i fagiolini, il pomodoro tagliato a dadini, le olive e alcune foglioline di santoreggia. A parte si prepara un condimento con olio, limone, sale e pepe, che poi si versa sull’insalata.

Come coltivare la santoreggia

Per avere sempre a disposizione la santoreggia, soprattutto in cucina, è utile sapere come coltivare questa pianta. La specie domestica è facile da coltivare: basta spargere i semi in primavera in un vaso abbastanza grande, assicurandosi di lasciare almeno 20 cm di distanza tra un seme e l’altro. Il terriccio deve essere adatto alle piante aromatiche e il vaso va posizionato in una zona soleggiata. Chi possiede un giardino può anche piantare la santoreggia direttamente nel terreno.

Per chi fosse interessato a reperire la santoreggia e i suoi semi, esistono diverse offerte online di sementi biologiche e biodinamiche, oltre a prodotti già pronti basati su questa erba officinale.

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