L’obiettivo è quello di verificare se saremo in grado di proteggere la Terra da un asteroide in rotta di collisione
La NASA farà schiantare una sonda contro un asteroide per deviarlo. La NASA ha annunciato che il 23 novembre sarà lanciata la missione DART (Double Asteroid Redirection Test) con l’obiettivo di verificare se saremo in grado di proteggere la Terra da un asteroide in rotta di collisione.
Si farà schiantare una sonda a tutta velocità contro un asteroide, per verificare le capacità di deviarlo attraverso un impatto cinetico. L’asteroide in questione è totalmente innocuo per la Terra, ma si tratta di un “laboratorio” perfetto per verificare l’efficacia di questa tecnica.
La dottoressa Lindley Johnson, Ufficiale di Difesa Planetaria della NASA, ha detto che la missione DART confermerà “quale sia la fattibilità della tecnica dell’impatto cinetico per deviare l’orbita di un asteroide e determinerà se resta un’opzione praticabile, almeno per gli asteroidi di dimensioni più piccole, che rappresentano il rischio di impatto più frequente“.
65803 Didymos (un near-Earth object di classe Apollo) è un asteroide binario, composto da un corpo principale di circa 750 metri di diametro e un piccolo satellite (65803 I Dimorphos) di 170 metri, che orbita a una distanza di 1,18 km. L’obiettivo della NASA è colpire il più piccolo dei 2, per verificare quanto e come verrà modificata la sua orbita rispetto al corpo principale.
Come spiegato dalla NASA, l’impatto cinetico in alcuni casi potrebbe essere la soluzione migliore per proteggerci da asteroidi in rotta verso la Terra, ma devono essere scoperti con largo anticipo. Infatti, quando sono lontanissimi, basta un piccolo spostamento orbitale per far accumulare una deviazione tale da far mancare il nostro pianeta. Se, invece, la minaccia viene scoperta troppo tardi, l’unica soluzione è distruggere l’asteroide con un attacco nucleare. Infatti, lo studio “Late-time small body disruptions for planetary defense” dell’Università Johns Hopkins ha dimostrato che un ordigno nucleare ben assestato può disintegrare il 99% di un asteroide vicino e diretto contro la Terra.
La sonda, grossa più o meno quanto un frigorifero, sarà lanciata dalla Vandenberg Space Force Base in California, a bordo di un razzo Falcon 9 di SpaceX (la compagnia aerospaziale privata di Elon Musk). Dopo un lunghissimo viaggio nel Sistema solare la sonda raggiungerà l’asteroide 65803 Didymos nel 2022 (a circa 11 milioni di km di distanza dalla Terra). Una volta nel mirino, la sonda verrà scagliata alla velocità di 24mila km/h contro la superficie del corpo più piccolo. Prima di sacrificarsi, la sonda rilascerà un satellite piccolo come una scatola di scarpe (un cubesat) che servirà non solo a filmare l’impatto, ma anche a studiare il cratere e la deviazione imposta a 65803 I Dimorphos.
Il piccolo satellite, chiamato LICIACube (Light Italian Cubesat for Imaging of Asteroids), è stato progettato e costruito in Italia, grazie alla collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l’azienda Argotec di Torino.
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