Confermata la presenza di acqua sulla superficie della Luna illuminata dal Sole

La Nasa ha annunciato che sulla superficie della Luna illuminata dal Sole c’è acqua. Potrebbe essere utile per le future missioni sulla Luna

Confermata la presenza di acqua sulla superficie della Luna illuminata dal Sole
Presenza di acqua sulla superficie della Luna illuminata dal Sole. La Nasa ha annunciato che sulla superficie della Luna illuminata dal Sole (nell’emisfero visibile a noi) c’è acqua. Questa scoperta potrebbe essere utile per le future missioni sulla Luna. Precedenti studi avevano confermato tracce di ghiaccio in alcuni crateri in ombra e tracce di idrogeno ai poli.

La scoperta è stata possibile grazie al progetto SOFIA (acronimo di Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy), che con il suo telescopio montato su un aeroplano ha permesso di individuare la presenza di molecole di acqua (H2O) nel cratere Clavius (uno dei più grandi della Luna visibili dalla Terra).

Paul Hertz, direttore della Divisione Astrofisica della NASA, ha detto: “Avevamo indicazioni che molecole di H2O potessero essere presenti. Ora sappiamo che è lì. Questa scoperta pone nuove sfide circa la nostra comprensione della superficie lunare e pone domande affascinanti riguardo risorse utili all’esplorazione dello spazio profondo“.

L’annuncio è stato dato nel corso di un evento in live streaming mondiale, anticipato da un tweet di Jim Bridenstine, l’Amministratore della Nasa. “Abbiamo confermato per la prima volta l’acqua sulla superficie della Luna illuminata dal sole utilizzando il Sofia telescope. […] Non sappiamo ancora se possiamo usarlo come risorsa, ma sapere di acqua sulla Luna è la chiave per i nostri piani di esplorazione per le missioni Artemis“.

I risultati della scoperta sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature.

I 2 studi pubblicati su Nature

Il primo studio, coordinato dalla Nasa, ha dimostrato la scoperta inequivocabile della molecola di acqua (H20).

Enrico Flamini, presidente della Scuola Internazionale di Ricerche per le Scienze Planetarie (IRSPS) presso l’Università di Chieti-Pescara, ha detto: “Aver visto la firma spettrale della molecola d’acqua è un grande passo avanti, perché ci permette finalmente di risolvere una questione aperta da anni”. “Questo ci dice che la Luna potrebbe essere meno arida del previsto […] ma non è ancora possibile stabilire quanta acqua ci sia e quanta sia utilizzabile: di certo questa scoperta ci aiuterà a pianificare meglio le future missioni“.

Secondo un altro studio, coordinato da un gruppo di ricercatori dell’Università del Colorado Boulder, sulla Luna ci sarebbero numerose riserve d’acqua.

Paul Hayne, del Laboratorio di Fisica atmosferica spaziale presso l’Università del Colorado a Boulder, ha detto che “in alcuni casi queste minuscole macchie di ghiaccio potrebbero esistere in sacche non più grandi di una moneta“.

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