Quando i nonni non hanno diritto di vedere i nipoti?

Cosa fare se il nipote non vuole vedere i nonni o se i figli non fanno vedere i nipoti ai nonni?

Quando i nonni non hanno diritto di vedere i nipoti?
Quando i nonni non hanno diritto di vedere i nipoti? La questione del diritto di visita dei nonni ai nipoti è complessa, specialmente quando i minori non desiderano incontrarli, magari influenzati dai propri genitori. In alcuni casi, i nonni potrebbero non avere diritto a vedere i nipoti, soprattutto se ci sono dispute familiari o problemi di relazione. Tuttavia, esistono situazioni in cui è possibile ricorrere all’intervento del giudice per garantire questi incontri, se si ritiene che siano nell’interesse del minore.

Le azioni legali possono variare a seconda delle circostanze specifiche e delle leggi locali, ma è importante cercare soluzioni che preservino il benessere del bambino e favoriscano un rapporto sano con i nonni, quando possibile.

Quali diritti hanno i nonni di vedere i nipoti?

In Italia, la legge riconosce ai nonni il diritto di mantenere un rapporto significativo con i loro nipoti minorenni. L’articolo 317-bis, primo comma, del Codice Civile stabilisce che i nonni (e i bisnonni) possono richiedere al Tribunale l’intervento per garantire e attuare questo diritto. Tuttavia, il secondo comma dello stesso articolo sottolinea che qualsiasi decisione presa dal giudice deve essere orientata esclusivamente verso l’interesse del minore, valutando ciò che è meglio per lui o per lei.

È importante notare che se il nipote è maggiorenne, spetta solo a lui decidere se e quando incontrare il nonno; in tal caso, nemmeno il giudice potrebbe intervenire.

Questo diritto dei nonni è correlato al diritto corrispondente del minore di crescere in un ambiente familiare e mantenere legami affettivi con i parenti. Il legislatore ha quindi incluso il rapporto nonni-nipoti tra le norme che riguardano l’educazione e lo sviluppo del minore. Si riconosce infatti che tale legame sia fondamentale per la crescita dei minori, con l’eccezione di situazioni in cui vi sia un conflitto con l’interesse primario del minore stesso.

Il giudice può obbligare i nipoti a vedere i nonni contro la loro volontà?

Secondo l’ordinanza 34566/2022 della Corte di Cassazione, il diritto dei nonni di vedere i nipoti non è assoluto e deve essere bilanciato con il benessere del minore. La Cassazione, nell’ordinanza 2881/2023, ha precisato che non si può costringere un minore, soprattutto se ha più di 12 anni, a incontri non desiderati. Se un nipote esprime chiaramente il desiderio di non vedere i nonni, questa volontà deve essere presa seriamente in considerazione dal giudice, che non può obbligarlo altrimenti. Infatti, tra il diritto del nonno di vedere il nipote e la facoltà del minore di non vedere il nonno, prevale quest’ultima.

La Suprema Corte ha sottolineato che “Il mantenimento di rapporti significativi tra nonni e minore non può essere assicurato tramite la costrizione del bambino, attraverso un’imposizione di una relazione sgradita e non voluta, e nessuna frequentazione può essere disposta dal giudice a dispetto della volontà manifestata dal minore che ha compiuto i 12 anni o che comunque risulta capace di discernimento. Il giudice di merito, pertanto, deve compiere una valutazione in positivo della possibilità di procedere a tale coinvolgimento, quale presupposto indispensabile per l’utile cooperazione dei nonni all’adempimento degli obblighi educativi e formativi dei genitori” (Cass. 31 gennaio 2023 n. 2881).

Quando il nonno non può vedere il nipote?

Secondo un recente orientamento della Cassazione, non è sufficiente che non vi sia un pregiudizio per i minori nel trascorrere del tempo con i parenti, ma è necessario valutare positivamente la presenza dei parenti nella vita dei minori (Cass. 31 gennaio 2023 n. 2881).

Di conseguenza, le condizioni per stabilire le visite sono:

  • assenza di opposizione da parte del nipote;
  • dimostrazione che la presenza del nonno contribuisce a una crescita sana ed equilibrata del minore.
Cosa può fare il nonno per vedere il nipote?

Se un nonno è stato allontanato dal nipote o dai suoi genitori, può rivolgersi al giudice del luogo di residenza del minore, dimostrando che la sua presenza non arreca danni al minore. È essenziale presentare una richiesta ben motivata, evidenziando come il coinvolgimento del nonno possa contribuire positivamente alla vita del minore. Durante il procedimento legale, il giudice ascolterà tutte le parti coinvolte, compreso il minore (se ha almeno 12 anni o anche più piccolo se ritenuto capace di discernimento), per valutare la situazione nel suo complesso e decidere ciò che ritiene sia nel migliore interesse del bambino.

Il giudice potrebbe anche suggerire un percorso di riavvicinamento guidato, eventualmente con il supporto dei servizi sociali.

Se tuttavia l’ostacolo alle visite dei nonni sono i genitori dei nipoti, il giudice può condannare questi ultimi a rimuovere ogni limitazione, anche attraverso l’applicazione di una multa per ogni giorno in cui viene violato tale ordine.

Cosa dice la giurisprudenza sui diritti dei nonni di vedere i nipoti?

La giurisprudenza europea, in particolare le decisioni della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo in relazione all’articolo 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, ha avuto un impatto significativo sulla giurisprudenza italiana riguardo ai diritti dei nonni di mantenere i contatti con i nipoti. Queste decisioni internazionali stabiliscono che i diritti al mantenimento dei contatti familiari devono essere esercitati nel modo che migliori il benessere del minore. Sottolineano anche l’importanza di tenere in considerazione le opinioni dei minori e di trovare soluzioni che favoriscano relazioni familiari positive, anziché imposte.

Il diritto di stabilire e mantenere rapporti significativi non spetta solo ai nonni biologici del minore, ma anche a qualsiasi altra persona legata al minore da un rapporto di parentela in linea retta ascendente, come il coniuge o il convivente di fatto, a condizione che dimostri di essere in grado di instaurare una relazione stabile e benefica con il minore.

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