Cos’è l’ergastolo ostativo?

L’ergastolo ostativo” è un tipo di pena detentiva che prevede l’esclusione dall’ottenimento dei benefici penitenziari per coloro che hanno commesso reati particolarmente gravi elencati nell’articolo 4 bis dell’Ordinamento Penitenziario

Cos’è l'ergastolo ostativo?
Cos’è l’ergastolo ostativo? Con l’espressione “ergastolo ostativo” si intende un tipo di pena detentiva permanente che prevede l’esclusione dall’ottenimento dei benefici penitenziari per coloro che hanno commesso reati particolarmente gravi elencati nell’articolo 4 bis dell’Ordinamento Penitenziario, se il condannato non coopera con la giustizia o se tale cooperazione è impossibile o inutile.

Cos’è l’ergastolo ostativo?

Con l’espressione “ergastolo ostativo” si intende un particolare tipo di regime penitenziario previsto dall’articolo 4 bis dell’Ordinamento Penitenziario, che esclude l’applicabilità dei benefici penitenziari (come la liberazione condizionale, il lavoro all’esterno, i permessi premio e la semilibertà) per coloro che sono stati condannati per reati particolarmente gravi come quelli legati alla criminalità organizzata, al terrorismo o all’eversione, e che non collaborano con la giustizia o la loro collaborazione non è possibile o irrilevante.

Ciò significa che la pena, in questi casi, viene scontata interamente in carcere, rendendo l’ergastolo una sorta di “fine pena mai” senza considerare il ravvedimento del condannato e privando il giudice del potere di valutare caso per caso l’accesso ai benefici penitenziari, tenendo conto dell’entità della pena inflitta, della personalità del condannato e del suo percorso di trattamento.

Critiche all’ergastolo ostativo

La norma dell’ergastolo ostativo è stata introdotta nel periodo delle stragi mafiose, al fine di dare un segnale forte di “certezza della pena” alla criminalità organizzata e di fungere da deterrente. Tuttavia, questa norma è stata criticata perché va contro il principio, previsto dall’ordinamento italiano, che prevede che la funzione del carcere non sia solo quella di punire, ma anche quella di riabilitare i detenuti e accompagnarli in un percorso che permetta loro di tornare a essere persone libere nella società.

L’eventuale abrogazione della norma potrebbe comportare il rischio di permettere la liberazione di boss mafiosi e di altri criminali organizzati che non si sono mai pentiti, e che potrebbero quindi riprendere a governare le loro organizzazioni criminali.

Perché la Corte costituzionale l’ha considerato incostituzionale

La Corte costituzionale è stata interpellata per valutare la legittimità dell’ergastolo ostativo. Il giudice ordinario, durante un processo, ha sollevato un dubbio di costituzionalità della norma, sospendendo il processo in attesa di un pronunciamento della Corte.

Nel mese di aprile del 2021, la Corte ha dichiarato incostituzionale la parte della legge che esclude la possibilità di liberazione condizionale per i condannati all’ergastolo che non hanno collaborato con la giustizia, per delitti commessi avvalendosi delle condizioni previste dall’articolo 416-bis del codice penale o al fine di agevolare l’attività delle associazioni mafiose.

In pratica, secondo la Corte costituzionale, l’ergastolo ostativo è in contrasto con il principio di uguaglianza davanti alla legge e il principio di rieducazione del condannato poiché si basa sulla presunzione di pericolosità sociale del detenuto e non tiene conto della possibilità di ravvedimento e di altri fattori che possono indicare l’assenza di legami con l’ambiente criminale.

Inoltre, la Corte ha sottolineato che la collaborazione con la giustizia non deve essere l’unico criterio per valutare la pericolosità sociale del detenuto e che possono esserci casi in cui il pentimento non è accompagnato dalla collaborazione con la giustizia a causa di paura di ritorsioni su familiari.

Per questa ragione, la Corte costituzionale aveva deciso di concedere un anno di tempo al parlamento per elaborare una nuova legge, che fosse conforme alla Costituzione. Tuttavia, la scorsa legislatura non è riuscita a farlo: un progetto di riforma è stato approvato alla Camera, ma non è stato possibile ottenere il via libera anche dal Senato.

La questione è tornata all’attenzione del nuovo governo.

Potrebbero interessarti anche questi articoli:

L'informazione è di parte! Ci sono giornali progressisti e giornali conservatori. La stessa notizia ti viene raccontata in modo diverso. Se cerchi un sito che ti spieghi le cose con semplicità, e soprattutto con imparzialità, allora questo è il posto giusto per te. Cerchiamo notizie e fatti social del momento e li rimettiamo in circolo, senza giri di parole e senza influenzarti con le nostre opinioni.

FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].

Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.