Tutte le curiosità su Vasco Rossi, il noto cantautore e icona della musica rock italiana
Curiosità su Vasco Rossi. Vasco Rossi (noto anche come Vasco o con l’appellativo Blasco) è un cantautore italiano. E’ uno dei più famosi della storia musicale italiana. Icona della musica rock italiana (e non solo), è uno dei personaggi più influenti nel mondo della musica grazie a un carisma innato e alla capacità di dire sempre ciò che pensa. La sua carriera è iniziata nel 1977 ed è tutt’ora in attività, con 37 album pubblicati. Le sue canzoni sono state e sono ancora la colonna sonora di intere generazioni.
Curiosità su Vasco Rossi
E’ nato a Zocca, Modena (Italia) il 7 febbraio del 1952.
E’ del segno zodiacale dell’Acquario e la sua altezza è di 173 cm.
I genitori sono Giovanni Carlo Rossi e Novella Corsi.
Il nome Vasco gli venne dato dal padre in memoria di un suo compagno di prigionia in Germania durante la Seconda guerra mondiale.
Ha vissuto per 2 anni in Sardegna a causa del lavoro del padre.
E’ cresciuto circondato da figure femminili: la mamma, la zia adottiva Ivana (amica di famiglia), la nonna Ortensia e Caterina (figlia di Ivana, che Vasco considera come una sorella).
Si è avvicinato alla musica durante l’infanzia, spinto dalla madre a prendere lezioni di canto.
Venne iscritto all’istituto dei salesiani San Giuseppe a Modena (un’esperienza che lo segnerà negativamente per il resto della vita). Dopo essere fuggito più volte, venne trasferito all’Istituto Tecnico Commerciale Tanari di Bologna. Conseguì il diploma di ragioniere e si iscrisse al corso di laurea in Economia e Commercio all’Università di Bologna, nonostante il suo sogno fosse quello di frequentare il DAMS.
Nel 1974 cambiò il corso di laurea, passando da Economia e Commercio a Pedagogia. Ma a 8 esami dal termine interruppe gli studi.
Il 31 ottobre del 1979 un ictus uccise il padre Giovanni Carlo. Per Vasco fu uno shock che lo spinse quasi ad abbandonare la musica.
Negli anni ’80 è stato in carcere per 22 giorni per detenzione di cocaina e spaccio non a scopo di lucro. “L’unico a venirmi a trovare fu Fabrizio De André, con Dori. Pannella mandò un telegramma. Il carcere fu un modo per disintossicarmi, e anche per resettarmi. Fino ad allora ero convinto di bruciare in fretta, di morire giovane“, ha raccontato al Corriere della Sera.
È tifoso dell’Inter.
E’ ateo e si è dichiarato più volte favorevole all’eutanasia.
L’11 maggio 2005 lo IULM di Milano gli ha conferito la laurea “honoris causa” in Scienze della comunicazione, per essere “stato protagonista di una vera rivoluzione musicale che ha anche significativi connotati sociali e relazionali […] introducendo uno stile espressivo, unico e insuperato, con temi del privato che fanno parte del tessuto sociale e arrivano direttamente a colpire la sensibilità dei giovani. I suoi concerti sono eventi di eccezionale portata emotiva e aggregativa.[…]“.
Ama camminare e andare in bici.
Nel 2011 è stato colpito da endocardite e da polmonite. Raccontò a Milena Gabanelli, per Report: “L’ultimo colpo mi ha ucciso, quando stavo pensando di essere a posto. Perché ho avuto 3 malattie pesanti, l’infezione pesante che mi ha colpito polmoni e cuore. La valvola del cuore si era riempita di bacilli, ho rischiato di fare l’operazione per sostituire la valvola, poi li abbiamo uccisi e adesso va bene. È una malattia che si chiama endocardite, molti ci lasciano la pelle, ma io ho un fisico tale…“.
È degli anni ’80 il famoso flirt con Barbara D’Urso anche se si sa poco di questa storia.
Le sue relazioni più importanti: Gabriella Sturani (1983-1985) e Laura Schmidt (1987-presente).
E’ famoso per aver avuto numerose storie sentimentali, ma l’unica che ha veramente rubato il suo cuore è Laura Schmidt, della quale si sa poco. La moglie è molto riservata e non compare nemmeno sui social. Di lei si sa che il padre ha origini tedesche e che ha conosciuto Vasco nel 1987, grazie al chitarrista della band Massimo Riva.
In un’intervista a Vanity Fair ha detto: “Sa quando ho capito che Laura era perfetta per me? Quando mi sono reso conto che potevo guardare la Tv con lei seduta a fianco. Non ci ero mai riuscito con nessuno perché non mi sentivo libero di cambiare canale quando mi pareva. Con Laura no: non mi frega niente di farlo perché so che a lei non frega niente che io lo faccia“.
Vasco e Laura Schmidt si sono sposati nel 2012, dopo 25 anni di storia d’amore. Una cerimonia per pochi intimi, di cui il cantautore ha spiegato sul suo profilo Facebook: “Ho sempre considerato il matrimonio come una ben triste condizione di vita. Ma in questo Paese le leggi sono poco chiare, sempre confuse e interpretabili non si sa mai cosa può accade e comunque non sono regolamentate chiaramente le coppie di fatto perché al vaticano non sono simpatiche e anche ai nostri politici non piacciono tutte queste novità“.
A Zocca risiede parte della sua famiglia. Il cantautore, però, si è trasferito con la moglie e il figlio a Bologna.
Ha 3 figli: Davide Rossi (nel 1986) nato dalla storia con Stefania Trucillo; Lorenzo Rossi (nel 1986) nato dalla relazione con Gabriella Sturani; Luca Rossi (nel 1991) nato dall’attuale moglie Laura Schmidt.
Davide è un deejay e musicista, mentre Lorenzo (riconosciuto nel 2003 dopo il test del DNA) non ha seguito le orme del padre.
E’ anche nonno. Ha 2 nipoti: Romeo (figlio di Davide, nato nel 2014), e Lavinia (figlia di Lorenzo, nata nel 2017).
A 13 anni Vasco ha vinto una manifestazione canora chiamata Usignolo d’oro.
La sua prima band si chiamava Killer (poi cambiato in Little Boys).
Nel 1975, parallelamente alla nascita delle prime radio libere, si è avvicinato al mondo dei disc jockey e ha fondato Punto Radio.
In quel periodo ha inciso il suo primo 45 giri, Jenny/Silvia. Il 1979 è stato l’anno di “Non siamo mica gli americani!“, disco fondamentale per la sua carriera: al suo interno è presente Albachiara.
A Gabriella Sturani, madre del figlio Luca, è dedicata la bellissima canzone Gabri.
La canzone Albachiara è ispirata a Giovanna, una ragazza 13enne che abitava nel suo palazzo a Zocca. Era la figlia del padrone del bar sotto casa della famiglia Rossi. “Era il 1979. Dalla finestra vedevo sempre una ragazzina arrivare con la corriera. Avrà avuto 13, 14 anni. Quando ne compì 18, e io praticamente non ero più perseguibile, glielo dissi: Guarda che l’ho scritta per te Albachiara. Lei non ci voleva credere e fu così che mi venne Una canzone per te...”, ha racconato a Libero Quotidiano.
Sono tantissime le donne che ricorrono nella sua discografia come Albachiara, Jenny, Giulia, Gabry, Sally, Toffee, Laura e Silvia.
Thelma Houston, nei primi anni ’90 fece diventare Vita Spericolata, My Life Is Mine.
Nel 1981 scrisse un pezzo molto strano intitolato Valium. Nel pezzo veniva citata una strofa de “La gatta” di Gino Paoli. Gino Paoli decise di rendergli il favore alla fine della canzone 4 amici al bar, in cui si sente un pezzo di Vita spericolata.
E’ stato il primo artista italiano (e anche uno dei primi a livello mondiale) a mettere a disposizione un suo video musicale su internet nelle prime piattaforme digitali dell’epoca: Gli Angeli. Era il 1996 e il video venne diretto dal regista Roman Polanski. E’ tuttora il video musicale più costoso nella storia della musica italiana.
“Una nuova canzone per lei“, è una cover dei Blizzard chiamata With a Shake of Her Head. Il cantante, Douglas Meakin, è anche la voce dei Superobots, la band che ha inciso le sigle di Mazinga, Goldrake e Candy Candy.
Ha raccontato un aneddoto sulla canzone Vita spericolata: “Mi chiesero anche di tradurla in tedesco. Va bene, dissi. Quando mi mandarono la traduzione, non credevo a quello che stavo leggendo. Invece di ‘voglio una vita spericolata / voglio una vita come Steve McQueen’, c’era ‘voglio una vita spericolata / voglio una vita come Erroll Flynn’. Ma si può? È mica la stessa cosa. Loro dissero che in Germania Erroll Flynn era come Steve McQueen in Italia. Non diedi il permesso, ovviamente”.
Durante il tour dell’84, schiacciato dal pubblico, prese una botta che gli incrinò 2 costole. Gli fecero un’iniezione di analgesico e continuò a cantare.
Da sempre contrario ad ogni forma di razzismo, nel 1987 decise di far entrare gratuitamente al suo concerto, a Misano Adriatico, tutti i venditori ambulanti.
Ha partecipato 2 volte al Festival di Sanremo: nel 1982 con Vado al massimo e nel 1983 con Vita spericolata.
Dopo l’esibizione di Vado al massimo ci fu un incidente: infilò il microfono in tasca pensando di consegnarlo dietro alle quinte al cantante successivo, ma il filo era troppo corto e il microfono cadde (il gesto venne interpretato come mancanza di rispetto nei confronti del pubblico).
Durante la seconda esibizione al Sanremo, mostrò al pubblico che stava cantando in playback.
Nel 2005 è tornato a Sanremo come ospite d’onore della finale, cantando Vita spericolata e Un senso.
Detiene il record per il maggior numero di spettatori paganti a un concerto: 225.173. L’evento a cui si fa riferimento è il live al Modena Park del 2017.
Vasco ha fatto la storia della musica italiana pubblicando album che, ancora oggi, sono considerati delle perle musicali. Tra le sue canzoni più amate si possono citare: Silvia, Jenny è pazza, La nostra relazione, Fegato, fegato spappalato, Albachiara, Colpa d’Alfredo, Anima Fragile, Asilo Republic, Siamo solo noi, Incredibile romantica, Vado al massimo, Ogni volta, Canzone, Splendida giornata, La noia, Una canzone per te, Portatemi Dio, Vita spericolata, Cosa succede in città, Ti taglio la gola, T’immagini, Dormi Dormi, C’è chi dice no, Lunedì, Liberi liberi, Ormai è tardi, Gli spari sopra, Lo show, Vivere, Gabry, Ci credi, Delusa, Stupendo, Gli spari sopra, Nessun pericolo per te, Sally, Rewind, Siamo soli, Buoni o cattivi, Un senso e tra quelle più recenti Il mondo che vorrei, Vivere o niene, Come nelle favole.
Dal 9 maggio 1989 è iscritto all’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna come pubblicista.
Nel 1988, sull’onda del successo di C’è chi dice no, ha interpretato se stesso in un film sul suo concerto romano al PalaEur.
Ha una passione per la danza classica. Nel 2011 ha fondato l’Associazione culturale Vasco Rossi Dancing Project.
Nel 2000 ha vinto il campionato del mondo con la Vasco Rossi Racing, la scuderia privata dell’Aprilia. Alla guida c’era il motociclista Roberto Locatelli.
Nel mirino della critica di Vasco sono finiti Piero Pelù (“non ho capito se canta per scherzo“) e Claudio Baglioni, le cui canzoni sarebbero “musichette da sala d’attesa“.
La rivalità tra Vasco e Ligabue nacque da una dichiarazione di Luciano sull’abuso di eroina a pochi giorni dalla morte di Massimo Riva, grande amico di Vasco. Pochi giorni dopo Ligabue chiese scusa, e ad oggi i rapporti tra le 2 rockstar sono normali.
Su Instagram ha un account da oltre 1 milione e mezzo di follower.
Alla base dei suoi guadagni troviamo la società Giamaica srl, di cui possiederebbe quote per il 32,5% (più un 30% in usufrutto). Nel 2015 avrebbe fatturato un utile netto d’esercizio pari a 1,54 milioni. Calcolando anche gli investimenti (soprattutto immobiliari) il suo patrimonio si aggirerebbe sui 13 milioni.
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