Chi è Pier Silvio Berlusconi?

Chi è Pier Silvio Berlusconi, figlio di Silvio Berlusconi, controlla il Gruppo Mediaset

Chi è Pier Silvio Berlusconi
Chi è Pier Silvio Berlusconi. Pier Silvio Berlusconi è il figlio di Silvio Berlusconi ed azionista di Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi che detiene il controllo del Gruppo Mediaset (ora denominato MFE – MediaForEurope), dove ricopre la carica di vicepresidente esecutivo e amministratore delegato. Inoltre, è il presidente e amministratore delegato di RTI, la società italiana responsabile di tutte le attività televisive del gruppo Mediaset. Pier Silvio Berlusconi fa parte dei consigli di amministrazione di MFE – MediaForEurope, Mediaset España, Mondadori e Publitalia.

Scheda
  • Data di nascita: 28 aprile 1969
  • Segno zodiacale: Toro
  • Altezza: 171 cm
  • Professione: Dirigente e imprenditore. È amministratore delegato e vicepresidente di Mediaset, presidente e amministratore delegato di RTI
Chi è Pier Silvio Berlusconi

Pier Silvio Berlusconi è nato il 28 aprile del 1969 a Milano. È il secondo figlio di Silvio Berlusconi e della sua prima moglie Carla Dall’Oglio. Ha una sorella di nome Marina e 3 fratellastri: Barbara, Eleonora e Luigi, frutto del secondo matrimonio di suo padre con Veronica Lario. I suoi nonni paterni erano Luigi Berlusconi e Rosa Bossi, mentre gli zii paterni erano Maria Antonietta e Paolo Berlusconi.

Nel 1976, a causa delle presunte minacce di rapimento nei suoi confronti da parte della mafia, la famiglia Berlusconi si trasferì in Spagna, prima di stabilirsi a Villa San Martino ad Arcore. Ha completato gli studi presso un liceo classico a Milano e successivamente si è iscritto al corso di laurea in filosofia presso l’Università di Milano, ma non ha portato a termine gli studi.

La sua carriera professionale ha avuto inizio nel 1992 nel settore del marketing presso Publitalia, la concessionaria pubblicitaria del Gruppo Mediaset, fondata da suo padre. Successivamente, ha lavorato nella rete televisiva Italia 1. Nel novembre 1996, è diventato responsabile del coordinamento dei palinsesti e dei programmi delle reti Mediaset. Nel 1999 è stato nominato vicedirettore generale dei Contenuti di R.T.I., la società che gestisce l’attività televisiva del gruppo. A partire da aprile 2000, ha ricoperto la carica di vicepresidente di Mediaset (ora MFE) e nel 2015 è stato nominato amministratore delegato.

Durante il suo mandato come amministratore delegato di MFE-MediaForEurope, ha firmato un accordo nel 2016 con Vivendi per lo sviluppo di nuovi progetti e uno scambio paritetico di partecipazioni tra le due società. Questi progetti prevedevano la creazione di una major europea per la produzione di contenuti su scala internazionale, la distribuzione di tali contenuti sulle reti televisive dei due gruppi in Italia, Francia e Spagna, l’implementazione di una piattaforma pan-europea di streaming di contenuti on-demand e l’ingresso di Mediaset Premium in un grande network internazionale di pay TV. Tuttavia, nel luglio 2017, Vivendi ha espresso la volontà di modificare l’accordo, scatenando una controversia legale tra le due società. Il contenzioso si è concluso solo il 3 maggio 2021 con un nuovo accordo tra Mediaset e Vivendi.

Nel 2019, Pier Silvio Berlusconi ha guidato il gruppo Mediaset nell’acquisizione di una quota del 9,6% di azioni di ProSiebenSat.1, il secondo gruppo radio-televisivo europeo per numero di famiglie raggiunte. Successivamente, Mediaset ha aumentato la sua partecipazione nel gruppo fino al 25,01%, diventandone il principale azionista nel 2022.

Il 1º ottobre 2021, su proposta di Pier Silvio Berlusconi, il Consiglio di Amministrazione di Mediaset ha annunciato l’intenzione di proporre un cambio di denominazione della società in MFE-MediaForEurope. Tale proposta è stata poi approvata dall’Assemblea degli azionisti il 25 novembre 2021.

Pier Silvio Berlusconi ha ricoperto ruoli di grande importanza nel gruppo Mediaset, contribuendo al suo sviluppo e consolidamento come uno dei principali attori del settore dei media in Europa. La sua carriera è stata caratterizzata dall’impegno nel campo dell’industria televisiva e dalla volontà di portare avanti l’eredità imprenditoriale di suo padre.

Amori

Pier Silvio Berlusconi ha avuto importanti relazioni amorose nella sua vita. Inizialmente, è stato sposato con la modella Emanuela Mussida. Durante il loro matrimonio è nata nel 1990 la loro figlia Lucrezia Vittoria Berlusconi. Nel 2021, a 52 anni, Pier Silvio è diventato nonno grazie alla nascita di un nipote da parte di Lucrezia Vittoria.

Dal 2002, Pier Silvio ha avuto una relazione con la nota conduttrice televisiva Silvia Toffanin. Insieme hanno costruito una solida relazione e hanno avuto 2 figli. Il 10 giugno 2010, è nato il loro primogenito, Lorenzo Mattia, e il 10 settembre 2015 è nata la loro seconda figlia, Sofia Valentina.

La famiglia di Pier Silvio Berlusconi vive abitualmente in una residenza nel borgo di Paraggi, che confina con il comune di Portofino. Il legame con questa località è così profondo che il 20 ottobre 2019, Pier Silvio ha ricevuto il titolo di Cittadino Onorario da parte del comune di Portofino, riconoscimento che sottolinea l’affetto e il legame che lo unisce a quella terra.

Curiosità su Pier Silvio Berlusconi

E’ sempre accompagnato da guardie del corpo che lo seguono costantemente, anche durante l’attività sportiva.

Nel 2023, ha preso personalmente provvedimenti dopo la deriva che si era verificata nel Grande Fratello Vip, prendendo misure severe che hanno portato a due squalifiche in pochi giorni per comportamenti ritenuti inappropriati, soprattutto nei confronti delle donne.

In febbraio del 2023, in occasione della morte di Costanzo, è stato intervistato dalla compagna Silvia Toffanin a Verissimo, un momento storico per entrambi.

A differenza di altri personaggi famosi, Pier Silvio Berlusconi non è attivo sui social media. Non ha account su Facebook, Twitter o Instagram. L’imprenditore preferisce rimanere lontano dalle piattaforme sociali e concentrarsi sul lavoro e sulla sua vita privata. Tuttavia, quando necessario, comunica attraverso i canali ufficiali dell’azienda Mediaset e partecipa a interventi televisivi.

Pier Silvio Berlusconi, insieme alla sorella Marina, è stato iscritto nel registro degli indagati nell’ambito del processo Mediaset sulla compravendita di diritti televisivi con l’accusa di riciclaggio di denaro sporco. Le loro posizioni sono state separate dal processo principale, in cui il padre Silvio Berlusconi è stato condannato in appello a 4 anni di reclusione e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. Le posizioni di Pier Silvio e Marina sono state archiviate su richiesta della Procura nel novembre 2006.

Nel gennaio 2010, a Pier Silvio Berlusconi viene contestata la frode fiscale nell’ambito dell’inchiesta Mediatrade-Rti. Il 18 ottobre 2011, il GUP di Milano dispone il rinvio a giudizio di Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri e proscioglie Silvio Berlusconi per insufficienza di prove. Tuttavia, già l’8 luglio successivo, Pier Silvio Berlusconi e Confalonieri vengono prescritti per i fatti del 2005 e assolti per quelli del 2006, 2007 e 2008 “perché il fatto non costituisce reato“. Il 17 marzo 2016, la Corte d’Appello di Milano ribalta la sentenza di primo grado e condanna Pier Silvio Berlusconi e Confalonieri a 1 anno e 2 mesi di reclusione per i fatti del 2007, mentre vengono prescritti per quelli del 2006 e assolti per quelli del 2008 “perché il fatto non è più previsto come reato”. La Corte impone anche pene accessorie come l’interdizione temporanea dagli uffici direttivi e il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, oltre a un risarcimento di 20.000 euro all’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, il 18 ottobre 2016, la Cassazione annulla senza rinvio le condanne per frode fiscale emesse in appello, rendendo definitivo quanto stabilito in primo grado.

Pier Silvio Berlusconi è stato coinvolto insieme al padre anche nell’inchiesta Mediatrade di Roma del 2010, che riguardava una presunta frode fiscale da 20 milioni di euro tramite l’emissione di false fatturazioni per 220 milioni di euro. Il 16 febbraio 2012 viene chiesto il rinvio a giudizio per i Berlusconi e per altri dirigenti di Mediaset, ma il 27 giugno successivo il giudice dell’udienza preliminare emette una sentenza di non luogo a procedere per prescrizione e perché il fatto non sussiste. La richiesta di ricorso viene poi rigettata dalla Cassazione il 6 marzo 2013, archiviando definitivamente il procedimento.

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