Portafoglio o Portafogli? Ecco uno degli errori più frequenti che si possono commettere nella lingua italiana
Qui di seguito trovi la soluzione ad uno degli errori più diffusi della lingua italiana: Portafoglio o Portafogli
Qual è il modo corretto?
La forma corretta è “Dipende”
“Portafoglio” e “Portafogli” sono entrambe forme corrette in lingua italiana. Tuttavia, è importante considerare il contesto in cui vengono utilizzate, poiché ciascuna di esse può avere significati leggermente differenti.
Se ci riferiamo al piccolo accessorio in cui si conservano carte di credito, moneta, documenti e appunti, entrambe le forme, “portafoglio” e “portafogli”, sono appropriate. Tuttavia, è da notare che il termine “portafoglio” è più comunemente utilizzato in questo contesto.
D’altro canto, se stiamo parlando di un portfolio contenente esempi di lavori, come fotografie, dipinti o progetti di ristrutturazione, allora “portafogli” è la forma corretta da utilizzare.
Lo stesso principio si applica quando il termine “portafoglio” è usato in senso figurato o per indicare situazioni specifiche. Ad esempio, “ministro senza portafoglio”, “rubare il portafoglio”, “mettere mano al portafoglio” o “portafoglio azionario”.
In alcune regioni, è interessante notare che per riferirsi a un contenitore per i soldi, alcune persone preferiscono la parola “portafogli” piuttosto che “portafoglio”. Questo può essere attribuito a una sorta di superstizione o credenza positiva, legata al fatto che è meglio avere più fogli (soldi) in tasca che uno solo.
Un aspetto interessante da notare è che il portafoglio è tradizionalmente un accessorio utilizzato principalmente dagli uomini, spesso collocato nella tasca interna della giacca o in quella posteriore dei pantaloni, grazie alla sua forma sottile e rettangolare che lo rende facile da riporre e recuperare. Al contrario, le donne tendono ad utilizzare borsellini più capienti con diversi scomparti, spesso chiusi con cerniere o clip.
Storicamente, la parola “portafoglio” è stata introdotta nel Massachusetts nel 1860, quando furono introdotte le prime banconote. Fino a quel momento, le monete erano l’unico mezzo di pagamento e venivano trasportate in sacchetti o piccoli borsellini. Con l’arrivo delle banconote e delle carte valori, divenne necessario un contenitore con tasche apposite per contenere in modo comodo queste nuove forme di moneta. Da allora, il portafoglio (o portafogli) si è evoluto, includendo inizialmente spazi per documenti di identificazione e, successivamente, dopo la metà del XX secolo, anche scomparti più piccoli per le carte di credito.
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