L’Ucraina potrebbe sviluppare una bomba nucleare “primitiva”?

Secondo The Times, bansandosi su un ocumento preparato per il Ministero della Difesa ucraino, l’Ucraina potrebbe sviluppare una “bomba nucleare di base” se Trump decidesse di interrompere l’assistenza militare americana

L’Ucraina potrebbe sviluppare una bomba nucleare

L’Ucraina potrebbe sviluppare una bomba nucleare “primitiva”? L’Ucraina potrebbe sviluppare una bomba nucleare di base entro pochi mesi se l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, decidesse di interrompere l’assistenza militare americana. La notizia, riportata da The Times, è tratta da un documento preparato per il Ministero della Difesa ucraino, che descrive la possibilità di sviluppare una bomba tattica al plutonio come una risposta disperata alla riduzione di supporto dall’Occidente.

Secondo il rapporto, l’Ucraina sarebbe in grado di costruire un ordigno nucleare rudimentale con una tecnologia simile alla bomba “Fat Man” sganciata su Nagasaki nel 1945. “Creare una bomba atomica semplice, come fecero gli Stati Uniti nell’ambito del Progetto Manhattan, non sarebbe un compito difficile 80 anni dopo,” si legge nel documento. In mancanza del tempo necessario per costruire strutture complesse per l’arricchimento dell’uranio, l’Ucraina dovrebbe fare affidamento sul plutonio estratto dalle barre di combustibile dei propri reattori nucleari, di cui ha una certa disponibilità.

Possibilità Tecniche

Come negli Stati Uniti durante il periodo 1944-1945, il plutonio potrebbe essere usato per costruire una sfera implosiva attraverso un rivestimento di esplosivo ad alta e media potenza alternati. Un iniziatore di polonio e berillio farebbe scattare la reazione nucleare, mentre una sfera in duralluminio racchiuderebbe e rifletterebbe i neutroni. Tuttavia, il plutonio dei reattori contiene una piccola quantità di Pu-240, che potrebbe causare esplosioni involontarie, un problema riscontrato anche nel 1945 ma oggi forse superabile.

Risorse Disponibili

L’Ucraina possiede ancora nove reattori operativi e conserva una notevole esperienza in ambito nucleare, nonostante abbia rinunciato al terzo arsenale nucleare più grande al mondo nel 1996. Secondo il documento:

  • Il peso del plutonio dei reattori a disposizione dell’Ucraina può essere stimato in sette tonnellate.
  • Un arsenale nucleare significativo richiederebbe molto meno materiale.
  • Questo quantitativo sarebbe sufficiente per costruire centinaia di testate con una resa tattica di alcuni chilotoni.

Questi ordigni, con una potenza pari a circa un decimo di “Fat Man”, avrebbero quindi una funzione tattica, ma rimarrebbero comunque pericolosi. “Sarebbe sufficiente per distruggere un’intera base aerea russa o installazioni militari, industriali o logistiche concentrate. L’esatta resa nucleare sarebbe imprevedibile perché utilizzerebbe diversi isotopi di plutonio,” ha spiegato Oleksii Yizhak, capo dipartimento dell’Istituto Nazionale Ucraino per gli Studi Strategici.

Dichiarazioni Politiche

Il mese scorso, il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato di aver detto a Trump che l’Ucraina avrebbe avuto bisogno di armi nucleari per garantire la sicurezza del Paese in caso di mancata adesione alla NATO. Sebbene in seguito i funzionari ucraini abbiano negato un effettivo piano per riarmarsi nuclearmente, il documento è stato consegnato al viceministro della Difesa e sarà presentato a breve in una conferenza a cui parteciperanno i ministri della Difesa e delle Industrie strategiche dell’Ucraina.

Il rapporto stabilisce anche le basi legali per una possibile uscita dell’Ucraina dal Trattato di non proliferazione nucleare (TNP). Nel Memorandum di Budapest del 1994, l’Ucraina rinunciava a 1.734 testate nucleari in cambio di garanzie di sicurezza fornite da Stati Uniti, Regno Unito e Russia.

Implicazioni Strategiche

L’esercito ucraino dipende notevolmente dagli armamenti statunitensi, e una riduzione o interruzione del supporto avrebbe serie ripercussioni sul campo di battaglia. Questa vulnerabilità sta spingendo l’Ucraina a cercare alternative per proteggere il Paese. Valentyn Badrak ha dichiarato: “Dovete capire che siamo di fronte a una sfida esistenziale.”

Gli esperti occidentali ritengono che all’Ucraina occorrerebbero almeno cinque anni per sviluppare un’arma nucleare e un sistema di lancio adatto. Badrak sostiene che l’Ucraina potrebbe sviluppare i propri missili balistici in meno di un anno: “In sei mesi l’Ucraina sarà in grado di dimostrare di avere una capacità missilistica balistica a lungo raggio.”

Yizhak e Badrak ritengono che, qualora gli Stati Uniti dovessero ritirare il loro supporto, il Regno Unito potrebbe intervenire per onorare gli impegni del Memorandum di Budapest, aiutando l’Ucraina a sviluppare un deterrente nucleare alternativo.

Questa strategia disperata potrebbe risultare comunque tardiva poiché le forze russe potrebbero avanzare in città importanti come Kharkiv. Resta possibile che l’opzione più realistica per Kiev siano le trattative che Trump potrebbe avviare direttamente con Mosca.

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