Nel mese di agosto 2024, mentre gran parte dell’Italia si dedicava alle vacanze estive, è passato quasi inosservato l’acquisto da parte del governo italiano di sei droni americani MQ-9 Reaper, insieme alle attrezzature necessarie, per una spesa complessiva di 738 milioni di euro
L’Italia ha comprato droni USA per 738 milioni di euro. Nel mese di agosto 2024, mentre gran parte dell’Italia si dedicava alle vacanze estive, è passato quasi inosservato l’acquisto da parte del governo italiano di sei droni americani MQ-9 Reaper, insieme alle attrezzature necessarie, per una spesa complessiva di 738 milioni di euro. Questo investimento è stato effettuato per rafforzare la flotta di velivoli senza pilota dell’Aeronautica militare.
Pochi media hanno riportato la notizia, tra cui Fanpage, che ha sollevato interrogativi riguardo a questa decisione. Il Ministero della Difesa ha risposto, attraverso fonti non ufficiali, affermando che l’acquisto è ancora in fase di negoziazione. Per evitare critiche all’attuale governo, le stesse fonti hanno chiarito che la trattativa per l’acquisto dei droni era stata avviata circa 12 anni fa, sotto l’allora ministro della Difesa Giampaolo di Paola, durante il governo tecnico di Mario Monti. Di Paola, un militare con lunga carriera nella NATO, era stato scelto per le sue competenze in materia di difesa e sicurezza internazionale. Questo suggerisce che l’attuale ministro della Difesa si è semplicemente occupato di una questione ereditata dal passato e potrebbe interrompere la trattativa, a meno che non vi siano vincoli contrattuali già firmati e non resi noti al pubblico.
Il Ministero della Difesa ha inoltre dichiarato a Fanpage che, ad oggi, sono stati stanziati solo 23 milioni di euro, come indicato nel documento di programmazione presentato nell’ottobre 2023 da Guido Crosetto, attuale ministro della Difesa ed ex rappresentante dell’industria bellica italiana. I 23 milioni rappresenterebbero un segnale d’interesse da parte dell’Italia, una sorta di “impegno” preliminare all’acquisto dei droni.
Tuttavia, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha annunciato ufficialmente di aver approvato la vendita dei sei droni MQ-9 Reaper e delle attrezzature all’Italia. Washington ha inoltre comunicato che la vendita è stata richiesta dal governo italiano e che l’accordo è stato già concluso. Di fronte a queste affermazioni, sorgono dubbi: è possibile che i 23 milioni menzionati dalle fonti della Difesa siano un semplice acconto dell’importo totale?
Alcuni media, più vicini alle posizioni governative, hanno iniziato a elogiare le qualità dei droni MQ-9 Reaper, definendoli come l’evoluzione tecnologica dei Predator, utilizzati in numerose operazioni militari contro obiettivi jihadisti dopo l’11 settembre 2001. Questi droni sono diventati il simbolo delle missioni contro il terrorismo, e la loro promozione nei media sembra parte di un tentativo di giustificare la spesa significativa sostenuta dal governo attuale. Va notato che, tra il 2008 e il 2014, l’Italia aveva già acquistato diversi droni Predator, considerati all’epoca all’avanguardia per la difesa del Paese.
L’intera vicenda solleva questioni sull’utilizzo delle risorse pubbliche, in particolare considerando che una cifra così elevata, pari a 738 milioni di euro, avrebbe potuto essere destinata ad altri settori vitali come l’istruzione, la sanità o le infrastrutture.
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