L’UE cerca di rinforzare le difese aeree e l’opzione più discussa riguarda l’adozione di un sistema di difesa come l’Iron Dome di Israele
L’Europa vuole copiare lo scudo anti-missili di Israele? L’Europa sta esaminando l’opzione di adottare un sistema di difesa simile all’Iron Dome di Israele per potenziare le sue difese aeree. Questa considerazione emerge in un contesto di crescente attenzione verso la sicurezza. La possibilità di adottare un sistema simile in Europa ha suscitato dibattiti nelle capitali europee. In particolare, vi sono tensioni nell’asse franco-tedesco riguardo a questa eventualità.
Cos’è Iron Dome
L’Iron Dome israeliano è un sistema progettato per contrastare minacce a corto raggio, utilizzando il radar per individuare i razzi e intercettarli prima che raggiungano le aree abitate. Le batterie di questo sistema sono distribuite in varie zone del paese, con lanciatori capaci di sparare missili intercettori per proteggere le zone popolate.
Strategia europea
Armin Papperger, CEO di Rheinmetall, azienda tedesca leader nel settore della difesa, ha sottolineato l’interesse europeo per una difesa aerea a corto raggio, menzionando l’iniziativa European Sky Shield. Questo progetto, guidato dal governo tedesco e supportato da oltre 20 Paesi, mira allo sviluppo congiunto di nuovi sistemi di difesa aerea. Papperger ha paragonato l’iniziativa a Iron Dome, sottolineando l’importanza di una soluzione europea. Tuttavia, molti analisti militari ritengono che applicare un sistema simile su vasti territori europei potrebbe essere complesso.
La Commissione europea ha stabilito che lo sviluppo di sistemi di difesa aerea e missilistica è una priorità, spingendo le capitali europee a collaborare per colmare le lacune militari dell’Unione. Entro il 2035, si prevede di migliorare le “capacità relative alla difesa aerea e missilistica europea integrata“. Recentemente, la Commissione europea ha presentato una proposta industriale che prevede il finanziamento di “progetti europei di difesa di interesse comune“. Inoltre, Bruxelles sta lavorando a una nuova strategia per aumentare gli acquisti congiunti, con l’obiettivo di preferire i fornitori europei a quelli statunitensi.
L’idea di adottare Iron Dome in Europa non è nuova. Diversi Paesi hanno mostrato interesse nel sistema, acquistandone componenti o il sistema completo. Negli ultimi 10 anni, nazioni come Ungheria, Romania e Cipro hanno manifestato interesse. Israele ha trovato acquirenti in tutto il mondo, dall’Asia al Medio Oriente, recentemente anche in Marocco e probabilmente negli Emirati Arabi Uniti. Ad esempio, nel maggio 2021, il ministero della Difesa dell’Azerbaijan ha acquistato la propria versione di Iron Dome, in risposta al conflitto con l’Armenia per il Nagorno-Karabakh.
Anche la Germania ha adottato la tecnologia israeliana, con la Commissione per il bilancio del Bundestag che ha approvato nel giugno scorso una prima tranche di oltre 500 milioni di euro per l’acquisto del sistema antimissile Arrow-3 di produzione israeliana. In uso in Israele dal 2017, l’Arrow-3 fa parte del sistema di difesa e può intercettare missili balistici lanciati da una distanza massima di 2.400 chilometri.
I funzionari francesi hanno criticato l’iniziativa, definendola confusa e mal concepita. L’autonomia strategica europea è una priorità per il presidente francese Emmanuel Macron, che ha invitato le nazioni europee a cercare maggiore indipendenza nella difesa aerea, suggerendo di ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti o da altri partner.
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