La Russia in guerra usa il petrolio per comprare oro e armi

La Russia, nonostante la guerra in corso e le sanzioni imposte dalla comunità internazionale, sta continuando a utilizzare le proprie risorse, in particolare il petrolio, per finanziare operazioni strategiche, tra cui l’acquisto di oro e armamenti

La Russia in guerra usa il petrolio per comprare oro e armi

La Russia in guerra usa il petrolio per comprare oro e armi. La Russia, nonostante la guerra in corso e le sanzioni imposte dalla comunità internazionale, sta continuando a utilizzare le proprie risorse, in particolare il petrolio, per finanziare operazioni strategiche, tra cui l’acquisto di oro e armamenti. Sin dall’inizio del conflitto con l’Ucraina, supportata dalla NATO, molti avevano previsto un crollo finanziario del Paese, ma ad oggi la situazione economica di Mosca appare più stabile del previsto, come confermato dagli analisti economici.

Il Ministero delle finanze russo ha annunciato che, grazie agli introiti straordinari derivanti dalla vendita di petrolio, la Russia sta incrementando l’acquisto di oro. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Interfax, il governo russo ha in programma di aumentare la spesa giornaliera per l’oro da 1,12 miliardi di rubli a 8,2 miliardi di rubli. Questa operazione segue un aumento significativo delle entrate dal settore energetico: a settembre la Russia ha incassato circa 162 miliardi di rubli dal petrolio e dal gas, rispetto ai 10,9 miliardi registrati ad agosto. In termini di dollari, ciò equivale a circa 1,8 miliardi, denaro che verrà in parte destinato all’acquisto di altro oro.

A Mosca, è noto da tempo che l’oro rappresenta un bene rifugio sicuro. Sin dal 2013, la Russia ha progressivamente spostato le sue riserve valutarie verso l’oro, soprattutto per proteggersi nelle transazioni che normalmente avrebbero richiesto l’uso di dollari statunitensi. Questo prezioso metallo, tuttavia, non viene utilizzato solo come riserva di valore, ma anche per finanziare l’acquisto di armi. Lo scorso febbraio, è emerso che la Russia ha pagato circa 1,8 miliardi di dollari in oro all’Iran in cambio di droni da combattimento, come rivelato da un gruppo di hacker.

La Russia è anche uno dei maggiori produttori mondiali di oro. Solo lo scorso anno ha prodotto 321 tonnellate del prezioso metallo, il cui prezzo attuale si aggira intorno ai 2.500 dollari l’oncia, vicino ai massimi storici. Parallelamente, il colosso petrolifero russo Rosneft ha registrato ricavi record nel primo semestre del 2024, con un aumento di oltre il 25% rispetto allo stesso periodo del 2023, che già aveva visto una crescita significativa di quasi il 50% rispetto all’anno precedente.

La situazione del settore energetico russo, in particolare quello del petrolio, continua a sostenere l’economia del Paese, nonostante le sanzioni occidentali. Come riportato dalla Radio Televisione Svizzera, mentre il settore del gas ha subito alcune difficoltà, quello del petrolio sta invece trainando l’economia russa, e le sanzioni imposte non sembrano avere effetti significativi né sulle entrate del petrolio né sul commercio dell’oro.

Potrebbero interessarti anche questi articoli:

L'informazione è di parte! Ci sono giornali progressisti e giornali conservatori. La stessa notizia ti viene raccontata in modo diverso. Se cerchi un sito che ti spieghi le cose con semplicità, e soprattutto con imparzialità, allora questo è il posto giusto per te. Cerchiamo notizie e fatti social del momento e li rimettiamo in circolo, senza giri di parole e senza influenzarti con le nostre opinioni.

FONTEUFFICIALE.it riassume le notizie pubblicate dalle agenzie di stampa e da altri media autorevoli (come Ansa, Agi, AdnKronos, Corriere della Sera, ecc..), quindi non è direttamente responsabile di inesattezze. Se, però, ritieni che un nostro articolo debba essere modificato o eliminato puoi farne richiesta [ scrivendo qui ].

Per ricevere i nostri aggiornamenti e restare informato ti invitiamo a seguirci sul nostro profilo ufficiale di Google News.