La Russia ha quasi 10 volte più armi nucleari tattiche della NATO

La Russia possiede un numero di armi nucleari tattiche quasi dieci volte superiore rispetto a quello della NATO. La Russia e i suoi alleati (tra cui Cina e Corea del Nord) hanno ampliato i loro arsenali nucleari tattici

La Russia ha quasi 10 volte più armi nucleari tattiche della NATO

La Russia ha quasi 10 volte più armi nucleari tattiche della NATO. La Russia possiede un numero di armi nucleari tattiche quasi dieci volte superiore rispetto a quello della NATO. Questo divario è motivo di preoccupazione per i Paesi dell’alleanza, che attualmente dispongono solo di un numero limitato di bombe B-61, al momento in fase di aggiornamento.

Negli ultimi tempi, la dottrina nucleare russa è stata modificata, abbassando la soglia per l’utilizzo delle armi nucleari in risposta a ciò che viene percepito come un’aggressione. Questa situazione si intreccia con il conflitto in corso tra Russia e Ucraina, che ha portato a nuove tensioni e timori legati all’eventuale utilizzo di armi nucleari tattiche. Non è solo l’Ucraina a sentirsi minacciata, ma anche i Paesi della NATO confinanti con la Russia.

Nel corso degli ultimi mesi, il Presidente russo Vladimir Putin ha introdotto cambiamenti significativi nella strategia nucleare del Paese e ha ordinato alle sue forze armate di condurre esercitazioni con armi nucleari tattiche. Questi sviluppi hanno destato preoccupazione tra i membri della NATO, mentre alcuni funzionari statunitensi hanno espresso pareri contrari a tale strategia.

Secondo alcune fonti, come riportato dal quotidiano britannico The Telegraph, la Russia e i suoi alleati, tra cui Cina e Corea del Nord, hanno ampliato i loro arsenali nucleari tattici. Questo aumento di scorte li pone in una posizione di vantaggio rispetto agli Stati Uniti e ai loro partner.

Il confronto tra Russia e Stati Uniti

Stando ai dati del rapporto, la Russia possiede circa 2.000 armi nucleari tattiche, mentre gli Stati Uniti ne hanno poco più di 250. L’arsenale russo comprende una vasta gamma di armamenti, tra cui missili, bombe aria-superficie, missili da crociera, siluri, missili balistici a corto raggio, missili terra-aria e sistemi di difesa costiera. Questo arsenale è molto variegato, mentre le riserve statunitensi consistono principalmente nelle bombe nucleari a gravità B61, risalenti all’epoca della Guerra Fredda.

Nel 2022, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato un piano per sviluppare una versione moderna di queste bombe, denominata B61-13. Questa decisione è stata presa valutando l’evoluzione del panorama globale e della sicurezza internazionale.

In un documento ufficiale chiamato “Nuclear Posture Review” del 2022, si legge: “I concorrenti degli Stati Uniti continuano ad ampliare, diversificare e modernizzare le loro forze nucleari, aumentando la loro dipendenza da queste armi.” Questo rapporto ha portato gli Stati Uniti a considerare investimenti nella deterrenza nucleare e ad apportare eventuali aggiustamenti per garantire la capacità di protezione e difesa.

Che cosa sono le armi nucleari tattiche?

Le armi nucleari tattiche sono sistemi progettati per colpire obiettivi su piccola scala e per essere utilizzati in battaglia. Hanno un impatto meno devastante rispetto alle armi nucleari strategiche, ma sono comunque in grado di causare danni enormi. Queste armi possono avere una potenza variabile fino a 170 chilotoni, equivalente a quella delle bombe sganciate dagli Stati Uniti sul Giappone nel 1945.

Recentemente, è stato segnalato che la Russia sta costruendo numerosi rifugi antiatomici, il che potrebbe indicare una crescente paura di un possibile attacco nucleare nel prossimo futuro.

La dottrina nucleare della Russia è stata aggiornata in modo da prevedere l’utilizzo di armi nucleari non solo in caso di aggressione diretta, ma anche in risposta a una minaccia percepita. Questo ha portato gli Stati Uniti, il Regno Unito e gli altri Paesi della NATO a temere che l’escalation delle tensioni possa degenerare in un conflitto nucleare.

Le reazioni della NATO

I membri della NATO stanno valutando strategie per rafforzare la loro capacità di deterrenza nucleare. Secondo quanto riportato, Polonia, Regno Unito e Francia stanno discutendo la possibilità di aggiungere al proprio arsenale armi nucleari tattiche non provenienti dagli Stati Uniti. Questo potrebbe rappresentare un passo verso l’aumento delle difese di questi Paesi nei confronti di eventuali minacce nucleari.

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