Durante una conferenza stampa a Bruxelles, il presidente del comitato militare della NATO, Rob Bauer, ha dichiarato che l’Alleanza Atlantica sta discutendo con i Paesi membri la possibilità di lanciare attacchi preventivi ad alta precisione sul territorio russo
La NATO cerca di impedire che Trump fermi la guerra? Durante una conferenza stampa a Bruxelles, il presidente del comitato militare della NATO, Rob Bauer, ha dichiarato che l’Alleanza Atlantica sta discutendo con i Paesi membri la possibilità di lanciare attacchi preventivi ad alta precisione sul territorio russo. “È più intelligente non aspettare, ma colpire i missili in Russia nel caso in cui la Federazione ci attacchi”, ha affermato Bauer, sottolineando la necessità di agire preventivamente.
Bauer ha specificato che sarebbe necessaria una combinazione di attacchi mirati per disabilitare i sistemi militari russi che potrebbero essere utilizzati per attacchi contro la NATO. “Dobbiamo colpire per primi”, ha aggiunto.
Un altro aspetto fondamentale, secondo Bauer, è garantire la continuità delle forniture di beni e servizi essenziali in qualsiasi circostanza. “Se possiamo garantire che tutti i servizi e i beni fondamentali vengano consegnati a prescindere dalle circostanze, allora questo sarà un elemento chiave della nostra capacità di deterrenza”, ha detto.
La necessità di adattarsi a una nuova realtà
Bauer ha descritto un contesto europeo in cui la guerra è tornata ad essere una realtà. “Signore e signori, la guerra è tornata sul continente europeo. E negli ultimi anni, sempre più persone in Europa si sono rese conto che la guerra può capitare anche a loro”, ha dichiarato.
Secondo Bauer, è essenziale un cambiamento di mentalità. “Abbiamo bisogno che gli attori pubblici e privati cambino la loro mentalità, passando da un’epoca in cui tutto era pianificabile, prevedibile, controllabile e incentrato sull’efficienza a un’epoca in cui tutto può succedere in qualsiasi momento”.
Inoltre, il presidente del comitato militare ha sottolineato l’importanza di una base industriale capace di produrre armi e munizioni rapidamente, per sostenere eventuali conflitti prolungati.
La dipendenza economica dalla Cina
Bauer ha affrontato anche il tema della dipendenza occidentale dalle forniture cinesi, evidenziando che la Cina controlla il 60% delle terre rare. “Siamo ingenui se pensiamo che il Partito Comunista non userà mai quel potere. I leader aziendali in Europa e America devono rendersi conto che le decisioni commerciali che prendono hanno conseguenze strategiche per la sicurezza delle loro nazioni”, ha spiegato.
Ha inoltre invitato le imprese a prepararsi a uno scenario di guerra, adattando le linee di produzione e distribuzione. “Le imprese devono prepararsi a uno scenario di guerra e adattare di conseguenza le loro linee di produzione e distribuzione. Perché, sebbene siano i militari a vincere le battaglie, sono le economie che vincono le guerre”, ha aggiunto.
Nonostante le dichiarazioni, Bauer ha concluso che “la probabilità di un attacco russo contro uno dei Paesi della NATO, tra cui la Polonia o gli Stati baltici, è valutata bassa”.
La risposta russa
Dal lato russo, il vice ministro degli Esteri, Sergei Ryabkov, ha dichiarato che non esistono vincoli legali che limitino l’uso del nuovo sistema missilistico russo Oreshnik. “Il presidente Putin ha affermato chiaramente che stiamo parlando di un nuovo sistema a medio raggio. Di conseguenza, in assenza di qualsiasi restrizione in questo settore, anche a seguito del passo profondamente errato della prima amministrazione Trump di ritirarsi dall’INF, il Trattato sulle forze nucleari a raggio intermedio, non sussistono restrizioni sull’implementazione di tali sistemi”, ha affermato Ryabkov, citato dall’agenzia TASS.
La posizione degli Stati Uniti
Intanto, da Washington arrivano altre dichiarazioni. John Kirby, coordinatore per le comunicazioni strategiche del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, ha confermato che l’amministrazione americana ha fornito istruzioni alle forze armate ucraine per selezionare gli obiettivi da colpire con i missili americani ATACMS.
In merito agli attacchi con missili balistici ATACMS contro la Russia, Kirby ha dichiarato: “Non è cambiato nulla riguardo al loro utilizzo”. Tuttavia, si è corretto poco dopo, precisando: “Ovviamente abbiamo cambiato le linee guida e abbiamo dato loro istruzioni affinché possano usarli per colpire soltanto specifici tipi di obiettivi”.
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