La guerra tra Russia e Ucraina non è iniziata pochi giorni fa. Infatti, è dal 2014 che nella regione del Donbass c’è un conflitto in corso
La guerra tra Russia e Ucraina spiegata brevemente. Cosa sta succedendo in Ucraina, lo Stato al confine con Russia, Bielorussia, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Moldavia? Perché è in atto una guerra tra la Russia e l’Ucraina? Cosa vuole il presidente russo Vladimir Putin? Chi sono i “separatisti” del Donbass?
L’Ucraina
L’Ucraina è divisa in 24 regioni e una repubblica autonoma: la Crimea.
Kiev, la capitale, che dista poco meno di 3 ore da Milano, è una città molto ricca, con molti negozi di lusso, un bellissimo centro storico, tantissimi giovani che studiano e che si divertono nei tanti locali alla moda.
Fuori dalla capitale, però, si vive come se fossimo negli anni ’50 in Italia: ci sono villaggi di agricoltori con case che hanno un bagno all’esterno, macchine vecchie e molti orfanatrofi.
In Italia conosciamo l’Ucraina principalmente per 2 motivi:
- Perché è da lì che provengono molte delle donne che si occupano dei nostri cari (genitori e nonni). La maggior parte delle badanti viene da una sola città dell’Ucraina: Leopoli.
- Per il disastro alla centrale nucleare di Černobyl (una località a circa 100 km a nord di Kiev, la capitale del Paese), avvenuto nella notte del 26 aprile 1986, e che provocò (e continua a provocare), a causa della diffusione della nube tossica, gravi malattie nella popolazione.
Breve storia dell’Ucraina
L’Ucraina è una sterminata pianura solcata da grandi fiumi (come il Dnepr, il Donec, il Dnestr). A causa della mancanza di confini naturali (come le montagne) ci sono state da sempre invasioni di diversi popoli. Dal 1919 fino al 1960 ha fatto parte dell’ex Unione Sovietica.
Il principio del conflitto tra Russia e Ucraina è da ricercare tra il 1932 e il 1933, quando milioni di ucraini morirono di fame. Stalin, il capo dell’ex Unione Sovietica, decise di prendere tutte le terre: i contadini non ricevettero più uno stipendio ma una quota dei beni prodotti. Molti si opposero a questa decisione e vennero ammazzati. Chiunque fosse stato trovato a nascondere qualcosa da mangiare sarebbe stato fucilato. Molti morirono di fame. Si arrivò addirittura al cannibalismo. Questa tragedia è una delle ragioni del risentimento degli ucraini verso i russi.
Intanto, nel Donbass furono realizzati grandi insediamenti siderurgici che attirarono la popolazione russa.
Cos’è il Donbass?
Il Donbass (che significa “bacino del Donec”) è un’area dell’Ucraina orientale suddivisa in 3 regioni: Donetsk, Luhansk e Dnipropetrovsk. Kiev dista 700 km dal Donbass. Nel Donbass ci sono 5 milioni di persone e 1 milione ha il passaporto russo.
Nelle regioni di Donetsk e Luhansk vivono in maggioranza persone che si sentono separate dall’Ucraina (infatti si definiscono “separatisti”). In questa zona quasi tutto è a predominanza russa: parlano la lingua russa, guardano il campionato di calcio russo, a scuola studiano la versione sovietica della storia, in televisione i canali trasmettono programmi in lingua russa.
Quando è iniziata la guerra tra Russia e Ucraina?
E’ dal 2014 che nella regione del Donbass c’è un conflitto in corso. Nel 2014, a Kiev, ci fu una rivolta contro il presidente Janukovyč (filo-russo, cioè amico-alleato di Mosca). La popolazione fece una battaglia per chiedere l’adesione all’Unione Europea con manifestazioni nella piazza Maidan. Si crearono degli scontri, ci furono dei morti e il presidente venne cacciato. A quel punto la Russia, per rispondere a questa iniziativa, si prese la penisola della Crimea (a sud dell’Ucraina).
Da quel momento partì la mobilitazione anche del Donbass: qruppi militari delle regioni di Lugansk e Donetsk riuscirono a prendere il controllo di parte della regione (grazie all’appoggio occulto della Russia che ha fornito denaro e armi). Così venne proclamata la nascita della Repubblica Popolare di Donetsk e della Repubblica Popolare di Lugansk (indipendenti dall’Ucraina).
Dopo migliaia di morti, città abbandonate e migliaia di civili in fuga, gli scontri si sarebbero dovuti fermare con gli “accordi di Minsk“, siglati nel 2015 da Russia e Ucraina. Gli accordi prevedevano il ritorno delle regioni ribelli all’Ucraina, in cambio di maggiore autonomia. Questi accordi, però, non sono mai stati rispettati e il conflitto è riesploso.
Cosa sta succedendo ora in Ucraina?
Il 21 febbraio 2022, Putin ha riconosciuto (senza accordi con nessuno) la Repubblica di Donetsk e la Repubblica di Luhansk come russe e ha fatto entrare i carri armati su quei territori. Di fatto, però, si tratta di una invasione, perché quelle 2 aree sono a tutti gli effetti dell’Ucraina.
Tra mercoledì 23 e giovedì 24 febbraio 2022 (alle 4,27 ora italiana) il presidente russo ha annunciato l’operazione militare mentre il consiglio ONU era ancora in corso. L’ha definita una “operazione speciale per smilitarizzare l’Ucraina“.
Mosca ha fatto sapere di aver “soppresso il sistema di difesa anti aerea” ucraino con attacchi di precisione per impedire all’Ucraina di difendersi. I carri armati russi sono, poi, entrati nella capitale e in altre città. Ora migliaia di cittadini ucraini sono in fuga.
Perché è importante l’Ucraina?
C’è soprattutto un interesse geo-politico da parte della Russia. Putin vuole riaffermare che la Russia ha diritto ad avere uno spazio “amico” (l’Ucraina) tra le sue frontiere e la potenza occidentale. Avere l’Ucraina permetterebbe uno spazio di manovra nel caso scoppiasse una guerra, e la Russia fosse assediata.
Chi è Vladimir Putin?
Il capo del Governo della Russia, Vladimir Putin, è una ex spia dei servizi segreti del KGB. È al Governo da più di 20 anni. E’ al potere perché la maggioranza dei russi crede nella sua idea di realizzare una grande potenza mondiale come la Cina. E’ stato, però, spesso accusato (dall’Occidente) di avere ottenuto e mantenuto il potere anche con l’uso della violenza.
Cosa rischia L’Italia?
I rischi che corre l’Italia sono 2:
- Che possa crescere il costo della benzina e del gas qualora la Russia non lo vendesse più a noi perché ci siamo schierati con l’Ucraina.
- La fuga delle persone (molti potrebbero scappare e arrivare in Italia).
Perché la Nato non è intervenuta?
La Nato è un’organizzazione internazionale per la collaborazione nel settore della difesa. Il trattato istitutivo della NATO (il cosiddetto “Patto Atlantico”) fu firmato a Washington il 4 aprile del 1949, ed entrò in vigore il 24 agosto dello stesso anno. Attualmente, fanno parte della NATO 30 Stati del mondo. La Nato ha sede a Bruxelles.
L’attuale governo ucraino vorrebbe entrare nella Nato per rafforzare la posizione del Paese. Siccome l’Ucraina, al momento, non fa parte della Nato, quest’ultima non può intervenire. La Nato, infatti, può intervenire (in difesa) solo nei Paesi che ne fanno parte.
Cosa sono le sanzioni?
Le sanzioni sono azioni intraprese da Stati, istituti sovranazionali (come l’Unione Europea), organizzazioni internazionali (come la Nazioni Unite), nei confronti di un Paese per impedirgli di agire in modo aggressivo o per punire una violazione del diritto internazionale.
Le sanzioni servono soprattutto a danneggiare l’economia, e vengono applicate in tante forme diverse (come divieti di viaggio, embargo sulle armi, restrizione del movimento dei capitali, riduzione degli aiuti dall’estero e restrizioni commerciali).
Ad esempio, il presidente USA, Joe Biden, ha vietato l’esportazione, la vendita, la fornitura di beni, servizi e tecnologie dagli Stati Uniti alle 2 repubbliche separatiste nell’Ucraina orientale.
Perché si dice che si sta combattendo una “guerra ibrida”?
Una “guerra ibrida” è una strategia militare che impiega simultaneamente una guerra politica, una guerra convenzionale (con armi militari e tattiche di battaglia), una guerra cibernetica (l’uso di tecnologie elettroniche, informatiche e dei sistemi di telecomunicazione) e altri metodi di influenza (come la propaganda e le fake news).
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