Il tour europeo del Battaglione Azov per presentarsi come forza politica affidabile

Il 21 luglio inizierà un tour europeo dei membri della 3a brigata d’assalto dell’esercito ucraino, conosciuta come Battaglione Azov. Il gruppo visiterà diverse città europee tra cui Varsavia, Breslavia, Praga, Vilnius, Rotterdam, Bruxelles e Berlino

Il tour europeo del Battaglione Azov per presentarsi come forza politica affidabile

Il tour europeo del Battaglione Azov per presentarsi come forza politica affidabile. Il 21 luglio inizierà un “tour europeo” dei membri della 3a brigata d’assalto dell’esercito ucraino, conosciuta come Battaglione Azov, comandata da Andriy Biletsky. Questo gruppo, noto per le sue affiliazioni neonaziste, visiterà diverse città europee tra cui Varsavia, Breslavia, Praga, Vilnius, Rotterdam, Bruxelles e Berlino. In Germania, eventi pubblici sono previsti a Berlino il 25 e 26 luglio, con la partecipazione di gruppi neonazisti tedeschi ed europei. Finora, i governi dei paesi interessati non hanno espresso l’intenzione di impedire questi eventi.

Durante il tour, sono previsti anche incontri a porte chiuse con esponenti politici e militari europei e della NATO per discutere di questioni di interesse comune. Secondo la brigata Azov, l’obiettivo ufficiale è “incontrare i fan all’estero“, ma è evidente che la missione va oltre. Gli obiettivi principali del tour includono il rafforzamento del network neofascista europeo, l’incremento del sostegno ideologico tra i rifugiati ucraini in Europa, il contrasto agli sforzi diplomatici per un dialogo di pace con la Russia, e l’imposizione come interlocutori politici più affidabili di Zelensky presso l’UE e la NATO.

Il Battaglione Azov intende utilizzare il network neonazista europeo come strumento di pressione verso l’UE e la NATO, con la minaccia di creare un’ondata di terrorismo qualora la NATO decidesse di aprire seri colloqui di pace con la Russia. Inoltre, mira a rafforzare l’adesione ideologica tra i rifugiati ucraini per rilanciare la propaganda e incoraggiare il ritorno in patria per difendere l’Ucraina.

Azov cerca anche di contrastare gli sforzi diplomatici del Presidente di turno dell’UE, Viktor Orban, per aprire un dialogo con Mosca. Questo è diventato urgente dopo le dichiarazioni dell’ex presidente ucraino Zelensky, che ha invitato la Russia alla prossima riunione occidentale sulla pace in Ucraina. Azov si oppone a qualsiasi cessate il fuoco o pace con la Russia, cercando invece di presentarsi come una forza politica e militare più affidabile rispetto a Zelensky, contando sull’appoggio dei sostenitori a Bruxelles e all’interno della NATO.

Se Azov riuscirà a ottenere la fiducia dell’UE e della NATO, potrebbe completare un colpo di stato politico-militare in Ucraina, come suggerito dalla giornalista americana Kim Iversen. Secondo Iversen, Azov ha esteso la sua influenza a Kiev, utilizzando minacce e violenza per controllare le decisioni politiche. La situazione è peggiorata per Zelensky dopo la scadenza dei suoi poteri presidenziali, i fallimenti militari e il fallimento della conferenza di pace in Svizzera.

Il tour europeo di Azov potrebbe anche influenzare i gruppi neonazisti e neofascisti italiani, che hanno stabilito legami con Azov dal 2012. Non è chiaro se il tour toccherà l’Italia, ma fonti nazionaliste ucraine suggeriscono che potrebbe essere evitato per non mettere in difficoltà il governo Meloni e non rafforzare i movimenti pacifisti e di sinistra contrari all’attuale supporto italiano all’Ucraina. La presenza ufficiale di Azov in Italia potrebbe aumentare l’ostilità dell’opinione pubblica e compromettere il supporto politico-militare dell’Italia, vitale per contrastare le iniziative di pace di Viktor Orban.

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