Il capo dell’intelligence militare ucraina Budanov: “abbiamo ucciso russi e uccideremo russi in qualsiasi parte del mondo fino alla completa vittoria dell’Ucraina”
Il governo ucraino vuole uccidere i russi in tutto il mondo? Il capo dell’intelligence militare ucraina, il Maggiore Generale Kyrylo Budanov, non ha né confermato né smentito le informazioni sul possibile coinvolgimento dei servizi speciali ucraini nella morte di Daria Dugina, di Zakhar Prilepin, e altri, ma rispondendo alle domande dei giornalisti di YahooNews, ha sottolineato che l’Ucraina combatterà contro gli invasori russi fino alla completa vittoria. “Non continuate a parlare di questo argomento. Tutto ciò che dirò è che abbiamo ucciso i russi e che uccideremo i russi ovunque nel mondo fino alla completa vittoria dell’Ucraina”.
L’intelligence statunitense ha attribuito l’omicidio di Daria Dugina, figlia del noto teorico russo Aleksandr Dugin, al governo ucraino, ma non specificamente all’HUR.
Kyrlo Budanov ha anche dichiarato nell’intervista che le cose che il governo russo definisce “terrorismo“, la sua agenzia di intelligence le definisce “liberazione“, riferendosi all’invasione russa dell’Ucraina nel 2014.
“Le dichiarazioni delle autorità ucraine sulla loro disponibilità a ‘uccidere russi in tutto il mondo’ indicano che Kiev è diventata non solo uno sponsor, ma un organizzatore diretto di atti terroristici“. Lo ha detto il portavoce del presidente della Federazione Russa, Dmitry Peskov, commentando la dichiarazione del capo dell’intelligence ucraina Kyrylo Budanov.
Peskov ha aggiunto: “Questa è una dichiarazione davvero mostruosa. Ciò che ha detto il signor Budanov è una conferma diretta che il regime di Kiev non sta solo sponsorizzando attività terroristiche, ma è l’organizzatore diretto di questa attività. E questa dichiarazione fornisce un’altra caratteristica molto importante del regime di Kiev. […] Abbiamo servizi speciali che faranno tutto il necessario dopo tali dichiarazioni. Nessuno dovrebbe avere dubbi al riguardo“.
Chi è Kyrylo Budanov
Kyrylo Budanov è un ufficiale militare ucraino nato il 4 gennaio 1986 a Kiev, in URSS. Ha frequentato l’accademia militare di Odessa, dove si è laureato nel 2007. Ha combattuto nel conflitto del Donbas e ha subito diverse ferite durante le sue missioni. Budanov ha ricoperto diversi incarichi nelle unità speciali ucraine, ma le informazioni a riguardo sono classificate e quindi riservate.
Nel 5 agosto 2020, Budanov è stato nominato a capo della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa ucraino dal presidente ucraino. In questo ruolo, ha il compito di coordinare le attività di intelligence militare dell’Ucraina, fornendo informazioni e analisi per supportare le operazioni militari del paese. Inoltre, Budanov ha anche il compito di coordinare le operazioni di scambio di prigionieri e il trattamento dei prigionieri di guerra russi.
Budanov ha partecipato all’operazione che ha portato a casa 215 soldati ucraini, tra cui 100 del reggimento Azov, scambiati con 55 soldati russi e il capo della rete di collaborazionisti filo-russi Viktor Medvedchuk. Questo scambio di prigionieri è stato un grande successo per l’Ucraina e ha ricevuto l’attenzione internazionale. Papa Francesco, che era stato coinvolto nella trattativa per la liberazione dei prigionieri, ha raccontato di avere incontrato un “capo militare ucraino”. In seguito si è capito che quell’ufficiale era proprio Budanov.
Perché Mosca lo vuole morto?
Il generale Budanov è sopravvissuto a un attentato a Kiev nel 2019, in cui l’auto in cui si trovava è saltata in aria a causa di una bomba posizionata dai servizi segreti russi. Gli attentatori sono stati catturati e Budanov ha voluto interrogare personalmente il capo dei sicari. In un’intervista successiva, quando gli è stato chiesto cosa si fosse detto con il capo degli attentatori, Budanov ha risposto in modo evasivo, affermando che era stata una conversazione tra professionisti, sottolineando il rispetto che prova per un nemico addestrato a uccidere come lui. Questo attentato dimostra il motivo per cui Mosca lo vuole morto, probabilmente a causa del suo ruolo nel conflitto tra Ucraina e Russia e della sua attività di contrasto ai servizi segreti russi.
L’attentato del 2019 ero arrivato in risposta del sabotaggio orchestrato dal generale tra il 6 e l’8 agosto del 2016, in Crimea nella città di Armyansk, in occasione della visita di Putin. L’operazione andó male perché il commando ucraino fu scoperto. Ci furono 2 conflitti a fuoco: un tenente colonnello del FSB (il nuovo KGB) e un caporale dell’esercito rimasero uccisi nel tentativo di catturare i sabotatori.
Il 16 giugno 2022 il servizio di intelligence di Budanov aveva pubblicato su Internet i disegni tecnici del ponte di Kerch fra Crimea e Russia. Questo messaggio uscito mesi prima, é stato poi letto come una minaccia: “E’ un nostro bersaglio, prima o poi ce ne occuperemo”. Infatti, l’8 ottobre il ponte venne danneggiato da un’esplosione.
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