Secondo il rapporto annuale dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), gli arsenali nucleari nel mondo stanno aumentando
I Paesi con più armi nucleari pronte all’uso. Secondo il rapporto annuale dello Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), gli arsenali nucleari nel mondo stanno aumentando mentre le relazioni geopolitiche si deteriorano. Tra il 2022 e il 2023, il numero di testate nucleari pronte all’uso è salito a 9.576, 86 in più rispetto all’anno precedente, con circa duemila di esse mantenute in stato di massima allerta. Stati Uniti e Russia occupano saldamente il primo e il secondo posto, seguiti da Cina, Regno Unito e Francia.
La Cina ha aumentato le sue scorte di 60 testate nell’ultimo anno, diventando l’unica potenza nucleare ad aumentare i suoi arsenali nonostante sia firmataria del Trattato di non Proliferazione Nucleare. Tuttavia, nonostante una diminuzione delle scorte nucleari degli Stati Uniti, della Russia, del Regno Unito e della Francia, il conflitto in Ucraina sembra avere un impatto negativo sulla diplomazia nucleare e sulla sicurezza globale.
Stati Uniti e Regno Unito si sono rifiutati di rilasciare informazioni riguardanti le loro forze nucleari nel 2022, e le trattative per un nuovo accordo sul nucleare iraniano appaiono lontane nonostante i negoziati in corso. Il direttore del SIPRI ha commentato che si sta entrando in uno dei periodi più pericolosi della storia umana.
Il rapporto evidenzia che 9 paesi (tra cui Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia, Cina, India, Pakistan, Corea del Nord e Israele) continuano a modernizzare i loro arsenali nucleari. Nel gennaio 2023, su un totale di circa 12.512 testate nucleari, circa 9.576 erano in scorte militari pronte all’uso, con duemila di esse mantenute in massima allerta operativa, principalmente da Russia e Stati Uniti che possiedono quasi il 90% di tutte le armi nucleari.
La Cina, l’India, il Pakistan e la Corea del Nord sono stati i paesi che hanno aumentato le loro scorte nucleari. Tuttavia, la Cina è l’unica tra questi a essere firmataria del Trattato di non Proliferazione Nucleare (TNP), anche se la sua corsa agli armamenti nucleari sembra andare contro gli obiettivi di disarmo dell’accordo.
Il conflitto tra Russia e Ucraina ha avuto gravi ripercussioni sul controllo degli armamenti nucleari e sulla diplomazia del disarmo. Gli Stati Uniti hanno sospeso il dialogo bilaterale sulla stabilità strategica con la Russia, mentre quest’ultima ha annunciato la sospensione della partecipazione al Trattato New START del 2010. Inoltre, il sostegno militare dell’Iran alle forze russe in Ucraina e la situazione politica dell’Iran stanno ostacolando i colloqui per il ripristino del Piano d’azione globale congiunto (JCPOA) che mirava a impedire lo sviluppo di armi nucleari da parte dell’Iran.
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